Mercoledì, 09 Giugno 2021 15:56

Oggi a IlSognoNelCuore abbiamo intervistato: Filippo Roma (Le Iene); Raffaele Ametrano; Gian Piero Ventura.

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Oggi a IlSognoNelCuore abbiamo intervistato:
Filippo Roma (Le Iene);
Raffaele Ametrano;
Gian Piero Ventura;

ROMA
Le Iene, Filippo Roma a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Inter-Juve? Credo che si voleva insabbiare l’ingerenza del Varsull’arbitro, non favorire i bianconeri. Complimenti al Napoli per l’acquisto di Spalletti”........

 

 

 

“L’inchiesta sul Var di Inter-Juve parte dallo scorso autunno, quando Giuseppe Pecoraro, ex procuratore federale, si è mosso con una serie di esposti sul famoso fallo di Pjanic su Rafinha - queste le parole di Filippo Roma, giornalista de Le Iene, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. PARAGRAFO”. Ha richiesto i video e gli audio della gara, i quali gli sono stati inviati ben quattro mesi dopo, quando era già iniziato il campionato successivo. In quel momento, però, il procuratore ha scoperto che sul fallo sopracitato era presente il video delle comunicazioni tra Arbitro, Var ed Avar, ma senza l’audio. Ne abbiamo parlato a Le Iene e i tre arbitri ci hanno querelato, accusandoci di averli accusati, a nostra volta, di aver commesso una frode sportiva per favorire la Juventus. Da quel momento la squadra mobile di Bologna ha aperto una indagine e sono venuti fuori tutti gli audio ed i video della gara. I tre protagonisti, in sostanza, hanno fatto un clamoroso autogol. C’è stata, di certo, la manipolazione dei file, almeno secondo il mio parere. Ieri, poi, abbiamo scoperto che anche in occasione dell’espulsione di Vecino c’è qualcosa che non quadra: al contrario dell’altro episodio, in questo c’è l’audio del Var ma non il video e, inoltre, manca anche l’audio dell’arbitro. Insomma, siamo stati querelati per intimorirci e non farci andare avanti nell’inchiesta, perché, come dice Beppe Grillo, si querela sempre la verità e mai le bugie. Questo, però, ha scoperchiato il vaso di Pandora. Un’altra stranezza di quella gara è che la telecamera che registra tutta la gara ha un video che dura 30” in meno rispetto al totale dei video ritagliati. Anche qui, dunque, credo ci sia stata manipolazione, perché mancano proprio i 30” in cui Orsato risponde a Valeri. Noi, comunque, volevamo solo capire perché mancasse l’audio e non gettare la croce sulla Juventus. La mia idea di tutta questa vicenda è che gli arbitri abbiano voluto insabbiare gli aiuti che il Var offre costantemente ai direttori di gara, anche in situazioni fuori protocollo. Quando abbiamo tradotto il labiale della conversazione tra Valeri ed Orsato c’è un passaggio chiave, dove Valeri dice: ‘ho controllato adesso, il contatto c’è’. Valeri, in quel momento, vuole aiutare Orsato, che però non lo ascolta. Rizzoli? Quando ci sono tante bugie c’è qualcosa che si vuole nascondere. La mail in cui Rizzoli chiede i video a Rosetti è un’altra contraddizione: ha sempre dichiarato che il fallo di Pjanic fosse fuori protocollo e, pertanto, non era possibile ci fossero i video. È strano che nessuno voglia parlarne, anche perché il nuovo corso arbitrale con Trentalange prevedeva la trasparenza della classe arbitrale. Per ora ci fermiamo con l’inchiesta, valuteremo a settembre se ci saranno nuovi elementi. Per chi tifo? Sono romanista dalla nascita, spero che oltre a Mourinho arriveranno anche degli acquisti idonei. Conosco molto bene Spalletti e dico che il Napoli ha fatto un grande affare a prenderlo. Nella questione Totti della seconda esperienza di Luciano nella capitale, dico che c’è stata la volontà della società americana a far fuori il capitano”.

