Era essenziale vincere, passare il turno, approdare alla semifinale di Coppa Italia, ma era molto importante offrire anche una prestazione convincente, per spazzare via l’incubo della crisi. E per almeno un tempo il Napoli ci è riuscito, con l’approccio corretto ed una voglia di riscatto chiara e visibile. Stavolta, rispetto alla gara persa inopinatemente in campionato, è riuscito tutto. Quattro tiri nello specchio, quattro gol e qualificazione acquisita.
Chi si aspettava una reazione da squadra dopo la sconfitta di Supercoppa, è rimasto seriamente deluso. Il Napoli mostra la parte peggiore di se ed esce meritatamente sconfitto dal campo del Verona. E dire che la partita era iniziata nel migliore dei modi. Dieci secondi e Lozano sblocca il risultato. Gara in discesa? Macchè! Insperatamente in vantaggio, gli azzurri non ne approfittano, palesando difficoltà in tutte le zone del campo.
Nella partita più importante di questo scorcio di stagione sono venuti meno i giocatori più importanti. Non vogliamo gettare la croce addosso ai vari Insigne, Zielinski, Bakayoko, ma certi errori si pagano. E il Napoli ha pagato a caro prezzo! Primo tempo equilibrato, molto tattico, con la Juve che ha provato a fare la partita, ma azzurri più vicini al gol con un colpo di testa di Lozano (prodezza di Szczezny). Nella ripresa, Napoli troppo rinunciatario, più attento a non subire che ad offendere. Un atteggiamento inspiegabile che ha pesantemente inciso sul risultato.
Una gara perfetta o quasi. Straripante e spumeggiante il Napoli, anche se sull’1-0 ha rischiato di subire il pareggio( traversa e gran parata di Ospina). Tutta qui la Fiorentina che si è via via sciolta come neve al sole. Scampato il doppio pericolo, gli azzurri dilagano. Senza Fabian Ruiz, risultato positivo al covid, Gattuso propone la coppia Bakayoko – Demme (probabilmente la più affidabile) e ritrova Manolas in difesa. In attacco conferma per Petagna, mentre il recuperato Mertens parte dalla panchina.
Il Napoli batte L’Empoli e supera il turno di Coppa Italia, ma ancora una volta non convince. La squadra continua a commettere i soliti errori sotto porta e le sbavature in fase difensiva stanno diventando una costante. Gattuso cambia diversi giocatori rispetto a domenica, preservando alcuni big in vista del campionato. Si rivede Koulibaly, a centrocampo spazio a Lobotka e Demme ed il tecnico concede una chance a Rramhani, dopo l’erroraccio di Udine.
Una vittoria acciuffata per i capelli, che cambia completamente il punto di vista. In un momento delicatissimo della stagione, arrivano tre punti importantissimi, dopo l’incredibile sconfitta interna con lo Spezia. Il gol di Bakayoko, che al novantesimo ha regalato il successo, potrebbe rappresentare la svolta del campionato. Ma anche contro l’Udinese non è stata una prestazione da incorniciare.
Una sconfitta inattesa. Pesantissima. Il Napoli cade in casa contro il neo promosso Spezia! Era una gara da vincere a tutti i costi ed invece abbiamo visto tutti com’è andata. Restano le tante occasioni, alcune delle quali davvero clamorose, ma soltanto un gol all’attivo. Le qualità ci sono, ma l’assenza di un attaccante importante, capace di essere decisivo sotto rete si sente, e come!
Il modo migliore per ripartire. Dopo un finale di anno solare da incubo, con un solo punto in tre partite e una pioggia di critiche e polemiche, il Napoli ritrova la vittoria. E che vittoria! Una prova convincente degli azzurri che hanno letteralmente dominato la gara fin dai primi minuti, mostrando una voglia ed una determinazione che negli ultimi tempi avevano smarrito.
Un Napoli così misero non si era mai visto in questa stagione. Neppure la squadra abulica e senz’anima del secondo periodo ‘Ancelottiano’ era stata così inconcludente. Contro il Torino, ultimo in classifica, vulnerabile e incerottato, novanta minuti di giro palla inutile e snervante, passaggi indietro, orizzontali, lenti e prevedibili. Uno, forse due tiri nello specchio della porta, oltre al gol capolavoro di Insigne che ha salvato gli azzurri dalla terza sconfitta consecuitiva.
Il più brutto Napoli del campionato. Inguardabile, stanco, a tratti demotivato. E stavolta oltre al gioco, non si sono visti nemmeno gli attributi. Pessima la prova di squadra. Impalpabili le prestazioni dei singoli (tra i peggiori Zielinski, Fabian e Mario Rui). La squadra di Gattuso non è mai stata in partita al cospetto di una Lazio che ha fatto l’essenziale per vincere.
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