Martedì, 15 Novembre 2022 13:24

Oggi a 1FootballClub by IlSognoNelCuore abbiamo intervistato: Rino Foschi; Ciro Venerato (esclusiva nazionale); Domenico La Marca

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Oggi a 1FootballClub by IlSognoNelCuore abbiamo intervistato:
Rino Foschi;
Ciro Venerato (esclusiva nazionale);
Domenico La Marca.

 

CIRO VENERATO
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ciro Venerato, giornalista Rai. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com........

Infortunio Osimhen? "Non dovrebbe trattarsi di qualcosa di molto grave, lo stop pootrebbe rappresentare più che altro un problema per la Nigeria piuttosto che per il Napoli. L'entourage della società è comunque in contatto con la nazionale africana per conoscere maggiori informazioni circa le condizioni del giocatore. Si tratta si un sovraccarico di affaticamento, c'è stato un eccessivo acido lattico. Salterà le prossime due amichevoli della Nigeria. Andrà in ferie in modo sereno per riposare e recuperare". In casa Napoli unico rinnovo quello di Di Lorenzo? "Prima di Natale, la società annuncerà i rinnovi di Lobotka, Di Lorenzo e Rrahmani. A differenza del prolungamento già decretato per quanto riguarda lo slovacco, la situazione legata agli ultimi due è più sostanziosa, firmeranno un contratto quinquennale. Lorenzo guadagnerà 2,5 milioni a stagione, più bonus, si tratta di contratti indicizzati. Più partite giocheranno e più faranno meglio, più bonus saranno assegnati ai calciatori, sia collettivi sia individuali, legati al numero di presenze. Si tratta di contratti gia definiti, bisogna attendere Natale. Per il prossimo anno, per quanto riguarda Kvara e Kim, c'è un clima di assoluta serenità, Zaccardo, intermediario di Khvicha, è è in contatto con il club azzurro. A fine stagione il Napoli vuole premiiare il calciatore. Per Kim, invece, vale la clausola valida all'estero, ma non è la cifra unica di 50 milioni, ma a partire da questa. Ci sono diverse fasce nelle quali sono inserite delle squadre, quelle con il fatturato più basso potrebbero versare 50 milioni, ma top club, invece, dovranno versarne 80. In primavera, tuttavia, ci sarà un colloquio con l'enourage per cambaire le cifre della clausola o rimuoverla. Ma il Napoli è sereno sia per Kim sia per Kvara. L'unico giocatore che potrebbe lasciare Napoli si trattandi Osimhen, c'è un movimento internazionale che è emerso dopo il suo fantastico rendimento, c'è un patto tra gentiluomini con la società circa la sua eventuale cessione. Se dovessero arrivare offerte a tre cifre, il Napoli potrebbe prenderle in considerazione, naturalmente se Victor dovesse scegliere di andare via dall'Italia". Cifre del rinnovo di Anguissa? "Da quando girano i bonus variabili, non si possono identificare le cifre precise dei contratti. Il Napoli come tetto di ingaggi 2,5, ma è una base di partenza e può dir tutto o nulla. Anche perché alcuni calciatori hanno diversi bonus nel loro contratto, facilmente o difficilmente raggiungibili, i quali scattano a determinate condizioni. Più giochi più guadagni, il Napoli è un sodalizio fondamentale che sta proseguendo lungo questa scia. Esiste una base fissa importante, ma poi si può onorare il tutto attraverso dei traguardi raggiunti e fare sempre meglio". Ronaldo al Napoli? "C'è stata una proposta di Mendes al club in estate. Ma il Manchester United ha versato una cifra elevata per Antony e non ha più puntato sul nigeriano. Nel Napoli ci sono degli equilibri prestabiliti, inserire un calciatore come Cristiano è quasi impossibile. Non credo che il club azzurro sia nella lista per acquistare il portoghese, soprattutto da un personaggio con una personalità scomoda. Si dirà tanto a riguardo, ma attualmente le possibilità di un approdo al Napoli di Ronaldo sono pari a zero. Sarà venduto a qualche cifra congrua a gennaio, se dovesse soprattutto disputate un grande Mondiale". Parere su allenatori con un ingaggio elevato come Mourinho?"José è un grandissimo gestore e psicologo, ha sempre gestito squadre di grandissimi campioni, ma non gli affiderei mai una squadra con calciatori normali. Con Mourinho in panchina, non credo che il Napoli sarebbe primo in classifica. Ho sempre sponsorizzato, invece, Luciano. Quando fu nominato il successore di Gattuso ritenevo questo nome adatto per il genere del progetto tecnico del Napoli. Anche il prossimo anno siederà sulla panchina azzurra, Luciano è felice e probabilmente scatterà l'opzione valida per il terzo anno. Mi auguro che il Napoli non commetterà lo stesso errore con Sarri, il quale era adeguato per il progetto tecnico del club. Il Napoli non potrà mai permettersi determinate stelle, con allenatori come Ancelotti e Mourinho questi calciatori sono fondamentali per vincere. Spalletti, invece, tende a valorizzare qualsiasi calciatore, senza puntare su nessun campione. Un allenatore con un calcio codificato ha più possibilità di rinunciare a grandi giocatori e Spalletti è il grande fuoriclasse del Napoli per questo motivo, la squadra azzurra senza di lui non avrebbe la bellezza estetica posseduta. Ho incontrato Guardiola qualche settimana fa a Pescara e, dopo Klopp, anche lui si è detto innamorato del Napoli e di Spalletti. In Italia tecnici simili a quello azzurro sono De Zerbi, Italiano e allo stesso Sarri, Pioli è una via di mezzo. Poi ci sono allenatori i quali vincono imboccando altre strade, e il primo nome che mi viene in mente è Allegri, il quale applica ripartenze importanti al suo gioco vince in questo modo. Affiderei squadre di prime donne ad allenatori come José e Max, in caso contrario, per valorizzare i singoli calciatori, punterei sicuramente su Spalletti, ma anche Dionisi. Ci sono allenatori i quali incaricano calciatori di svolgere determinati ruoli, mentre altri attribuiscono compiti e funzioni, volgendo il proprio sguardo anche agli avversari. La stampa italiana è in debito con Luciano, perché spesso non ha riconosciuto tanti meriti, perché anche all'Inter svolse un grande operato, ma anche nella prima Roma è stato esemplare. Come bellezza estetica, la squadra giallorossa allenata da Spalletti anni fa è simile al Napoli odierno. Ad Empoli ha giocato un calcio stellare... In passato per il carattere ed il mancato corteggiamento ai giornalistini ha avuto meno peana rispetto a quanto ne avrebbe in realtà meritata". Commento sulle dichiarazioni di Giuntoli su Haaland? "Ricordo bene quella possibilità, ma il Dortmund offriva più garanzie. È andata bene al ragazzo che oggi gioca al City, ma anche al Napoli, il quale ora può contare su Osimhen, uno degli attaccanti più forti del mondo".

