Il Napoli perde, ma non meritava assolutamente la sconfitta! Fino al rigore che ha deciso la partita, coinciso con l’espulsione di Insigne, gli azzurri stavano controllando la gara ed erano andati vicinissimi al vantaggio. E persino in inferiorità numerica avevano messo paura agli avversari!

Le pareti dello spogliatoio avranno tremato nell’intervallo della partita. Gattuso deve avere urlato come un dannato per scuotere i suoi. Certamente l’allenatore avrà espresso tutto il suo disappunto! Sta di fatto che l’ingresso in campo di Lozano e Petagna, ma anche un atteggiamento diverso della squadra hanno cambiato l’inerzia del match.

Un pari che fa felici tutti. Il Napoli passa da primo in classifica; si qualifica anche la Real Sociedad che, per quanto mostrato in campo, ha ampiamente meritato di passare il turno.

Il Napoli vince a Crotone, ma al di là del punteggio (4-0) non è stata una passeggiata. Nel primo tempo, la squadra non è stata brillante; i troppi impegni ravvicinati, nonostante le rotazioni dei giocatori, influisce in qualche misura.

Il Napoli soffre, sfiora la vittoria, poi rischia addirittura la sconfitta. Contro un avversario in condizione e particolarmente motivato, era una gara complicata, ma resta il grande rammarico di non essere riusciti a portare a casa la vittoria.

Il Napoli ritrova gol e vittoria, ma soprattutto ritrova se stesso e quello spirito di squadra che da qualche tempo sembrava smarrito. Contro la Roma tutta un’altra musica rispetto alla prestazione priva di mordente offerta contro il Milan, appena sette giorni prima. Nella serata del ricordo di Maradona, gli azzurri hanno sfoderato una prova maiuscola, mettendo in mostra tutte le qualità dei suoi gioielli.

Non è facile parlare di calcio giocato. La scomparsa di Diego Armando Maradona ha lasciato un incredibile senso di vuoto. Nel giorno dell’addio, il Napoli ha disputato la gara di Europa League contro il Rijeka, proprio in quello stadio che presto sarà a lui intitolato. Si è giocato in un’atmosfera suggestiva e particolare.

Dal campo arriva una vera e propria bocciatura. Ancora una volta, il Napoli non supera l’esame, palesando una serie di limiti già evidenziati in precedenti occasioni.  Per diversi tratti della gara, è sembrato addirittura di rivedere il Napoli di Ancelotti, una squadra senza testa ne coda, con poche idee e scarse motivazioni. 

Una vittoria importante, dopo la sconfitta interna col Sassuolo ed il risicato successo di Europa League, con annesse polemiche. Il Napoli rischiava di perdere certezze e convinzioni fin qui acquisite; ed invece, la gara del Dall’Ara ci ha restituito una squadra tonica, rinfrancata nel morale e capace di mettere alle corde l’avversario.

Devo ammetterlo, dopo il primo tempo ero molto preoccupato. E non per il risultato. Avevo visto un Napoli macchinoso, svogliato, incapace di creare gioco, perso in un inutile giro palla, lento e prevedibile. Troppo brutto per essere vero! E il guizzo nel finale di Demme, che pure aveva portato al pari, era apparso una fioca luce nel buio più totale.