“Roma di Mourinho? Penso che la società sia contenta, così come anche i tifosi. Si può fare sempre di più, ma ho visto che già i giallorossi stanno facendo qualcosa di diverso rispetto a prima. Sono stati fatti molti investimenti e molti sacrifici, hanno investito il massimo. Bisognava comunque far fronte ai debiti e non c’è stata sufficiente cassa per prendere altri calciatori, che avrebbero di certo perfezionato l’organico. Ad ogni modo Mourinho ha messo a punto un’ottima squadra. Derby? Risultato casuale, un po’ ingiusto. Contro la Juventus è stato diverso, l’errore di Orsato è stato decisivo. L’unica sconfitta su cui recriminare è stata quella di Verona. Spalletti? Mi pare stia facendo bene, contro la Roma sarà una gara molto tesa. Il tecnico toscano, comunque, non lo avete ancora visto: quando le cose non vanno bene diventa spigoloso e tira fuori un carattere molto esigente e puntiglioso. Lui è andato via due volte da Roma, tutti parlano della seconda ma la più clamorosa è la prima e ci dimostra il suo vero carattere. Mi aspetto parole affettuose e distensive, da lui, in conferenza stampa, anche se la piazza romana non conserva un buon ricordo di lui, diventato il capro espiatorio dell’addio di Totti al calcio. Un po’ come se a Napoli si fosse messo contro Maradona. Poi, Luciano ha aiutato il Pupone nella sua carriera extracalcistica, provando a farlo inserire nello staff dirigenziale della Roma, dunque credo che lui abbia solo eseguito gli ordini della società, senza avere nulla contro il capitano. Chi prenderei del Napoli? C’è un solo calciatore che varrebbe la pena prendere: Koulibaly. Al netto di Insigne ed Osimhen, il difensore è un campione assoluto, tra i migliori al mondo nel suo ruolo. Manolas? Non sta rendendo in maniera sufficiente perché è scontento dell’ambiente. Lui è un ragazzo molto umorale e, a questo punto, credo che le voci su una sua possibile cessione nella scorsa sessione di calciomercato fossero vere”.
GARICS
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gyorgy Garics, ex calciatore, fra le tante, di Napoli ed Atalanta. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com.
Napoli, Gyorgy Garics a “1 Football Club” su 1 Station Radio: “Gruppo spensierato come il mio, merito di Spalletti. Manolas non mi ha mai convinto, Rrahmani…”
“Rrahmani? Lo conoscevo poco, il suo rendimento è stato una grande sorpresa, ma non mi meraviglia: è passato per le sapienti mani di Spalletti, un allenatore che ha trasformato, ad esempio, gente come Cassetti e Tonetto in fenomeni. Sta accadendo lostesso anche con Amir. Poi, accanto a Koulibaly è facile esprimersi al meglio e dimostrare le proprie caratteristiche. Personalmente, Manolas non mi ha mai convinto. Napoli al primo posto? Non è una sorpresa, la squadra ha avuto una crescita costante negli anni. Oggi mi sembra che gli azzurri, grazie a Spalletti, siano spensierati come lo era il mio gruppo: noi non avevamo pressioni visto che eravamo appena stati promossi e tutto ciò che conquistavamo sul campo era positivo. Luciano ha detto a Dazn che gli Scudetti si vincono con le brave persone, io aggiungerei anche che c’è bisogno di uomini veri, quelli che oggi ha a disposizione nella sua rosa. Quando si riesce ad avere ragazzi che pensano al bene della squadra, piuttosto che al proprio, accettando sostituzioni e minutaggi ridotti, si può arrivare lontano. Quali sono i miei progetti? A breve sarà pronto il mio centro sportivo a Castelvolturno, mi occuperò di questo. Sono ambasciatore del ‘Padball’ in Austria e Lichtenstein, ma ho scelto di restare nella terra che mi ha avviato al professionismo calcistico. Sono molto legato alla città di Napoli, sentivo il bisogno di fare qualcosa per i napoletani e ho deciso di investire nello sport di base”.
D’AGOSTINO
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gaetano D’Agostino, allenatore della Vibonese ed ex calciatore, fra le tante, di Roma, Udinese e Fiorentina. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com.
Insigne, Gaetano D’Agostino a “1 Football Club” su 1 StationRadio: “Non lo si può criticare per i rigori sbagliati. Roma carente negli scontri diretti, ma le mancano campioni”
“Quando ero nelle giovanili del Palermo, la prima squadra militava in Serie C, dunque ho accettato subito la chiamata della Roma dove ho fatto l’esordio tra i professionisti. Va anche detto che, oltre all’emozione di vestire la maglia di una squadra di Serie A, c’era la speranza di poter arrivare grazie alle strutture che a Roma c’erano, mentre a Palermo no. Anguissa? Sta dando equilibrio alla squadra, sia in fase di non possesso, lavorando molto bene in preventiva ed in interdizione, che in fase offensiva. Rigori? Sono una lotteria, si va a periodi. Oggigiorno i portieri studiano i rigoristi, quindi è più difficile segnarli. Io ho un record: ne ho segnati dieci in carriera, su dieci calciati. Insigne è un calciatore meraviglioso e non è giusto giudicarlo per tre errori dal dischetto. Con caratteristiche e ruoli differenti, è il Totti di Napoli. Chi critica il capitano sta cercando il pelo nell’uovo, forse perché non ha il coraggio di muovergli accuse riguardo il mancato rinnovo contrattuale. Roma? Doveva fare qualcosina in più negli scontri diretti con le grandi, esclusa la partita con la Juve dove è arrivata una sconfitta ingiusta. La società ha investito tanto, ma non ci sono campioni, bensì tanti ottimi calciatori. Allegri? Sta facendo qualcosa di importante, riportando i bianconeri ad essere solidissimi in difesa, pertanto c’è da avere paura: quando iniziano a vincere 1-0, la storia ci dice che poi concorrono per vincere lo Scudetto. Fiorentina? Ieri non mi è piaciuta, è stata troppo scolastica. Il Venezia ha fatto una grande partita tattica e ha vinto meritatamente. Io seguo molto da vicino Vincenzo Italiano, e devo dire che ieri è stato sconfitto da Paolo Zanetti”.