Una vera e propria beffa per il Napoli che getta alle ortiche due punti preziosi per la volata Champions. In vantaggio per 1-0, si fa raggiungere al 95’ da un Cagliari mai domo. Al di là dell’ingenuità difensiva a tempo quasi scaduto, sul risultato pesa come un macigno l’episodio del gol annullato ad Osimhen al 10’ della ripresa.
Partita senza storia a Torino, dove gli azzurri hanno letteralmente dominato, vincendo una gara determinante per il prosieguo del campionato. Match subito in discesa con le le reti di Bakayoko (gran tiro dal limite) e Osimhen, preferito a Mertens (scelta indovinata di Gattuso). Il Napoli gioca e diverte, ma ha il demerito di non riuscire a concretizzare le numerose palle gol create, tra le quali si registrano due clamorosi pali.
La posta in palio era altissima per entrambe. Ancor di più dopo i risultati di Milan (sconfitto dal Sassuolo) e Atalanta (fermata sul pari dalla Roma). Il Napoli ha avuto il merito di crederci di più, sfruttando inoltre l’inerzia degli episodi a favore. Decisivo quello di inizio gara, che per qualche minuto ha tenuto tutti col fiato sospeso.
Solo a fine campionato, sapremo se questo pareggio sarà stato utile o meno. E’ stata una gara molto tattica, nella quale le due squadre hanno badato soprattutto a non concedere (e vantaggi) spazi agli avversari. Più coraggioso il Napoli, nel primo tempo; meglio l’Inter, nella ripresa.Nella prima frazione, gli azzurri hanno osato di più, mantenendo un baricentro alto e sono andati meritatamente in vantaggio con un rocambolesco autogol di Handanovic.
Il Napoli aveva a disposizione un solo risultato. Serviva vincere per continuare a cullare l’obiettivo champions e la vittoria è arrivata. Giusta, meritata, forse addirittura stretta nel punteggio, viste le numerose occasioni sfumate per poco. Eppure, gli azzurri (in vantaggio con un bel gol di Fabian) hanno rischiato grosso in occasione di un calcio d’angolo per la Samp, alla mezzora della ripresa. La palla colpita di testa da Thorsby finisce in rete, ma il Var segnala un fallo ai danni di Koulibaly (ce n’è uno anche di Keita su Ospina) e l’arbitro Valeri annulla.
La sensazione è che non abbia creduto di potere far male alla Juve; che abbia atteso troppo prima di cominciare a giocare come sa fare; di avere avuto poco coraggio, insomma, in una gara dove, invece, avrebbe dovuto gettare il cuore oltre l’ostacolo… In fondo, i bianconeri hanno vinto grazie a due prodezze individuali, pur avendo messo in campo una maggiore determinazione, specie nell’approccio alla partita.
Chi pensava ad una passeggiata, non aveva fatto i conti con la qualità del Crotone, mai arrendevole. Il Napoli la spunta di misura, dopo avere a tratti dominato e dopo essere stato a lungo sul doppio vantaggio. Le reti di Insigne e Osimhen, sembrano mettere la gara in discesa ed invece un disimpegno errato di Manolas consente a Simy di accorciare. E neppure il 3-1 di Mertens, ancora in gol su punizione, mette le cose a posto.
Dopo la bella vittoria di Milano, il Napoli batte anche la Roma, all’Olimpico. E vince anche stavolta con pieno merito, dimostrando di essere superiore agli avversari, battuti nettamente anche all’andata. Bella prova degli azzurri che hanno messo in campo tutte le loro qualità, soprattutto nel primo tempo, quando sono arrivati diverse volte dalle parti del portiere giallorosso.
Vittoria pesantissima per il Napoli che batte il Milan e torna prepotentemente in corsa per un posto in Champions. Giocano bene gli azzurri, con il piglio giusto, verticalizzano sftuttando soprattutto le fasce, dove funzionano le catene Insigne – Hysaj, da una parte (l’Albanese risulterà tra i migliori in campo) e Di Lorenzo – Politano, dall’altra. Ed è proprio quest’ultimo a siglare la rete del prezioso successo in apertura del secondo tempo.
Dopo il rocambolesco pareggio di Reggio Emilia, serviva una vittoria, contro il Bologna, per restare aggrappati al treno champions. Buono l’approccio alla gara da parte degli azzurri e meritato vantaggio con un bel gol di Insigne. Poi, come spesso accade, il Napoli arretra il baricentro, lasciando l’iniziativa agli avversari, che prendono campo e coraggio. I nostri vanno in confusione, Ghoulam è costretto ad uscire per infortunio ( da valutare le sue condizioni) e sembra che il Bologna possa pareggiare da un momento all’altro.
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