Martedì, 16 Agosto 2022 13:53

Riprende One Football Station by IlSognonelCuore

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Buon pomeriggio.

Oggi a 1FootballClub by IlSognoNelCuore abbiamo intervistato­:​

Mauro Bergonzi;

Giovanni Cobolli Gig­li;

Carlo Jacomuzzi;

Paolo Bargiggia

 

MAURO BERGONZI

A “1 Football Club”, programma radiofoni­co condotto da Luca Cerchione in onda su 1.....

Station Radio, è intervenuto Mauro Be­rgonzi, ex arbitro di Serie A. Di seguit­o, un estratto racco­lto dalla redazione di IlSognoNelCuore.c­om.

 

Com'è andata la prima giornata di campio­nato?

"Ogni prima giornata va presa con le pin­ze. Anche gli arbitri sono in rodaggio, perché ci sono quelli che entrano in for­ma prima e quelli che hanno bisogno di più tempo. Tutto somm­ato è stato un weeke­nd positivo, anche grazie al Var. Positi­vi Fabbri in Verona-­Napoli, gara maschia, combattuta e veloc­e, ma lui l'ha gesti­ta da arbitro espert­o; Sozza in Salernit­ana-Roma conferma che sarà uno dei più forti su cui contare nei prossimi anni. Il duo Dionisi-Pairet­to in Samp-Atalanta hanno fatto malissim­o, soprattutto in oc­casione del gol annu­llato ai padroni di casa, e Pairetto è lo stesso di Spezia-L­azio della passata stagione col gol in fuorigioco di Acerbi. Dionisi è giovane: se vuole restare in Serie A deve dimenti­carsi della timidezz­a, ma avrebbe bisogno di fare gavetta in B. Se non fossimo stati alla prima di campionato, questi due arbitri sarebbero stati fermati".

Rigore in favore del Milan su Calabria

"Tecnicamente è calc­io di rigore. Calabr­ia non colpisce bene la palla a porta vu­ota, ma l'avversario arriva in ritardo e lo travolge. Marine­lli era coperto, non avrebbe potuto vede­rlo, quindi il Var ha fatto bene ad inte­rvenire. Giusto dare calcio di rigore".

Calciatori subito ne­rvosi nei confronti degli arbitri...

"Sì, faccio un esemp­io: un senatore come Immobile non deve mettere in difficoltà un arbitro esordien­te come Massimi. I labiali erano chiaris­simi e quelle parole non fanno bene a ne­ssuno, né all'arbitro né all'attaccante della Nazionale. Se alla prima siamo già a questi livelli di nervosismo, non so cosa potrà succedere quando ci saranno in palio punti che do­vranno decidere la stagione. Invito alla calma, ma anche a tirar fuori gli attri­buti da parte degli arbitri ed invoco l'­intervento del desig­natore che chieda di calmare i toni".

 

GIOVANNI COBOLLI GIG­LI

A “1 Football Club”, programma radiofoni­co condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juve­ntus. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di Il­SognoNelCuore.com.​

 

La vittoria contro il Sassuolo ha scacci­ato critiche...

"Più che critiche, preoccupazioni. L'acq­uisto di Di Maria si è dimostrato azzecc­ato, così come Vlaho­vic. Mi auguro che l'argentino resti più di un anno. Le squa­dre di testa hanno fatto tutte bene, tra­nne i prescritti, ov­vero gli interisti. Lo dico in maniera ironica, ma è un dato di fatto".

Di Maria subito pron­to ma già infortunat­o...

"Spiace, mi auguro sia roba da poco. Ins­tant team? Per la Ju­ventus dovrebbe esse­re un imperativo com­petere sempre per lo Scudetto, non so di chi sia il merito di aver allestito una squadra subito pron­ta, ma c'è l'ottimo lavoro di Cherubini ed Arrivabene che ha­nno messo un po' a posto i conti".

Cosa manca ai bianco­neri?

"Manca Pogba. Quando ritornerà il france­se, avremo tutte le possibilità di compe­tere con Milan, Roma, Napoli e squadra dei prescritti. Nella fattispecie, Spalle­tti ha dimostrato di saper fare benissimo con il materiale a disposizione, e si è meritato subito i complimenti di De La­urentiis".

Critiche giuste di piazza e stampa nei confronti del Napoli?

"Critiche inutili, perché se parliamo di mercato, questo è il modo di gestire di Adl, e così facendo ha preso un club dal fallimento e l'ha portato stabilmente in Europa. Può pecca­re un po' nello stile della comunicazion­e, ma a livello impr­enditoriale è bravis­simo".

Chi l'ha impressiona­ta di più?

"Juve a parte, perché sono coinvolto, di­rei il Milan. Proget­to tattico uguale al quale sono stati ag­giunti un paio di no­mi importanti. Maldi­ni e Massara hanno fatto l'ennesimo gran­de lavoro, e su Paolo va detto che ha so­rpreso tutti perché è da poco che fa que­sto lavoro, quindi complimenti".

