Il Napoli vince la decima in campionato, ma non è stato facile. Un Empoli ordinato, che ha fatto una partita quasi esclusivamente difensiva, lo ha imbrigliato in mezzo al campo, impedendogli di fare le solite giocate. Gli azzurri sbattono contro il muro della squadra di Zanetti, confermando le difficoltà di manovra, contro avversari schierati dietro alla linea della palla. La gara è bloccata, i nostri non sembrano brillanti come al solito e le occasioni si contano sulle dita di una mano. 

Tre punti pesantissimi, al termine di una partita vera, tra due grandi squadre che hanno lottato fino alla fine su ogni pallone. Una battaglia si prospettava ed una battaglia è stata. Senza il gioiello Kvaratskhelia, Spalletti schiera Elmas esterno a sinistra ed il Macedone lo ripaga con una prestazione di livello.   Partenza sprint dell’Atalanta che aggredisce gli azzurri e passa in vantaggio grazie ad un rigore (fallo di mano di Osimhen) trasformato da Lookman.

Non è da tutti uscire a testa alta da Anfield, contro uno delle squadre più titolate al mondo. Il Napoli ci riesce, al termine di una gara affrontata a viso aperto, con coraggio e personalità.  Forti del 4-1 maturato all’andata e di una differenza reti favorevole, gli azzurri possono permettersi di giocare in scioltezza, mentre il Liverpool non da mai la sensazione di superiorità. Poche le occasioni e gara abbastanza bloccata. 

Calcio champagne a Fuorigrotta in un pomeriggio di festa, nel segno di Maradona (domani sarebbe stato il suo compleanno!) Bella partita  con quattro gol e tante occasioni per entrambe le squadre. Il Napoli la sblocca quasi subito e raddoppia poco dopo con il solito Osimhen, servito al bacio da Kvaratskhelia.  Per il Georgiano, due assist e la soddisfazione della rete personale, dopo un delizioso stop in area: 3-0 e gara chiusa già al termine del primo tempo.

Tutto facile contro i Rangers, nel penultimo turno del girone di Champions. Spalletti fa un ampio turn over, operando sei cambi rispetto alla gara con la Roma. In campo, tra gli altri, anche Raspadori e Simeone, rispettivamente in luogo di Kvaratskhelia ed Osimhen. Nel primo tempo, dominio assoluto degli azzurri, subito in gol con Simeone, bravo a spedire il pallone alle spalle del portiere, con un bel diagonale. 

Una vittoria che va oltre i tre punti. Una prova di forza su un campo complicato, in un ambiente caldissimo e contro una squadra forte. Il Napoli lancia un segnale inequivocabile al campionato, confermando solidità e convinzione. La partita è esattamente come ce l’aspettavamo. La Roma sulla difensiva, bada soprattutto a distruggere le fonti di gioco dell’avversario, il Napoli alla ricerca degli spazi e dello spunto vincente.  

Vittoria sofferta per il Napoli che trova sulla sua strada un Bologna deciso a vendere cara la pelle. Nel primo tempo, per mezz’ora gli azzurri creano tantissimo, ma la palla non entra. A sorpresa segna invece il Bologna con Zirkzee, al termine di un’azione con la difesa messa male. Ma il Napoli non ci sta e riacciuffa il pari allo scadere con Juan Jesus sugli sviluppi di un calcio d’angolo.  

Rispetto alla goleada dell’andata, è stata una partita diversa, soprattutto per merito degli olandesi, ma è arrivata un’altra vittoria strameritata che consente agli azzurri di raggiungere l’obiettivo. Pronti via e Lozano sblocca il risultato, dopo uno scambio con Zielinski che gli pennella un pallone d’oro per il colpo di testa vincente. Poco più tardi una sgroppata travolgente di Kvaratskhelia sulla sinistra consente a Raspadori di trafiggere il portiere, dopo un gran controllo in area.

Il Napoli ne fa altri quattro, ma al di là del punteggio, non è stata proprio agevole la vittoria,  maturata nell’ultimo quarto d’ora. Che fosse una gara trappola, lo sapevamo. La Cremonese, alla quale Alvini sta cercando di dare una discreta organizzazione di gioco, ha raccolto finora meno di quanto meritava. Con le scelte di formazione, anche Spalletti dimostra di rispettare l’avversario. 

Una gara da incorniciare che resterà scolpita negli annali del calcio. Dominio assoluto, Sei gol e personalità da vendere: il Napoli annichilisce l’Ajax e sfodera una straordinaria prova di maturità. Arriva così la terza vittoria consecutiva in Champions, con la bellezza di tredici gol fatti e appena due subiti.