Due titoli da film possono descrivere al meglio il calciomercato del Napoli: “Fuochi d’artificio” oppure il nostrano “Pensavo fosse amore ed invece era un calesse”, dell’indimenticabile Massimo Troisi. Ecco quello che potrebbe prospettarsi per chi valuta una squadra sul parametro acquisti/cessioni. Per analizzare il calciomercato azzurro siamo partiti da quanto visto durante le due partite dell’Audi Cup, dove certamente il Napoli non ha mostrato timori reverenziali rispetto a compagini blasonate e ricche di appeal internazionale come Atletico Madrid e Bayern Monaco.

Portiere

Le due partite hanno evidenziato due aspetti: la necessità che si chiarisca la situazione Reina, autore, in verità, di due interventi prodigiosi, ma non immune da responsabilità nelle due reti dell’Atletico; la necessità che Sepe usufruisca di maggiore spazio dal momento che non ha demeritato nel match contro il Bayern Monaco (a parziale attenuazione degli entusiasmi sull’estremo difensore stabiese va detto che i teutonici si sono presentati con svariati elementi della formazione primavera). Nel frattempo due sono le trattative ancora in essere portate avanti da Giuntoli: Rulli e Karnezis, il primo in realtà ha una situazione piuttosto complessa, la Real Sociedad ne detiene il cartellino e non avverte la necessità di privarsene, il Manchester City ha diritto ad una quota della futura cessione e può esercitare il “diritto de recompra”, così come l’Estudiantes; in questo momento l’agente del calciatore sta portando avanti la trattativa con la società spagnola, il ds Giuntoli con Manchester ed Estudiantes. Per quanto riguarda invece la trattativa per Orestis Karnezis le parti in causa avrebbero già trovato un accordo di massima per il trasferimento, al momento però la priorità del Napoli è Geronimo Rulli, l’impressione è che, dovesse il Napoli qualificarsi per la Champions, la trattativa subirebbe l’impennata decisiva.

Difensori

Ad oggi il “gioco delle coppie” in casa Napoli è praticamente fatto, Hysaj-Maggio; Albiol-Maksimovic; Koulibaly-Chiriches e Mario Rui-Ghoulam; Strinic è in partenza, anche se, al momento, nessuna proposta economica sembra soddisfare le richieste del Napoli; l’unica situazione che potrebbe subire un’evoluzione è quella relativa a Lorenzo Tonelli, il calciatore sembra molto vicino al Torino ed il fatto che non abbia preso parte all’Audi Cup insieme con Strinic e Zapata, è sicuramente un segnale poco incoraggiante sulle sue reali possibilità di avere spazio nelle competizioni che il Napoli dovrà affrontare. Molto remote le possibilità che parta Christian Maggio.

In caso di partenza di Tonelli sono due le piste che potrebbero tornare utili per la sua sostituzione: Rodrigo Caio del San Paolo (se non dovesse concretizzarsi il suo passaggio alla Roma), elemento già dall’estate scorsa nel mirino del ds Giuntoli (ne abbiamo parlato in questo articolo:Rodrigo Caio al Napoli ), è però una trattativa abbastanza onerosa, dal momento che il cartellino del calciatore vale 10milioni, tuttavia le origini mugnanesi del centrale paulista potrebbero favorire una felice conclusione. Altro centrale che potrebbe essere attenzionato dal Napoli in caso di partenza di Tonelli è Rafael Vaz del Flamengo, difensore centrale roccioso di piede sinistro, ha buoni piedi che gli consentono di avere ottime capacità di passaggio, non disdegna altresì di rinviare la palla quando serve ed è molto pericoloso sui calci piazzati grazie ai suoi 188 cm.

Centrocampisti

Al momento non ci sono situazioni in bilico, anche qui le coppie sembrano abbastanza delineate, come mezzali destre si alterneranno Allan e Rog, con il croato che sta dimostrando sempre più di meritare tanti minuti a disposizione, il ballottaggio tra lui ed il brasiliano darà sicuramente qualità al reparto nevralgico del gioco azzurro; al centro Jorginho e Diawara daranno imprevedibilità e geometrie al Napoli, si aspetta un ulteriore salto in avanti di Diawara, elemento che ha dimostrato anche all’Audi Cup di meritare spazio in questo Napoli; altro ballottaggio di qualità è quello relativo al ruolo di mezzala sinistra dove capitan Hamsik toverà in Zielinski un’alternativa più che valida, il polacco sarà, altresì utile come mezzala destra allorquando il gioco del Napoli dovesse richiedere una diversa interpretazione del ruolo rispetto a Rog ed Allan, Piotr quest’anno è atteso a quell’ “esplosione” che lo può consacrare nel novero dei top-players, come affermato dallo stesso Sarri.

