Una definizione che calza a pennello per Francesco Allotti, presidente del Club Parma Partenopea,
per una creatura che il prossimo anno si appresta a celebrare i dieci anni di attività in cui il logo dice tutto racchiudendo i simboli delle due città
e le due anime di ciascun socio,ossia quella parmigiana "per cause di forza maggiore" ma soprattutto quella napoletana: Il Duomo e il Battistero della Città di Parma e sotto una “N” con adagiata la Sirena Partenope. "Parma Partenopea - racconta Allotti - nasce il 13 Marzo del 2011, in occasione della partita Parma-Napoli finita 3-1 per gli azzurri". Due gruppi nati su Facebook che raccoglievano la stessa anima. Non potevano restare disgiunti e disuniti. "Un giorno ci incontrammo e decidemmo di dar vita a questa nuova realtà che ora vive da quasi dieci anni". Una buona pizza, perché anche a Parma se ne possono mangiare, e l'iniziativa ha preso il volo.
"Dalla propria nascita Parma Partenopea è gradualmente cresciuta, organizzando oltre alle varie trasferte (principalmente per il Nord-Italia non escludendo però qualche tappa Europea e allo Stadio San Paolo".
Tanto calcio e non solo "anche giornate di aggregazione e solidarietà a dimostrazione di quanto il cuore Partenopeo sia immenso anche in Città che ci hanno accolto per lavoro o per studio". E tanta beneficenza. "Tre anni fa abbiamo donato mille euro al reparto di oncologia pediatrica, poi una carrozzina a una casa di cura".
Tanta aggregazione per i 150 soci. "La cosa che accomuna tutti i Soci, oltre ai chilometri che ci separano da casa,è la grande passione per il Napoli. Non abbiamo mai nascosto nè ci siamo mai vergognati di dichiararci apertamente un’associazione a misura di famiglia e per le famiglie, facendo della tranquillità e della sicurezza e dello spirito aggregativo i capisaldi di ogni nostra singola iniziativa". Allotti da quindici anni è a Parma. "Una città ospitale, accogliente, ma quando c'è il Napoli la partita si sente eccome. Al lavoro come al bar. Gli sfottò si susseguono aspettando il risultato. Abbiamo un buon rapporto con la società che ci permette di mettere striscioni e fare coreografie nel settore ospiti.
Diciamo che l'anno scorso gli abbiamo regalato sei punti sarebbe ora di riprenderseli". Gattuso? Avanti Napoli. "Non siamo Ultras, ci accontentiamo del nostro panino salsiccia e friarielli che consumiamo mentre vediamo la partita al circolo. Domenica saremmo volui essere allo stadio. Pazienza con la voce sarà per un'altra volta. Con il cuore sempre al fianco dei ragazzi".