La squadra friulana è passata dalla guida di Iachini a quella di Gigi Del Neri, con il cambio di allenatore si è passati da una variabilità tattica piuttosto elevata ad un utilizzo sostanziale di due sistemi di gioco: il 4-3-3, prevalentemente ed il 4-3-1-2 con l’atteggiamento di De Paul che modifica la predisposizione in campo; anche il gioco è migliorato, si è passato da una squadra che utilizzava spesso le ripartenze ad una che attacca prevalentemente sulle fasce, sfruttando le enormi capacità di regia del belga Kums (nel mirino del Napoli prima che arrivasse Diawara) e la capacità di Widmer e Théréau di portare palla.
In porta troviamo il greco Karnezis, la difesa a quattro vede l’alternarsi a destra di Widmer e Wague, dei due lo svizzero è sicuramente più bravo in fase di spinta mentre il maliano naturalizzato francese ha caratteristiche più di copertura, essendo prevalentemente un centrale; al centro il regista della squadra è il brasiliano Danilo, il capitano è ormai alla quinta stagione ad Udine e si denota per ottime doti di impostazione e per una buona pericolosità sui calci piazzati, accanto al brasiliano si alternano il già citato Wague e Felipe, il primo è dotato di un fisico mostruoso che lo aiuta soprattutto negli anticipi di testa ma denota limiti di concentrazione, più affidabile Felipe, l’italo-brasiliano ha infatti tanta esperienza in Italia, soprattutto con la maglia della Fiorentina; a sinistra si alternano il già citato Felipe ed il brasiliano Samir, indicato da Thiago Silva come suo possibile erede, è abbastanza duttile dato che può giocare anche come difensore centrale.
Il centrocampo è fondato sulle geometrie di Sven Kums, il regista belga che ha portato il Gent a disputare i preliminari di Europa League, ai suoi lati troviamo Seko Fofana come mezzala destra e Jantko come mezzala sinistra, il primo, nato calcisticamente come mediano di regia davanti alla difesa, viene dal Bastia, via Manchester City, dove ha disputato un’ottima Ligue 1 e già è entrato nelle “grazie” di tanti top-club europei tra cui il Napoli, alternativa al francese è il ghanese Badu; il secondo già s’è messo in luce con l’Ascoli in Serie B ed ha caratteristiche più offensive potendosi disimpegnare agevolmente anche come esterno alto sinistro e trequartista, ha grande precisione di tiro e grande capacità di fornire assist ai compagni, alternativa al centrocampista ceco è Emil Halfredsson, mezzala dotata di grande esperienza in Italia, maturata con le maglie di Reggina e Verona, interpreta il ruolo con maggiore fisicità e più spiccate doti di copertura.
L’attacco è sicuramente il reparto da osservare con maggiore attenzione, i tre elementi: De Paul, Zapata e Théréau possono rappresentare la vera incognita del match, il focus va puntato soprattutto sull’argentino Rodrigo De Paul, elemento in grado di giocare sia come esterno destro (dove, accentrandosi, lascia ampi spazi in ampiezza allo svizzero Widmer) che come trequartista, dotato di capacità di gioco straordinarie, ha scritto con Centurion, Zuculini, Vietto e Fariña un’indimenticabile pagina della storia del Racing de Avellaneda nel 2013; il colombiano Zapata, di proprietà del Napoli, è la prima punta, dotato di un fisico straordinario (in allenamento anche Koulibaly a volte non riusciva ad arginarlo) è un centravanti atipico, ama infatti ricevere palla più sull’uomo oppure sulla corsa che con passaggi lunghi, da molta profondità alla squadra e sa rendersi pericoloso anche sui calci piazzati; completa il reparto il francese Théréau, l’ex Chievo ama soprattutto agire da seconda punta dove può sfruttare le sue capacità di effettuare tagli fuori-dentro e di dialogare con i compagni di squadra; completa il reparto l’italo-brasiliano Matos, scoperto dalla Fiorentina, si è proposto all’attenzione della Serie A con il Carpi, viene impiegato da Del Neri soprattutto come esterno destro alto.