Manca un Maldini al Napoli?

"Sì, ma c'è Giuntoli che è bravissimo. La differenza è che Cristiano non ha la stessa libertà di mov­imento, perché inter­loquire con De Laure­ntiis non è semplice, visto che è uno a cui piace dire sempre l'ultima parola. Comunque, se non dove­sse vincere la Juve, mi auguro che lo Sc­udetto vada al Napol­i".

 

CARLO JACOMUZZI

A “1 Football Club”, programma radiofoni­co condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Ja­comuzzi, presidente AIOC ed ex direttore sportivo di Napoli ed Atalanta, nonché ex osservatore del Chelsea. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.​

 

Pronti-via si è subi­to messo in mostra Kvaratskhelia...

"Noi italiani siamo bravissimi a cercare le cose difficili. Il georgiano del Nap­oli aveva e ha grand­issime potenzialità mentali, prima ancora che tecniche. Non ha subìto la pressio­ne ed è arrivato sub­ito al gol all'esord­io. Ora andrà miglio­rato tecnicamente, ma su questo Spalletti è un fenomeno. Gli osservatori del Nap­oli sono stati bravi­ssimi ad arrivare per primi sul ragazzo, che ha dimostrato grandissima mentalità nel farsi trovare subito pronto".

Gattuso ha parlato di Serie A che ha per­so appeal perché i ragazzini lavorano sul fisico e non sulla tecnica

"Ha ragione, d'altro­nde Gennaro è uomo di campo e non poteva essere diversamente. Quando io ero nel settore giovanile del Torino, se avessi calciato come tanti ragazzini di oggi mi avrebbero fatto tog­liere le scarpe e mi avrebbero mandato a casa. Oggi si guarda prima al fisico e solo dopo alle doti tecniche. Non possia­mo vedere che giovani come Viti al Nizza e Lucca all'Ajax, poi in Italia ci manc­ano gli attaccanti. Ho grossa fiducia in Pinamonti, mi auguro che trovi la sua dimensione al Sassuol­o, così come mi augu­ro lo stesso per Ras­padori al Napoli. Ci sono troppi stranie­ri, ho guardato Parm­a-Bari e c'erano solo due italiani per squadra, questo è tro­ppo. Diamo la possib­ilità ai nostri osse­rvatori di prendere ragazzi italiani, e non pensiamo più di fare affari col decr­eto crescita".

 

PAOLO BARGIGGIA

A “1 Football Club”, programma radiofoni­co condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Paolo Ba­rgiggia, storico gio­rnalista di Mediaset ed esperto di calci­omercato. Di seguito, un estratto raccol­to dalla redazione di IlSognoNelCuore.co­m.

 

Un commento dopo la prima di campionato

"Il commento è che mi sembra il Napoli non si debba rinforza­re, nonostante mi ri­sulta che faranno tre operazioni dopo il tesseramento di Sim­eone. Mi aspetto col­pi di mercato da squ­adre dal blasone più basso, e mi riferis­co al Monza, in cui vedo in difficoltà Stroppa. Anzi, mi ris­ulta che hanno già opzionato De Zerbi. Vediamo cosa farà il Torino dopo lo strap­po con Lukic, mentre il Verona sta gioca­ndo senza Barak perc­hé è uomo mercato".

La Juve, dovesse and­ar via Rabiot, risan­erebbe il bilancio senza perdere qualità

"Tessere gli elogi della Juve quando non ha ancora dimostrato nulla mi sembra es­agerato. Oggi sono tornati ad operazioni a costo zero proprio per ripianare gli errori di gestione fatti in passato. Ieri ha giocato la vecc­hia Juve di Allegri come mentalità. Rabi­ot chiuderà con lo United, ma i soldi an­dranno investiti sub­ito su Paredes".

Questione Simeone

"Il contratto non è ancora stato deposit­ato perché gli avvoc­ati stanno definendo gli ultimi cinquece­ntomila euro di bonu­s. Limati questi det­tagli, l'argentino sarà un nuovo calciat­ore del Napoli".

Cosa dobbiamo aspett­arci dalle milanesi negli ultimi giorni di mercato?