Attaccanti

È il reparto dove  potrebbe registrarsi qualche sorpresa, i nomi che circolano sono vari, si va da Keita Balde della Lazio (Keita Balde al Napoli) a Zinchenko del Manchester City, passando per Milot Rashica del Vitesse (di cui abbiamo ampiamente parlato in articoli precedenti:Rashica al Napoli ) ad Arber Zeneli dell’Heerenveen e, nome dell’ultima ora, Philipp Ochs dell’Hoffenheim. Prima però di conoscere i probabili nuovi arrivi descriviamo la situazione attuale dell’attacco azzurro: al momento Sarri ha provato sulla destra Callejon ed il nuovo arrivo Adam Ounas, entrambi hanno dimostrato che possono fare bene sulla fascia, degno di valutazioni lusinghiere l’impatto avuto dal franco-tunisino con il gioco degli azzurri che si è estrinsecato attraverso pregevoli assist e goal di buona fattura; al centro “Ciro” Mertens è atteso da un’altra stagione esaltante e prolifica, il rincalzo naturale del belga è Arek Milik, in questa prima fase il polacco, anche se non ha fatto mancare il suo apporto di goal e fraseggi stretti con i compagni di squadra, all’Audi Cup è apparso sicuramente poco brillante, probabilmente a causa dell’influenza dei grossi carichi di lavoro sul suo fisico abbastanza imponente; sulla sinistra sono stati alternati Insigne (che partirà sicuramente come titolare), Mertens (in alcune occasioni potrebbe giocare insieme con Milik) e Giaccherini, sembra destinato a ritagliarsi pochi spazi invece Leonardo Pavoletti.

I giocatori destinati a lasciare Napoli sono, al momento Pavoletti e Giaccherini che, con Zapata, permetterebbero al Napoli di accumulare somme importanti da investire nel calciomercato, Giaccherini ha da poco rifiutato un’offerta proveniente dallo Sparta Praga dove Stramaccioni lo attendeva “a braccia aperte”, del resto l’ingaggio di due milioni sicuramente è fuori mercato per le squadre-target dell’esterno. Ingaggio alto che scoraggia anche le pretendenti alle prestazioni di Leonardo Pavoletti, anche lui per le stesse motivazioni di “Giack”.

Tornando ai nomi in entrata, c’è da dire che la simultanea partenza di Pavoletti e Giaccherini porterebbe ad un risparmio di quasi quattro milioni sul monte ingaggi, ragion per cui sarebbe possibile realizzare l’ipotesi Keita, in verità al momento il senegalese sembra preferire la Juventus rispetto al Napoli, tuttavia la conferma di Cuadrado in maglia bianconera potrebbe spingere la società piemontese a desistere sul giocatore, in quel momento un’eventuale conquista della qualificazione in Champions League ed il rapporto di amicizia che lega l’esterno della Lazio a Kalidou Koulibaly potrebbero rivelarsi ottimi argomenti per convincere Keita a vestire la maglia azzurra del Napoli. Se dovesse partire solo Giaccherini, il Napoli dovrà operare solo su un esterno sinistro di secondo piano, in tal caso sembrano sfumare le alternative Rashica e Zeneli (che danno il loro meglio come esterni destri alti), a quel punto l’accordo con Oleksander Zinchenko permetterebbe a Giuntoli di portare al Napoli un esterno dal futuro assicurato, l’ucraino può giocare sia da esterno sinistro, che da trequartista centrale che da esterno destro, le sue qualità si fanno apprezzare soprattutto in fase di non possesso dove recupera una quantità enorme di palloni, soprattutto dimostrando grande capacità di lettura delle linee di passaggio; in fase di possesso palla è in grado di saltare l’uomo con uno contro uno molto efficaci, tende spesso ad accentrarsi per giocare con i compagni di squadra e non sembra altresì disdegnare la ricerca del fondo per crossare.

Chiudiamo infine con Philipp Ochs, il ragazzo ha avuto una grande carriera in tutte le categorie giovanili del calcio tedesco, la sua posizione naturale è quella di esterno sinistro alto sia in un 4-4-2 che nel 4-3-3, dimostra grande abnegazione al pressing ed alla copertura sull’uomo in fase di non possesso, buone capacità balistiche e uno contro uno favoriti soprattutto da grandi doti atletiche (non è particolarmente estroso), garantisce ottimi assist e non disdegna la conclusione personale; finora è stato utilizzato anche da punta centrale e da esterno sinistro basso.