(canale 16) nella decima puntata della trasmissione “La Domenica Azzurra”, in programma ogni domenica alle 21
«Il brivido finale contro l’Udinese può starci e non per forza c’è una spiegazione precisa, se non per una minore tensione che sul 3-0 può subentrare. Certo sarebbe stato ridicolo per non dire grottesco se fosse finita 3-3 Osimhen per il Napoli come Lukaku per l’Inter di Conte? Il nigeriano è dominante, diverso dal belga ma fa comunque reparto da solo, a differenza, ad esempio, di Raspadori che fa bene ma all’interno di un reparto. Spalletti leader del Napoli? Ce ne sono parecchi, lui, certo, il gioco, ma anche calciatori insostituibili, come lo sono per me Lobotka e Kim, dal momento che non hanno ricambi con le stesse caratteristiche ed importanza nel gioco azzurro. Vanno protetti come se fossero dei panda. L’anti-Napoli è per ora il Napoli stesso. Milan, Inter e Juventus lotteranno ma sono distanti, se gli azzurri giocano dopo la sosta ancora con una certa continuità di risultati non sono raggiungibili».
“L’Inter è la rivale del Napoli che è favorito! Maledetta sosta mondiale, boccio i fantasmi del complottismo. Mi preoccupano le troppe occasioni concesse di recente” Così ENRICO FEDELE, ospite di Ottochannel (canale 16) nella trasmissione “La Domenica Azzurra”, in programma ogni domenica alle 21
«Gli ultimi 15’ contro l’Udinese sono figli di una superficialità che il Napoli non può assolutamente permettersi, io me li sarei mangiati già negli spogliatoi… Poi, da uomo di campo, capisco che sul 3-0 a 10’ dalla fine sembra fatta. Non è un allarme, questo Napoli è forte e sa il fatto suo, può capitare ma servirà da lezione per il futuro. Piuttosto mi preoccupa un po’ la recente tendenza del Napoli a concedere troppe palle gol: è capitato con l’Udinese dopo le gare con Atalanta, Liverpool e Sassuolo. Il Napoli è squadra dedita al calcio offensivo ma bisogna stare più attenti. La rivale? Io non temo nessuno, l’Inter, che è però a -11, è la squadra più attrezzata per dare fastidio agli azzurri, che per me hanno già vinto il campionato. Per questo definisco maledetta la sosta, perché si potrebbe perdere ritmo, mentalità e una marcia che al momento è di 2-3 volte superiore alle altre squadre. Piuttosto evitiamo di dare corpo alle ombre, evitiamo i fantasmi dei complotti, degli arbitri contro e del potere del Nord. Pensiamo solo al Napoli!”
“Il Napoli è meraviglioso, la sosta può essere un’incognita ma lo è più per le avversarie. Gli ultimi 15’ con l’Udinese un monito e non un problema, per ora gli azzurri sono più forti di tutti” Così FRANCESCO MODUGNO, giornalista Sky, ospite a Ottochannel (canale 16) nella decima puntata della trasmissione “La Domenica Azzurra”, in programma ogni domenica alle 21.
«Il Napoli è meraviglioso, declina il sorriso del gioco ed attualmente sta facendo cose di alto livello. Non penso che il finale con l’Udinese sia un alert, una spia di un problema perché il problema non c’è. Deve essere invece un monito che Spalletti sicuramente utilizzerà già in ritiro per avvertire i suoi: nessuno, neanche questo Napoli, può permettersi di staccare la spina, mai. La sosta è una variabile e un’incognita: da un lato c’è il timore che il filo del discorso, la mentalità e l’atteggiamento comune possano venire meno. Dall’altro è un’opportunità per rifiatare, per affinare la condizione atletica di qualcuno. Del resto se può essere un problema per il Napoli, figuriamoci per le inseguitrici! Milan, Juve e Inter sono lontane, il Napoli da gennaio è chiamato ad una nuova sfida con se stesso. Certo in 10 giorni a gennaio affronti Inter e Juve, ma per il gioco e per i risultati espressi sinora il Napoli ha dimostrato di essere la squadra più forte di tutte»
“Mondiale folle ma serve al Napoli per ricaricarsi mentalmente. La rivale? Pensavo il Milan, ora invece temo più la Juve. Ma dal punto di vista del gioco Napoli superiore a tutte” Così FABIANO SANTACROCE, ex azzurro e talent-scout, ospite a Ottochannel (canale 16) nella decima puntata della trasmissione “La Domenica Azzurra”, in programma ogni domenica alle 21.
«Fondamentale la vittoria con l’Udinese, la squadra arriva alla sosta un po’ stanca. Il Mondiale a novembre è una mezza follia ma il Napoli ha bisogno di rifiatare, più mentalmente che fisicamente. Giocare ogni tre giorni sfianca, non ha avuto il modo per staccare dopo nessuna gara. Spalletti lavorerà sulla testa dei ragazzi da quando riprenderanno gli allenamenti e del resto ha già dimostrato di essere entrato nella loro testa. Bisogna subito riattivare il filo del discorso e andare a 100 all’ora di nuovo, non è facile ma sanno già come si fa. Al Mondiale il team azzurro ha poi meno calciatori impegnati rispetto a Milan, Inter e Juventus, è un vantaggio. La rivale? Pensavo il Milan, ma ultimamente non mi ha convinto. La Juventus è temibile perché è capace di tutto, ha calciatori di una certa importanza, ma dal punto di vista del gioco non c’è nessuna squadra capace di reggere il livello del Napoli di quest’anno ».
“Nel gioco tra il Napoli e le altre c’è un abisso. L’atteggiamento sbagliato di Mario Rui è stato il simbolo del finale da brivido con l’Udinese. Spalletti uomo giusto per vincere a Napoli” Così PAOLO SPECCHIA, allenatore e commentatore, ospite a Ottochannel (canale 16) nella decima puntata della trasmissione “La Domenica Azzurra”, in programma ogni domenica alle 21.
“I numeri del Napoli sono straordinari, sono il suggello di una giusta apoteosi, quei minuti finali con l’Udinese sono una casualità e non una spia di un difetto. Di certo la superficialità non deve appartenere a questa squadra: il manifesto è stato l’atteggiamento di Mario Rui che ha pensato troppo a bagnarsi i capelli e meno alle dinamiche di gioco. Non mi è piaciuta la gestione del secondo tempo del portoghese, che resta però uno dei protagonisti del Napoli magnifico che abbiamo visto. C’era stanchezza, del resto ci sono 5-6 calciatori insostituibili e che giocano sempre. Il Napoli non ha rivali per il gioco espresso, c’è un abisso con le altre ed è in ottime mani, perché ha Spalletti che io ho sempre elogiato. Per me non ha difetti, forse nella comunicazione, ma anche sotto questo profilo a Napoli lo trovo migliorato. E’ una persona vera e magari a gennaio replica la partenza lanciata”.