 

AMETRANO
Ametrano racconta Spalletti a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 StationRadio: “Grande allenatore, non lo conoscevo ma ci fece salvare con due giornate d’anticipo. Insigne non andrà via, è l’uomo simbolo del Napoli”

 

“Ho letto dell’inchiesta de Le Iene sul caso Pjanic. Sarebbe triste se dovesse uscire fuori qualcosa di premeditato. Credo e speronella buonafede degli arbitri e nell’errore umano. Come sbagliano i calciatori e gli allenatori, sbagliano anche i direttori di gara - queste le parole di Raffaele Ametrano, ex calciatore, fra le tante, dell’Empoli di Spalletti, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Purtroppoquell’errore ha condizionato un campionato intero: probabilmente,se la Juve non avesse vinto quella partita, il Napoli avrebbe ottime possibilità di vincere lo Scudetto. Spalletti? L’ho avuto all’Empoli, non lo conoscevo, ma ci fece fare un gran campionato, salvandoci con un paio di giornata d’anticipo. È un allenatore che può dare tanto al Napoli, ha una grandissima esperienza, è già stato in piazze importanti dove c’è pressione. Napoli è una piazza esigente e difficile, ma lui è un allenatore molto esperto in grado di far rendere al massimo la rosa a disposizione. Spalletti-Totti? Ci si ricorda solo dell’ultima stagione, dimenticando che Francesco, sotto la guida del toscano, ha vinto la Scarpa D’Oro. Icardi? Sia con Totti che con Icardi c’erano le società dietro che volevano liberarsi di questi due calciatori troppo carismatici per le piazze. Serie A? Questa stagione è stata equilibrata fino a dieci gare dal termine, mi aspetto la stessa cosa anche nella prossima stagione. Tocca capire le squadre come si rafforzeranno e quali saranno le cessioni. L’Atalanta si potrà giocare le sue carte per vincere lo Scudetto. Allegri bis? È stata un’ammissione di errore da parte della Juve. Hanno provato con Sarri, ma lo hanno mandato via, stessa sorte per Pirlo. Allegri è un usato sicuro. Sarri invece, non è tornato a Napoli perché sapeva che ripetere la stagione dei 91 punti sarebbe stato impossibile. Insigne? Non penso che Lorenzo andrà via dal Napoli, è un giocatore troppo importante per la squadra e la società. È un simbolo di Napoletanità. Koulibaly? È uno dei centrali più forti al mondo. Se dovessero venderlo, gli azzurri perderebbero un pilastro difficile da sostituire”.

 

VENTURA
Gian Piero Ventura a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Insigne è il giocatore italiano più forte. Spalletti? Il precedente Totti non fa testo, Lorenzo è fondamentale. Sull’Italia...”

 

“Spalletti l’ho lanciato come calciatore prima alla Virtus Entella e poi allo Spezia. Ma quelli erano altri tempi, avevamo un rapporto di amicizia oltre che professionale. Amicizia che è durata nel tempo - queste le parole di Gian Piero Ventura, ex allenatore, fra le tante, di Napoli e Nazionale Italiana, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Spalletti come allenatore? Il Napoli ha trovato un allenatore affamato e Spalletti ha trovato una rosa molto competitiva. Credo che sarà un buon connubio per entrambi. Il Napoli quest’anno ha pagato oltre misura gli infortuni di Mertens ed Osimhen e questo ha influito sui punti in classifica. Poi c’è stato il caos tra società ed allenatore che non ha dato serentià all’ambiente. Sono convinto che Gattuso sarebbe riuscito a centrare la Champions senza tutti questi infortuni e questi problemi, Detto ciò sono sicuro che Spalletti farà sicuramente bene nella piazza azzurra. L’operato di Rino giudicato troppo frettolosamente? Quando si rompe il feeling è difficile andare avanti insieme. Probabilmente anche con la qualificazione in Champions il tecnico calabrese sarebbe andato via. Sono del parere che quest’anno sia stato l’anno migliore della carriera di Gattuso come tecnico. Insigne? È il calciatore italiano più forte. Lorenzo ha fatto benissimo con Sarri ma anche con Gattuso. Credo che si troverà bene anche con Spalletti. Luciano sa che è una pedina importantissima. Il precedente di Totti? Il caso Totti nasce da un problema di tipo anagrafico ma non è mai stata messa in discussione la sua qualità sia a livello tecnico che tattico. Nazionale? Siamo tra le candidate che potranno fare bene in questo Europeo. Sicuramente tra le prime quattro. Hanno fatto un percorso molto importante. È una squadra con tanti giovani, ma con un importante esperienza a livello Nazionale. Jorginho ha vinto la Champions quest’anno. Mi trovo d’accordo con Bonucci, quando dice che nelle altre nazionali prevalgono i singoli, mentre nell’Italia esiste un gruppo molto forte e coeso”.

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Mario Passaretti

Nato a Torre del Greco il 28/05/1979, diplomato in maturità classica. Giornalista da giugno 2015 e direttore del sito www.ilcuoreazzurro.it dal 2022. Collaboratore del giornale "Il Roma"

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