MASIELLO
Spalletti, Salvatore Masiello a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Allenatore top, i suoi calciatori sanno sempre cosa fare. Tra Koulibaly, Fabian ed Insigne sacrificherei lo spagnolo”
“Il Napoli sulla carta è più forte del Venezia, ma il calcio è strano. L’entusiasmo della neopromossa e dei calciatori che non hanno mai calcato i campi della Serie A, può creare le giuste motivazioni per mettere in difficoltà gli azzurri - queste le parole di Salvatore Masiello, ex calciatore, fra le tante, di Venezia e Genoa, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Prossima Serie A? Ogni anno il campionato italiano diventa sempre più una sorpresa. Vorrei rivedere il Napoli ad altissimi livelli, al vertice della classifica. Cosa è mancato agli azzurri? La società partenopea deve fare una scelta, deve capire se vuole vincere realmente. L’Inter, ad esempio, ha preso il miglior allenatore in quel momento in Italia, gli ha messo a disposizione un budget importante per il mercato ed hanno vinto. Quando prendi un tecnico di vertice, sai che la piazza è tranquilla, poi le annate negative capitano. Spalletti è un ottimo allenatore, ti garantisce le primissime posizioni e riesce a trasmettere la giusta tranquillità ai calciatori. I suoi ragazzi sanno sempre cosa fare.Sono i giocatori a scendere in campo, ma avere un buon tecnico semplifica le cose. La tranquillità del saper cosa fare sul rettangolo di gioco incide sulla prestazione. Mi sono capitati dei mister che preparavano la partita ma non facevano capire cosa fare nei 90 minuti. Mancini, nonostante le difficoltà iniziali in finale, ha dimostrato questo. Ha provato, provato, con dei cambi continui, ed ha vinto perché i suoi sapevano in ogni caso cosa fare. Chi sacrificherei fra Koulibaly, Fabian e Insigne? Lorenzo mai, ci rappresenta. Lascerei andare Fabian. Chi è rimasto fuori dal valzer degli allenatori? Mazzarri, ad esempio. Un grande allenatore, dà motivazioni importanti ai calciatori. De Zerbi è andato all’estero, ma con un’ottima squadra a disposizione avrebbe potuto fare bene anche qui”.