Se fossi in lui non rinnoverei, cercherei una squadra dove avrei più spazio. Credo che anche ieri sia stato scelto Ospina al suo posto anche in virtù dell’infortunio subito contro il Genoa. A me, inoltre, hanno detto che la scelta di Spalletti sia stata dettata dal fatto che è voluto andare contro i pronostici dei giornalisti. Napoli? Ieri Juric li ha messi in difficoltà, i granata mordono le caviglie e non ti lasciano giocare. Questo, comunque, è un buon segnale: hanno eguagliato il record di Sarri, ovvero otto vittorie nelle prime otto di campionato. Inoltre, partite così complicate, in passato, non le avrebbero vinte. Per me gli azzurri restano i favoriti per lo Scudetto insieme al Milan. I rossoneri hanno una precisa identità di gioco, corale e volto all’attacco, e di questo va dato merito a Pioli ed allo scouting. Stefano è riuscito a creare uno spirito di gruppo pazzesco, l’esempio principale è Castillejo, ai margini della rosa ad inizio stagione, ora titolare. Se Napoli e Milan riusciranno ad uscire indenni dalla Coppa d’Africa, arriveranno fino alla fine. Gli azzurri, comunque, avranno un solo impegno gravoso durante quel periodo, ovvero a febbraio contro la Juventus, mentre i rossoneri dovranno rimediare solo all’assenza di Kessie. Roma? Mourinho ha una gran personalità, idonea a guadagnare consensi allontanando le critiche, ma va detto che in queste prime otto di campionato ha perso entrambi i big match, contro la Lazio e contro la Juve. Non credo che la società sia soddisfatta, visti gli oltre cento milioni investiti sul mercato. Juve? Partenza troppo negativa, irrealistica, nonostante la rosa non sia più quella di quando Allegri è andato via. Ciononostante, continua a non piacermi: gioca un calcio troppo conservatore, e così non vinci lo Scudetto. Ieri, contro la Roma, ha vinto facendo un tiro in porta. L’aspetto positivo è che abbiamo visto sei italiani su undici in campo, e questo fa bene al movimento calcistico italiano. A novembre 2020 hanno giocato in Champions con undici stranieri dal primo minuto. Lazio? Ha vinto contro l’Inter ancora grazie alle giocate individuali, di certo non grazie al Sarrismo. I risultati dei biancocelesti sono troppo altalenanti verso il basso. La vittoria dei biancocelesti è la rivincita di Lotito su Inzaghi. I nerazzurri, invece, hanno confermato le mie sensazioni: non sono all’altezza dello Scudetto, per ora. Provano a giocare meglio di quanto fatto con Conte, ma i risultati sono troppo scostanti. Inoltre, la crisi isterica mostrata sul gol di Felipe Anderson non è consona ad una squadra che punta a vincere il titolo, ancorché siano stati loro i primi a proseguire con Dimarco a terra. Orsato? È grave se il miglior arbitro italiano non conosce il regolamento: mi riferisco a quanto lui ha detto a Cristante”.
BIANCHI
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Rolando Bianchi, ex calciatore, fra le tante, di Lazio e Manchester United. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com.
Napoli, Rolando Bianchi a “1 Football Club” su 1 Station Radio: “Dipende da Osimhen, occhio al Milan che vince anche senza attaccanti”
“L’Atalanta, fino a sette anni fa, lottava per la salvezza, mentre ora gioca per un posto nelle coppe. È presto per escluderla dalla corsa Scudetto. Osimhen? Sta pesando molto, anche la partita di ieri è stata risolta da lui, ma il Napoli deve cercare anche altre soluzioni se vuole vincere il titolo. Non si può dipendere dall’attaccante nigeriano, perché se dovesse avere un calo fisico sarebbe un problema. Milan? Se la sta giocando con gli azzurri anche senza avere, al contrario, una punta di riferimento. Questo è un punto a favore per i rossoneri, perché stanno dimostrando di riuscire a vincere attraverso il gioco e non grazie al rendimento di un singolo. Per la corsa alla vittoria finale vedo bene anche la Juventus: si è già rimessa in carreggiata dopo una partenza lentissima, dettata anche dalla cessione di Ronaldo. Allegri ha già dato una nuova identità a questa squadra. Infine, c’è l’Inter, che è la squadra da battere e mi sembra che stia rispettando le aspettative. Beto? Se l’Udinese ha investito dieci milioni su di lui è perché è un profilo importantissimo. Oltre lui, fra i giovani attaccanti mi piace molto Scamacca che, complice anche un allenatore che punta sui giovani, può crescere e diventare un punto fisso della Nazionale”.