 

RINO FOSCHI
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Rino Foschi, ex direttore sportivo e presidente del Palermo. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Parere sul Mondiale in Qatar e la proposta accetata da Flamini? "Non ho parole, siamo di fronte ad uno dei peggiori scandali calcistici. Stiamo rovinando un bellissimo sport. Sono disgustato, non potrei aggiungere altro". Potrebbe essere giunto il momento di festeggiare lo scudetto a Napoli senza Maradona... "Dall'operato compiuto dalla società e dal trio formidabile, il quale è intervenuto alla grande sul mercato in estate, è stato costruito un capolavoro. Si tratta della squadra che ha meno nazionali i Qatar. Tocco ferro per la scaramanzia, ma il Napoli può vincere lo scudetto". Grande lavoro da parte di tutti, ma i meriti vanno attribuiti anche a Spalletti... "Luciano ha tanti meriti. Non è un semplice allenatore, ha vinto all'estero ed ha disputato ottime stagioni nelle sue esperienze italiane. Sta facendo ciò che sa fare, è uno dei migliori in Europa. È antipatico a tanti, ma si tratta di un ottimo tecnico". Hai mai afforntato un tecnico simile a Mourinho, il quale ha avuto il suo stesso atteggiamento con Karsdorp? "C'è stato un tecnico che mi scaricò in un modo brutale, ma poi la situazione si risolse. Si tratta di uno che ha vinto i mondiali con Lippi. È stato un commento sgradevole, non è opportuno averlo detto in conferenza".

 

DOMENICO LA MARCA
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Domenico La Marca, avvocato ed esperto in diritto sportivo. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.

