Udine per lei evoca tanti bei ricordi ad inizio della carriera di tecnico?
"Ho molte persone alle quali sono rimasto legato sia ad Udine che in altre squadre in cui ho allenato in carriera. L'Udinese è una Società di alto livello in cui ho lavorato con grande piacere, ottenendo successi importanti. La famiglia Pozzo mi è sempre stata molto vicina e saluterò affettuosamente anche Pierpaolo Marino che è un simbolo del calcio anche a Napoli.
Giochiamo una partita che può valere molto per la nostra storia. Lo scudetto ce lo stiamo "trezziando" piano piano, come dicono a Napoli. Meritiamo questo successo però adesso dobbiamo compiere gli ultimi metri e poi continuare fino al termine della stagione per onorare il nostro percorso"
Ha qualcosa che oggi vuole dire ai suoi ragazzi dopo questa stagione strepitosa?
"Io ero convinto di avere a disposizione un gruppo di purosangue. Sono contento che abbiano mostrato a tutti la loro qualità e il loro carattere. Hanno esibito personalità anche nei momenti difficili. Questo è uno scudetto che esce dagli schemi, dal quale possono trarre vantaggio non solo il Napoli ma anche il mondo del calcio".
Che giorno sarà per lei come allenatore?
"Io sono solo il riflesso della gioia che puoi dare agli altri. I miei pensieri sono quelli che hanno i nostri tifosi. Vedere gente dispiaciuta domenica dopo la gara con la Salernitana, ti mortifica e ti dà la voglia di dar loro una soddisfazione grande. Il pensiero è sempre quello di dare alla nostra gente la felicità. Vedere quello stadio domenica imbandierato di azzurro, è quello che immaginavo e speravo quando sono venuto a Napoli. E quello spettacolo mi ha dato molto di più di tante vittorie. Ho capito la reale portata di quello che stiamo facendo"
Quali insidie ci sono nel match?
"Sottil è stato un mio giocatore e al tempo si vedeva già che aveva mentalità e personalità da tecnico in campo. L'Udinese è una squadra forte e organizzata, sanno arrivare nell'area avversaria con tanti uomini e di questa loro capacità bisognerà prenderne atto. Però non siamo certamente una squadra noi che ha timore. Metteremo in campo la nostra qualità e quell'atteggiamento che siamo stati capaci di imporre in ogni incontro. Il Napoli ha dimostrato di saper giocare fasi di gara diverse durante la stessa partita. E domani sarà la stessa cosa, sappiamo sempre rinnovarci".
Pensa di poter aprire un ciclo a Napoli?
"Sento di avere a disposizione una squadra che può durare nel futuro. Sono contento del lavoro che faccio, la mia principale soddisfazione è dare al Napoli tutto quello che posso. Io mi devo domandare se mi sento all'altezza di dare ancora ciò che merita questa squadra e questa città. Non vado a chiedere all'esterno rinforzi, io mi metto sotto osservazione per cercare di capire se ho la convinzione di poter lavorare in maniera corretta e con la capacità di elevare il livello già raggiunto. Quando ho accettato di venire a Napoli, non l'ho fatto per lo stipendio, ma per vincere e creare qualcosa di importante. Qui ci sono stati grandi allenatori prima di me, e l'unica strada che potevo percorrere era quella di vincere. L'anno scorso siamo arrivati terzi e abbiamo ricevuto critiche. Ma è chiaro che se si vuol fare questo lavoro deve mettere in gioco anche le critiche. Sempre che vengano fatte da chi vuole il bene del Napoli. Vincere uno scudetto a Napoli è un traguardo extra di super lusso sportivo che mi darà tanta serenità per il resto della mia vita. Adesso ci sono più belle e straordinarie da fare che vanno al di là del mio contratto.
Quest'anno lo considero il secondo tempo di una sfida che è iniziata l'anno scorso. Ho ricevuto un contributo importante anche da calciatori che adesso non ci sono più e che ringrazio per il loro apporto. Io voglio sempre mettermi in gioco sapendo di poter fare sempre il massimo. Sono nelle condizione di dare a questo pubblico così passionale e speciale ancora tanto? Questa è la domanda che al momento giusto mi porrò.
La mia soddisfazione oggi è quella di aver creato questo sentimento d'amore, questo significa che ho fatto qualcosa di importante anche oltre la vittoria. La bellezza sta nel percorso emotivo che abbiamo compiuto noi squadra insieme alla città. Voi che ci vivete a Napoli, non riuscite sempre a vedere quanto è bella. Io da ospite che vengo da lontano mi sono innamorato un giorno all'improvviso..."