In questi giorni, complice la sosta per le nazionali, sono circolate ancora svariate voci di mercato, facile immaginare quale siano stati i profilli maggiormente accostati al Napoli: attaccanti giovani, esperti, di caratura internazionale, giovani promesse e quant’altro. Ad oggi le “voci” più insistenti sono quelle di Zaza e Pavoletti, due attaccanti tanto diversi tra loro; il lucano in forza al West Ham costringerebbe comunque De Laurentiis a trattare con la Juventus, seppure poco percorribile a causa dello sgarbo Higuain, sarebbe un’ottima pista, il nazionale italiano possiede, infatti, tutte le doti che potrebbero rendere l’attacco del Napoli realmente spettacolare, l’ex Sassuolo è già abituato a giocare come prima punta ed è particolarmente adatto agli uno-due con gli esterni azzurri, magari dopo movimento di esca o velo (sono due movimenti tipici della fase di rifinitura che creano grosse difficoltà di lettura nei difensori centrali avversari ndr). Il centravanti genoano è invece una prima punta classica, seppur bravo in fase di manovra e di pressing (ha un alto numero di cartellini gialli per un attaccante proprio per questo aspetto), non ricalca le caratteristiche ideali per il gioco di mr.Sarri.
Altre punte accostate al Napoli sono Babacar e Muriel (entrambi in uno scambio con Gabbiadini), l’attaccante della Fiorentina è un buon elemento ma, avrebbe senso sacrificare Manolo, per un attaccante che non è esploso con allenatori preparati come Montella e Sousa? Muriel sarebbe un’incognita perché potrebbe ripetere l’equivoco prima/seconda punta proprio della gestione dell’attaccante bergamasco.
Sicuramente più adatte al gioco del Napoli sarebbero le opzioni Bacca e Jackson Martinez (le analizziamo per dovere di cronaca e per chiarire meglio aspetti del gioco che andrebbero valutati dalla società in fase di calciomercato, essendo operazioni più complesse dal punto di vista economico-gestionale); i due colombiani infatti porterebbero in dote caratteristiche più simili ad Higuain e tanta esperienza internazionale, in particolare il rossonero Bacca, vincitore di due Europa League con il Siviglia; i due cafeteros saprebbero sicuramente infiammare il San Paolo con i loro goal, le loro giocate e darebbero quella variabilità tattica prima punta classica (Milik), prima punta rapida (Zaza, Bacca e JM) che renderebbero letale l’attacco azzurro.