Nella prima mezz'ora, gli azzurri attaccano, arrivano con disinvoltura nell’area avversaria, ma sprecano le occasioni per la troppa sicurezza e forse anche per un eccesso di presunzione. Episodio chiave al 31’, quando l’arbitro ( sollecitato dal VAR) espelle Mario Rui per un fallaccio ai danni di un avversario. Per molti si è trattato di una decisione severa, tuttavia l’entrata del Portoghese è decisamente scomposta e pericolosa(! ) Da quel momento la squadra si disunisce, gli avversari prendono campo e coraggio e capiscono di poter approfittare. In effetti, anche con l’uomo in meno, l’occasione migliore capita ancora agli azzurri, ma Zielinski spreca malamente un vero e proprio ‘rigore’ in movimento…
Nella ripresa, il Napoli si abbassa troppo. Sembra intimorito dallo Spartak che trova prima il pareggio e poi addirittura il vantaggio. La girandola dei cambi operata da Spalletti non sortisce gli effetti sperati. Nel finale anche i russi restano in dieci, ma il Napoli non riesce ad approfittarne, subendo anche il 3-1, prima della rete di Osimhen. Al di là delle decisioni arbitrali, una sconfitta che brucia; che complica il cammino in Europa. Ci chiediamo se possa bastare l’espulsione di Mario Rui a giustificare l’andamento della gara e le amnesie mostrate dal Napoli… Ma non c’è tempo per le recriminazioni. Tra poche ora si va nuovamente in campo. La speranza è che si riesca a recuperare le energie mentali e fisiche per affrontare al meglio la Fiorentina!