E dire che la sentenza favorevole del Coni, che martedi ci aveva anche restituito il punto in classifica, c’erano tutti i presupposti per giocare con convinzione e maggiore consapevolezza. Invece la squadra è apparsa svuotata, stanca, svogliata, con poco mordente e zero applicazione. Difficile spiegare questa involuzione. Sembra che il Napoli non sappia più giocare a pallone. Di schemi neanche a parlarne. Qui sembra che manchino le motivazioni! Gattuso, (che nelle ultime settimane a causa del problema all’occhio, ha sofferto non poco e questo può avere inciso sul morale dei giocatori), ha parlato di stanchezza e delle assenze (ieri oltre ad Osimhen, mancavano Mertens e Koulibaly) che alla lunga stanno condizionando le prestazioni. Una spiegazione alla quale forse nemmeno lui crede davvero. Oltre che di natura tecnico tattica, i problemi derivano dalla scarsa personalità dei giocatori e dalla loro incapacità di lottare con il coltello tra i denti. Questa squadra non ha un vero leader in campo (ieri ci ha provato Insigne a spronare i compagni) e vive della lunaticità di alcuni uomini chiave, vedi Zielinski, la cui discontinuità incide sul rendimento di tutti. In questo momento, va fatta una seria riflessione. Il Napoli ha fiducia nel proprio allenatore ed è sul punto di rinnovargli il contratto; ma siamo certi che sia la cosa giusta? Senza nulla togliere alle capacità di Gattuso, dobbiamo essere obiettivi nell’affermare che il Napoli non ha gioco! Inoltre, in vista della finestra di mercato di gennaio, un centrocampista ed un esterno servirebbero come il pane. L’obiettivo quarto posto è alla portata, ma è necessario invertire la rotta. In questi giorni di festività Natalizie un po’ di riposo non guasterà, nella speranza che il nuovo anno ci restituisca un Napoli diverso. Buon Natale a tutti voi!