Napoli, Spalletti – “Spalletti è stato il vero protagonista di questo exploit del Napoli, gli è stato affidato un gruppo giovane e forse più disponibile a seguire le sue idee di gioco e i risultati si sono visti. L’aver rinunciato ad alcuni “senatori” in qualche modo ha caricato di ulteriori responsabilità il tecnico di Certaldo, che ha trasformato queste pressioni in energia positiva. Tutti si sentono parte integrante di un progetto nuovo e stimolante, dove qualsiasi giocatore può ambire a diventare “il protagonista”, in tal senso l’ultima prova lampante è stato Elmas, che nelle ultime partite in cui è sceso in campo non ha fatto per nulla rimpiangere l’assenza di un “certo” Kvaratskhelia. Il Napoli ragiona da vero collettivo e al momento questa è la più grande vittoria targata Luciano Spalletti.”
La Roma e Mourinho – “È evidente che qualcosa non stia funzionando, il mercato esaltato da tutti come uno dei migliori in realtà si è rivelato non all’altezza delle aspettative, tra infortuni ed alcune scelte non propriamente felici. Si è puntato ad allestire una squadra immediatamente competitiva con elementi di esperienza, invece, la soluzione migliore forse sarebbe stata di provare ad acquistare giocatori che potessero crescere insieme alle ambizioni del club. Manca una valida alternativa ai tre centrali di difesa, come un centrocampista con caratteristiche diverse e di maggiore dinamismo, difatti in estate, giustamente, la Roma aveva cercato in maniera insistente di acquistare Frattesi. Mourinho in questo momento con le sue esternazioni sta in qualche modo allontanando l’attenzione dai reali problemi di una Roma incapace di ergersi, dopo un mercato comunque dispendioso, come una delle candidate alla vittoria dello scudetto, anzi ad oggi per i giallorossi è fortemente a rischio anche il piazzamento in Champions. Sinceramente, le dichiarazioni post Sassuolo preferirei non commentarle visto che già si è parlato troppo di una questione che doveva rimanere all’interno dello spogliatoio.”
Il Milan – “'Il Milan vince ma non convince' sarebbe il titolo perfetto per rappresentare l’attuale andamento dei rossoneri che, dopo la vittoria in extremis con lo Spezia, sono stati costretti nuovamente ad acciuffare i tre punti nei minuti finali contro un’ottima Fiorentina che avrebbe meritato almeno il pareggio. Gli episodi incriminati, il presunto fallo di Tomori su Ikonè e l’autorete di Milenkovic, presumibilmente viziata da un fallo su Duncan e poi da una carica di Rebic su Terracciano, dovevano essere gestiti diversamente per evitare inutili polemiche e soprattutto il generarsi di un clima di sospetto e di dubbi che non fa bene al nostro calcio, fomentato inoltre ad arte da alcuni media. Bastava invitare l’arbitro Sozza a recarsi al monitor per valutare con l’aiuto delle immagini i due casi, solo così si sarebbero potute evitare tutte le discussioni generatesi nel post partita.”
Rinascita Juve – “La Juventus e soprattutto il vituperato Allegri sono riusciti nella missione di inanellare una serie di risultati positivi, sfruttando un calendario alla portata che prevedeva i due big match in casa, e soprattutto di recuperare posizioni in classifica. Impressiona la facilità con la quale compagine bianconera è stata capace di recuperare consensi tra i media che adesso considerano la Juventus la vera rivale del Napoli per la vittoria dello scudetto. Dalla indegna sconfitta con il Maccabi dell’undici ottobre, quando in tanti volevano l’esonero di Mister Allegri, è passato all’incirca un mese ma sembra che parliamo di un’eternità, visto che la Juventus in campionato ha ottenuto sei vittorie di fila senza subire alcun gol. L’essere ritornati a giocare con la proverbiale difesa a tre ha instillato una maggiore sicurezza a tutta la squadra che appare aver trovato un suo equilibrio tattico, e soprattutto alcuni acquisti che avevano destato perplessità in maniera ingiustificata - Bremer, Gatti e Kostic - ne hanno giovato. Inoltre, mi sembra lampante come Allegri stia recuperando Kean, che nel lontano 2018 nella nazionale under 19 che sfiorò la vittoria del titolo continentale; una selezione composta dai vari Tonali, Frattesi, Scamacca, Pinamonti e Frattesi in cui Moise rappresentava il talento più cristallino, difatti il tecnico ha trovato la strada giusta per recuperare un potenziale patrimonio del nostro calcio.”
La Salernitana – “La Salernitana sta facendo un campionato all’altezza delle aspettative, visto che si ritrova con ben 10 punti di vantaggio sulla zona retrocessione, pertanto poco si può contestare a Nicola, che reputo abbia fatto un buon lavoro sino a questo momento. Forse, se si vuole trovare un piccolo neo, sono i punti sprecati con avversari alla portata all’Arechi e le pesanti sconfitte con Monza e Sassuolo. La Salernitana in generale ha allestito una rosa all’altezza dell’obiettivo che deve essere una salvezza tranquilla, non credo che questa squadra possa spingersi oltre, visto che soprattutto in determinati reparti, difesa e centrocampo, si percepisce l’assenza di elementi che possano permettere a questa compagine di fare un ulteriore step. Esonerare Nicola potrebbe rivelarsi un rischio, nonostante la sosta possa sembrare il momento più adatto per pensare ad un cambio in panchina, le alternative sono davvero poche e non credo che accetterebbero di buon grado di vestire i panni del traghettatore sino a fine campionato.”

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Mario Passaretti

Nato a Torre del Greco il 28/05/1979, diplomato in maturità classica. Giornalista da giugno 2015 e direttore del sito www.ilcuoreazzurro.it dal 2022. Collaboratore del giornale "Il Roma"

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