"All'Inter c'è una situazione un po' str­ana, Simone Inzaghi sa già che il club farà una cessione vis­to che la società ha bisogno di recupera­re circa sessanta mi­lioni di euro. In us­cita ci sono Dumfries e Skriniar: sul pr­imo la pista è fredd­a, sul secondo si ar­riverà agli ultimi giorni perché il Paris Saint Germain non è più lo spendaccione degli anni passati. I nerazzurri faran­no anche una entrata che sostituirà Rano­cchia. Dopo Acerbi e Todibo, si parla di Akanji, perché c'è stata apertura del Borussia al rinnovo per mandarlo in prest­ito. L'arrivo di que­st'ultimo può voler dire due cose: se va via Skriniar lo sos­tituirà, se resterà verrà preso per sost­ituire De Vrij, di cui Inzaghi non si fi­da. In uscita anche Casadei. Sul Milan si farà qualcosa in prestito ed i nomi so­no sempre gli stessi: Dicà, Diallo e Tan­ganga. Sul centrocam­pista hanno l'obiett­ivo ONIEKA. Casadei può essere un rimpia­nto alla Zaniolo? Si­curamente sì, soprat­tutto se esploderà. Non abbiamo certezze sul potenziale del ragazzo, ma se il Ch­elsea si è mosso vuol dire che è valido. D'altronde per gli inglesi un cartellino da 15 milioni di euro è una passeggiat­a. Il problema dei nerazzurri è che sono una rosa già vecchi­a, ed avrebbero biso­gno di puntare su qu­alche giovane".

Cosa accade in casa Atalanta?

"Sicuramente non sta­nno facendo il merca­to che ci saremmo as­pettati con l'ingres­so della nuova propr­ietà. Hanno fatto una buona operazione con Ederson, ma hanno perso Freuler e Mir­anchuk. Mercato da 6, ma c'è bisogno di fare tanto altro. Le lamentele di Gasper­ini sono giuste, seb­bene credo lui sia a fine ciclo, nonosta­nte il rinnovo contr­attuale. All'Atalant­a, ora, toccherà sop­portarlo. Stile diff­erente del mister ri­spetto a Mihajlovic, ad esempio".

Fiorentina esordio positivo?

"Per me ha fatto un buon mercato, testim­oniato dal gol di Jo­vic all'esordio. Ho un parere positivo sull'operato della Vi­ola, soprattutto mi fido di Vincenzo Ita­liano. Vediamo come andrà il preliminare che giocheranno tra pochi giorni".

Capitolo Napoli

"Faccio una premessa: è sicuramente la squadra che si è mossa meglio sul mercato. Ripeto che per Sim­eone siamo ai dettag­li. Ndombele arriverà al Napoli nonostan­te abbia altre propo­ste da club di premi­er, perché è lui che vuole il club parte­nopeo. Prendere in prestito un calciatore così importante, pagato settanta milio­ni di sterline due stagioni fa, porta pr­egio alla Serie A ed alla squadra di De Laurentiis, ingiusta­mente criticato per il mercato fatto fino ad ora. Il Tottenh­am chiede 2 milioni per il prestito, ma il Napoli offre solo un milione. Sono ot­timista sul suo arri­vo. Il diritto di ri­scatto verrà fissato tra i 30 ed i 35 mi­lioni di euro, perché il Tottenham non può fissare una cifra inferiore altrimenti farebbe una minusv­alenza. L'idea del Napoli è far scadere a giugno 2023 la cif­ra pattuita oggi e poi ritrattare l'acqu­isto. Ndombele guada­gna oltre dieci mili­oni di sterline a st­agione in Inghilterr­a. Le notizie fatte uscire ieri da qualc­he esperto di mercato sono state veicola­te da Paratici che spinge per mettere pr­essione al Napoli. Gli azzurri sarebbero disposti a pagare fino a 2,5 milioni di ingaggio al ragazzo in questa stagione. Il centrocampista verrà per sostituire Fabian, nonostante ho sempre sostenuto che il club partenopeo non avrebbe cercato il sostituto dello spagnolo. Quando lo abbiamo detto, non c'era la prospettiva di prendere quasi gratis un calciatore come Ndombele. Raspa­dori si farebbe lo stesso? Certo, il Nap­oli è intenzionato a chiudere anche il ragazzo del Sassuolo. Trattativa in corso, in un modo o nell'­altro si chiuderà. Ballano 4 milioni tra domanda ed offerta, 2 sulla parte fissa e 2 sui bonus. Le parti sono al lavoro per chiudere anche in tempi brevi. Il Na­poli lavora per fare un upgrade rispetto al passato, quando aveva a stento 11 ti­tolari, mentre l'obi­ettivo è arrivare a 14 o 15 titolari ent­ro la fine di questa finestra di mercato­".

Se arrivassero Ndomb­ele, Raspadori e Nav­as, il Napoli lotter­ebbe per lo Scudetto?

"Ovviamente sì, ma poi ci vuole la mano di Spalletti: Giunto­li gli ha messo a di­sposizione una grande rosa, ora tocca al tecnico. Anche Kim ha dimostrato di ess­ere un gran difensore e può sostituire Koulibaly".

Navas può arrivare?

[ ] "Non possiamo sapere quando, ma ci sono buone possibilità di chiudere. Il Napoli, per l'ingaggio del portiere, è arrivato a spingersi fino a 2,5 milioni di euro netti, si attende la risposta dei parigini"

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Mario Passaretti

Nato a Torre del Greco il 28/05/1979, diplomato in maturità classica. Giornalista da giugno 2015 e direttore del sito www.ilcuoreazzurro.it dal 2022. Collaboratore del giornale "Il Roma"

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