Un gara senza storia che il Napoli addomestica facilmente. Match già chiuso dopo mezz’ora, grazie alle reti di Politano, Zielinski e Demme. Spalletti si affida anche a chi ha avuto poco spazio, consegnando la fascia di capitano a Ghoulam e schierando Petagna in avanti. Nel finale entrano anche Osimhen, Mertens e Insigne, alla sua ultima gara in maglia azzurra.
Oggi a 1FootballClub by IlSognoNelCuore abbiamo intervistato:
Joao Santos;
Massimo Paganin;
Rahman Rezaei.
JOAO SANTOS
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Jorge Santos, procuratore di Jorginho. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione calcioinpillole.com.
Perché in Premier League si gioca in contemporanea mentre in Serie A no?
“È sempre così. L’Italia ora è molto competitiva, ed è anche bello quando si arriva così all’ultima giornata”.
Quale futuro per Jorginho?..........
Oggi a 1FootballClub by IlSognoNelCuore abbiamo intervistato:
Daniele Daino;
Gigi Pavarese;
Zé Maria.
DANIELE DAINO
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Daniele Daino, ex calciatore di Milan e Napoli. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.
Sul percorso del Milan...........
Il Napoli vince, convince, si diverte e centra aritmeticamente il terzo posto, al termine di una stagione che lascia anche tanto amaro in bocca. Contro il Genoa è l’ultima uscita stagionale al ‘Maradona’, ma è soprattutto l’ultima di Insigne nel suo stadio. Il capitano scrive il suo nome, insieme a quello di Osimhen e Lobotka, nel tabellino dei marcatori della gara, terminata con il successo degli azzurri per 3-0, che condanna di fatto il Genoa alla serie B.
Oggi a 1FootballClub by IlSognoNelCuore abbiamo intervistato:
Dino Zoff;
Arturo Di Napoli;
Michele Serena.
DINO ZOFF
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Dino Zoff, ex dirigente sportivo, portiere ed allenatore, nonché Campione d’Europa e del Mondo con l’Italia. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.
Stasera finale di Coppa Italia tra Juve ed Inter: cosa ci dobbiamo aspettare?
“È una partita di cartello, l’Inter ha dimostrato di essere in salute fisicamente, la Juve un po’ meno. Entrambe possono tirare fuori qualcosa, direi che non ci siano particolari previsioni per una o per l’altra. Chi vince? La partita è singola, direi che non si possono fare previsioni”.
Quanto può influenzare la prossima stagione la gara di stasera?
“È un trofeo che uno si mette in bacheca e può esporre. È una partita di cartello, con due squadre di rango, quindi vale tanto per entrambe. L’Inter deve pensare a questo campionato e lo farà al di là del risultato della coppa, ma è di auspicio per lei almeno avere un trofeo se dovesse mancare lo Scudetto. Per la Juventus è tutto un di più quest’anno, è entrata in Champions e se arriva anche questa coppa tanto meglio. Dopo la partenza che ha avuto è già tanto essere arrivata tra le prime quattro. Sicuramente, però, vincere stasera conta più per i bianconeri che per i nerazzurri”.
Può essere la gara della svolta per Vlahovic?
“Gli stimoli ci sono tutti, sono due grandi squadre, c’è un trofeo in palio. Parlando di Vlahovic, dovrebbe essere supportato per andare in gol, le potenzialità ci sono e le ha dimostrare con la Fiorentina, un po’ meno con la Juve. Speriamo che non si giochi con mille interruzioni, non si può andare avanti così. L’interpretazione del calcio dei nostri arbitri è patetica, abbassano drasticamente i ritmi e, alla fine, le nostre squadre pagano in campo europeo. Abbiamo un campionato con troppe interruzioni a causa dei nostri arbitri”.
In questa stagione Vlahovic ha una media gol con la Fiorentina doppia rispetto alla Juve…
“Questo vale tutto o vale niente. Giocare nella Juventus è un’altra situazione, la Fiorentina gioca un bel calcio ma ti presenta degli spazi dove puoi incidere di più, nella Juve gioca in una squadra dove gli spazi sono meno e quindi aumenta la difficoltà di segnare. Il calo dei gol non dipende solo da lui”.
La vittoria della Coppa Italia riabiliterebbe la stagione di Allegri?
“C’è già stata riabilitazione con l’entrata in Champions. La Coppa Italia sarebbe un di più, il suo l’ha già fatto, ripeto, anche in relazione alla prima metà stagione”.
Cosa è mancato al Napoli per giocarsi lo Scudetto fino alle ultime di campionato?
“Ha avuto qualche blackout in casa che è stato determinante. La squadra si è espressa quasi sempre bene, non so da cosa sia determinato, ma è successo. Fiducia a Spalletti, per me, perché ha portato la squadra in Champions, ha i suoi meriti”.
Ancora fiducia anche a Meret?
“Non lo so, sono stufo di sentire che i portieri sono forti perché giocano con i piedi. Vorrei sentire che lo siano perché giocano anche con i piedi. Il portiere non deve rischiare niente in assoluto, è inutile se dribbli l’attaccante per quattro volte e poi prendi gol alla quinta. È un di più, bisogna partire da presupposti diversi. Il rischio non può correrlo il portiere, non è un centrocampista. Si sono viste delle cose quest’anno che hanno penalizzato le squadre ad alto livello. Sono stufo di sentire giudicare i portieri per ciò che sanno fanno con i piedi, bisogna giudicarli per i loro fondamentali, e quando fanno una topica la colpa è degli allenatori che gli chiedono di fare cose al di fuori delle proprie caratteristiche”.
ARTURO DI NAPOLI
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Arturo Di Napoli, ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Inter. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.
Di cosa ti occupi ora?........
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