“De Laurentiis ha istituito un premio per i calciatori in caso di arrivo in Champions. Il Napoli è all’interno del gruppo che conta, dunque, è giusto così queste le parole del direttore de Il Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, ai microfoni de ‘Il Sogno Nel Cuore’, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. ADL ha preso spunto da Gattuso sul premio? Non conosco la questione premio ai calciatori da parte di Rino in caso di passaggio del turno in Europa League col Granada, ma mi sembra strano che ADL prenda spunto dall’allenatore. I presidenti fanno questo, inseriscono questi premi nei bonus o durante l’anno. Sono in zona Champions, è strano che non li dia, in realtà. Nonostante i contratti super complicati di Aurelio, mi meraviglio di chi si meraviglia. Spalletti? Luciano fu chiamato nel periodo più negativo della stagione, quando De Laurentiis chiamò Sarri, Allegri e Benitez. ADL, prima di scegliere, è abituato ad effettuare numerosi sondaggi: prima di Sarri chiamò Gasperini e Mihajlovic. Al presidente azzurro piace anche Galtier del Lille, troverà lui, alla fine, il più adatto alla panchina partenopea. Perché Spalletti? Luciano ha grande esperienza, anche in campo internazionale, e tatticamente è tra i più preparati. A giugno sarà libero contrattualmente dall’Inter, e se chiami Sarri, che alla fine andrà alla Roma, o Allegri, giusto che si cerchi anche uno come lui. Il più grande errore e pregio di Gattuso? È stato molto presente e ha saputo reagire nei momenti di difficoltà, e ora si ritrova a lottare per la Champions. Più che errore, forse, il non aver capito determinate situazioni. Conoscendolo sarebbe anche scappato in quelle condizioni, ma ha tenuto duro e sta vincendo la sua battaglia. Quando sono tornati gli indisponibili ha avuto più scelte a disposizione, e ora, se arrivasse in Europa dalla porta principale, salverebbe la stagione. Migliorare la sua comunicazione? È un personaggio che ha sempre comunicato in questo modo, ma a Napoli è difficile comunicare, ADL deve tenere tutto sotto controllo e nei contratti vengono anche inseriti dei limiti a riguardo. Margini per vederlo ancora sulla panchina azzurra? Ad oggi, nemmeno uno, ma poi il calcio ti sorprende sempre. Ha già superato stagioni difficili come al Palermo, Pisa, in Grecia e anche al Milan, ha avuto una serie di esperienze che lo hanno forgiato e cambiato sul piano tattico. Pochissimi allenatori hanno avuto questo tipo di gavetta, molto dipenderà da lui. Kaio Jorge? Giocatore importante, dei contatti li avranno avuti sicuramente. Mi sorprende, però, che il Napoli voglia acquistarlo, perché deve recuperare dal mercato tra gli 80 e i 100 milioni. Dunque, servono cessioni importanti: dubito Insigne, Mertens non ti porterebbe molto nelle casse e lo escludo, Lozano è un punto interrogativo perché ha mercato, magari Petagna, sicuramente non Osimhen. Rinnovo del Capitano Lorenzo? È una situazione particolare, Lorenzo sa cosa vuole dal futuro, ha un’età, la stagione è stata molto buona, o decide di andare via o resta a vita. Il mercato non aiuta in questo senso. Meret ha subito psicologicamente l’alternanza con Ospina ? Anche uno come Szczesny ha subito la pressione di Buffon, i portieri hanno bisogno di certezze. Alex è giovane, Gattuso ha fatto una scelta e l’ha sofferta. Pirlo? Se decidi di fare l’allenatore della Juventus, i meriti e le colpe sono tue. Sai dove vai a finire, sai con chi ti devi confrontare, cosa è successo prima, la squadra è la più forte in Italia, dunque, se non sei riuscito a farla rendere, la responsabilità è tua. Se continuerà sulla panchina bianconera? Se non arrivasse in Champions, la separazione sarebbe meritata”.