E’ come se improvvisamente il Napoli avesse perso le sue certezze. E’ bastato un episodio, sia pure discusso e discutibile, a segnare l’andamento del match che pure si era aperto nel modo più congeniale. Il gol di Elmas, dopo appena una manciata di secondi dal fischio d’inizio, aveva illuso tutti. Abbiamo pensato ad una gara in discesa e ad una possibile goleada! Così non è stato.
Stavolta non finisce in goleada, ma la vittoria sul Caglia, la sesta consecutiva in questo campionato, non è mai in discussione. Il Napoli domina in lungo ed in largo, arrivando con disinvoltura in zona tiro, ma con troppa frenesia e poca lucidità. Mazzarri schiera una squadra prettamente difensiva, che ha praticamente rinunciato a giocare, badando solo a fare muro; un atteggiamento ostruzionistico che la porta a rimanere in balia degli avversari.
Altro show del Napoli di Luciano Spalletti che annichilisce anche la Samp. Dopo il poker rifilato all’Udinese, appena pochi giorni fa, arriva un altro successo pesante, che vale il primato in classifica a punteggio pieno. Eppure, l’inizio di gara a Marassi non era stato dei più agevoli. Nel primo tempo, con il palleggio e la tecnica, la Samp ha provato a mettere in difficoltà il Napoli anche dopo il vantaggio siglato da Osimhen e ci sono volute un paio di parate importanti di Ospina per salvare il risultato.
Una vittoria sontuosa, pesantissima, su un campo complicato, contro un’avversaria che finora aveva sempre destato un’ottima impressione. Il Napoli l’ha fatta diventare facile, con una prestazione di livello, con grande personalità. Una vera e propria prova di forza che lancia gli azzurri da soli in vetta alla classifica.
Era importante fare risultato in un match contro un avversario di spessore e forte del fattore campo. Il Napoli, che sfoggiava la nuova divisa di colore rosso, ha giocato con autorevolezza, mostrando personalità e carattere. Raramente si vedono squadre italiane, comandare il gioco sui campi Inglesi. Eppure, i troppi errori in fase conclusiva ed alcuni svarioni in uscita hanno rischiato di pregiudicare l’ottima prestazione.
Il Napoli batte la Juve e resta a punteggio pieno in classifica. Il 2-1 finale è frutto di una gara giocata con grande personalità ed assume un importanza ancora maggiore se si considera che è avvenuto in rimonta. Assenze da una parte e dell’altra (Ospina rientrato poche ore prima dall’impegno con la nazionale), ma la sensazione è che abbiano pesato di più quelle della Juve (senza i sudamericani). Gara a lungo condizionata dal clamoroso errore di Manolas, che dopo pochi minuti spiana la strada al gol improvviso di Morata.
E’ mancata la forza. Nella testa. Nelle gambe. Aveva il destino nelle proprie mani, ma ha clamorosamente fallito la gara più importante del campionato. Si è fermato proprio sul più bello, ad un passo dal traguardo. Gli azzurri sono apparsi nervosi, impauriti, distratti, tesi, impacciati. Contro il Verona, che ha giocato la sua onesta partita, si è visto un Napoli non all’altezza dell’obiettivo che si stava giocando.
Il Napoli sbanca Firenze e scavalca nuovamente la Juve in classifica. Ora la qualificazione Champions è a davvero ad un passo. Manca solo l’ultimo sforzo! Non era facile dopo la vittoria dei bianconeri nell’anticipo di sabato ai danni dell’Inter, con un rigore inesistente che ha rischiato di falsare il campionato. Gli azzurri sono entrati in campo con con l’approccio giusto, ma almeno nel primo tempo sono apparsi un po’ condizionati.
Il Napoli è tornato ad essere la macchina da gol di inizio stagione. I meccanismi offensivi, impreziositi dalla tecnica individuale, ne fanno una squadra lanciatissima ormai verso il traguardo della Champions. Ma, per poter raggiungere l’obiettivo e per poter gioire dopo un campionato tribolato e pieno di contraddizioni, restano ancora due step. Il primo si chiama Fiorentina. Già, ancora una volta, è Firenze il crecevia del futuro del Napoli.
Non avremo mai la controprova, ma la sensazione è che, se il Napoli lo avesse avuto a disposizione per tutto l’arco della stagione, avrebbe lottato per obiettivi ancor più ambiziosi! Victor Osimhen sta diventando l’arma in più di una squadra che ad inizio stagione aveva puntato su di lui, ma che per lunghi tratti vi ha dovuto rinunciare.
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