Lunedì, 10 Ottobre 2022 13:56

Oggi a 1FootballClub by IlSognoNelCuore abbiamo intervistato:​ Mauro Bergonzi (esclusiva nazionale) Paolo Bargiggia (esclusiva nazionale);

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PAOLO BARGIGGIA​

 

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Paolo Bargiggia, giornalista esperto di calciomercato. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Giudizio sulle parole di Sconcerti riguardo Haaland e i suoi tratti somatici?

"Non è bello parlare in modo negativo dei colleghi. Quando forse vuoi essere protagonista o essere originali, è facile scivolare sulle bucce di banana. Bisognerebbe essere lucidi, questa non è stata una grande giocata. Il norvegese è un calciatore fuori dal comune, ha voluto mettere il carico da 90 sul giocatore, anche se si è scusato immediatamente. Il voler essere costantemente protagonisti o tuttologi per stupire, non sempre premia". Pensieri sulla prestazione del Milan con la Juve? "Allegri non può appigliarsi a nulla, escludendo il fallo commesso da Theo durante la sfida. Ma non può essere giustificare l'ennesima sconfitta stagionale in trasferta. I bianconeri sono stati ridimensionati in tutto, sono una squadra che giocando rinculando. Vlahovic non ha calciato neppure una volta in porta, Max è stato massacrato da Pioli dal punto di vista della fantasia e del gioco. Il tecnico dei rossoneri ha schierato Gabbia al centro della difesa ed ha lanciato Pobega e Brahim. Un plauso al Milan per il coraggio e la forza mentale dopo la disfatta con il Chelsea, si tratta dell'ultima debacle dei bianconeri. La Juve ha confermato in trasferta il peggio del peggio, non c'è nulla che salva la squadra, tranne l'insistenza di Agnelli di puntare ancora su Allegri. Si parlava di un possibile ritiro punitivo, ma sarebbe la conferma di un'ulteriore situazione di disperazione. Un tracollo in Israele aprirebbe una crisi pazzesca, all'esterno mancano degli appigli ai quali il club può aggrapparsi. Non ci sono senatori, tanti calciatori sono in scadenza e vogliono arrivare alla fine della stagione".

 

Svolta per l'Inter dopo l'ultima vittoria? "Gli ultimi due successi ottenuti con Barcellona e Sassuolo non sono stati splendidi, ma sono risultati rilevanti. Ad Inzaghi forse è stato consigliato di fare delle scelte definitive come la conferma conclusiva di calciatori come Onana e Dimarco. Tuttavia, il tecnico tende sempre a sostituire i calciatori ammoniti nel corso delle partite. Dzeko sta tenendo in piedi la squadra nerazzurra, anche se in estate era sul mercato. Ci sono stati comunque dei segnali decisivi per il futuro del club". Commento su Dessers? "Mi piace come calciatore. Lo scorso anno ha siglato tante reti, la prima in Serie A è arrivata con il Napoli. È un centravanti molto tecnico". Il Napoli è in vetta alla classifica, ma Pioli continua a rimarcare la prestazione offerta nell'ultimo loro incontro... "Il Milan aveva cominciato bene la gara con gli azzurri, ma sono stati quest'ultimi a trionfare. Sono due grandi squadre, le quali giocano un ottimo calcio, sarà il focus della stagione". Pensieri sulle dichiarazioni polemiche di Alvini nel post-partita? "Deve difendere la sua squadra e la propria posizione. È sostenuto dal ds della Cremonese, il quale si sta opponendo al suo esonero. Si è detto, tuttavia, che allo Zini fosse presente mister Ballardini. Ai grigiorossi mancano i risultati, nonostante il bel calcio proposto. Le partite durano sino al 90', è comunque fisiologico aver avvertito una lieve sofferenza da parte del Napoli. La trasferta di Amsterdam è stata molto dura, ma sembra che Spalletti non sbagli nessuna scelta attualmente. Il club ha confermato il suo valore, sta dimostrando di essere in condizione per la vittoria finale. La squadra è stata ringiovanita, sono stati ingaggiati calciatori con una cilindrata molto alta dal punto di città fisico e tecnico. Attualmente è una spanna sopra le altre italiane". ​ Commento sulle decisioni di Spalletti? "È stato bravo ad azzeccare le sostituzioni. Non ha applicato un ampio turnover, ha trovato i suoi titolari, anche se i sub-titolari sono quasi al loro livello. Luciano, tuttavia, è innamorato di Raspadori ". Perché Simeone non parte mai titolare? "Avere un regista come Raspadori è adeguato per il gioco di Luciano. Ha una tecnica sopraffina, perfetta per poter facilitare il calcio proposto dal tecnico. Ha caratteristiche differenti dal Cholito per l'impostazione del gioco". La campagna acquisti azzurra è stata fantastica... "Bilancio in positività, tetto ingaggi diminuito come l'età media della rosa. Il Napoli è stato autore di una campagna acquisti pazzesca". Dybala croce e delizia? "Non conosciamo ancora i tempi di recupero, ma la speranza per chi ama il calcio è che non siano così lunghi. Paulo non può essere considerato un calciotore di livello assoluto proprio per le sue condizioni precarie e per i numerosi infortuni. Quando è in forma, tuttavia, fa la differenza, è adeguato per la Roma. Quest'ultima comunque non ha vinto meritatamente con il Lecce".

 

MAURO BERGONZI

 

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’ex arbitro Mauro Bergonzi. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

 

 

Incoerenza disciplinare nell'ultimo turno di Serie A? "Probabilmente arbitri e Var non si sono parlati forse Var... anche percheè alcune decisioni non prese sono assurde. È difficile trovare un'identità collettiva. Durante Bologna-Samp l'arbitro Piccinini non ha chiamato il Var e non ha assegnato il rosso, è assurdo. In quella circostanza il direttore di gioco avrebbe dovuto assegnare il rigore. Anche in Roma-Lecce non era adeguata l'espulsione di Hjulmand. Non so se i direttori di gioco non fossero molto concentrati questo fine settimana, ma è assurdo che l'arbitro Banti abbia sbagliato al Var in entrambe le circostanze". Gli arbitri tuttavia sembrano essere più tranquilli in questo periodo... "Era ingiustificata la tensione pazzesca delle prime giornate di Serie A. Naturalmente intercorrono periodi più delicati. La sosta dei Mondiali cambierà completamente la struttura delle squadre e lo scenario generale. Non si possono far previsioni, bisogna soltanto dire che il Napoli è meritatamente in vetta alla classifica. La Cremonese ha messo in difficoltà gli azzurri, quest'ultimi erano affaticati per le trasferte lunghe e stancanti affrontate nelle ultime settimane". Era un mezzo rigore quello assegnato ai partenopei? "Era un penalty da fischiare. In quella circostanza la scelta dell'arbitro è stata soggettiva. C'è stato quel momento di indecisione, non è stato subito assegnato il rigore, ma lo sgambetto era evidente. Forse Orsato non avrebbe fischiato quel tiro dal dischetto, ha un regolamento personale... Ma quello del Napoli era un rigore da assegnare. Il Var, tuttavia, sarebbe potuto intervenire in quella circostanza, se non fosse stato fischiato il penalty. Non è stato necessario perché l'arbitro era posizionato molto bene, ha diretto la gara in modo eccellente. Era sereno e tranquillo". E quello della Roma? Inoltre, era fallo di Cuadrado su Theo in occasione del gol? "Per quanto concerne la gara dei giallorossi, il contatto c'è stato e il rigore era da assegnare. Tuttavia, dipende sempre dalla decisione istantanea dell'arbitro, anche in questo caso era piazzato davvero bene, tale da avere il coraggio di prendere quella scelta. Per quanto concerne la partita dei bianconeri, il fallo di Cuadrado è nettissimo. È stato imprudente, non aveva intenzione di recuperare il pallone. Orsato dovrebbe capire che non sono gli arbitri a dare lo spettacolo in campo, ma i calciatori".

 

 

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Mario Passaretti

Nato a Torre del Greco il 28/05/1979, diplomato in maturità classica. Giornalista da giugno 2015 e direttore del sito www.ilcuoreazzurro.it dal 2022. Collaboratore del giornale "Il Roma"

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