GIANNI PARISIO
A“1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è interventuo Gianni Parisio, giornalista di Calcio in Pillole. Di seguito, un estratto dell’intervista.
"Inter-Fiorentina sarà una gara combattuta, la Fiorentina ha dato ottimi segnali nelle ultime partite e verrà a Milano per consolidare le proprie ambizioni. Ha compiuto un mercato interessante acquistando Beltran, ma nonostante la cessione di Amrabat resta forte, è un avversario da non sottovalutare. L'Inter ha una squadra che negli anni ha rivoluzionato il gruppo, partendo proprio dall'allenatore. Ci sono alcune incognite come Sensi, soprattutto dal punto di vista fisico. Klassen sarà un vice-Barella, i nerazzurri sono completi in ogni ruolo.
L'Inter giocherà con Sommer in porta, in difesa pronti Darmian, De Vrij e Bastoni. Dumfries e Dimarco sulle fasce con Barella e Chalanoglu e uno tra Frattesi e Mhkitaryan al centro. Il duo d'attacco sarà composto da Lautaro e Arnautovic"
LUCA VANO
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio è intervenuto Luca Vano, direttore di footballnews24. Di seguito, un estratto dell’intervista.
"Il passo indietro contro il Bologna è dovuto dalle precarie condizioni fisiche, ora giocherà con l'Empoli, squadra ostica che non ha ancora vinto e ha sempre messo in difficoltà i bianconeri. Per avere la migliore Juve bisognerà aspettare ancora un po' di tempo. Mercato? Avrebbe dovuto fare molto di più, si è mossa per trattenere i migliori e cedere in maniera intelligente. Ha fatto acquisti mirati sostituendo solo Cuadrado. Tutto sommato è un mercato positivo, se uno tra Vlahovic e Chiesa fosse andato via allora il voto sarebbe nettamente calato. Le parole di Weah su Vlahovic e Osimhen? Credo sia normale aspettarsi dichiarazioni del genere da compagni di squadra, ciò nonostante per quanto dimostrato sul campo Osimhen gli è superiore.
La Juventus giocherà con il 3-5-2 con Perin tra i pali, Danilo, Bremer e Gatti in difesa, Weah e Cambiaso sulle fasce con Fagioli, Locatelli e Rabiot in mezzo al campo. Il duo d'attacco sarà composto da Chiesa e Vlahovic"
LUCA ESPOSITO
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio è intervenuto Luca Esposito, direttore di tuttoSalernitana. Di seguito, un estratto dell’intervista.
"La Salernitana ha fatto un mercato molto movimentato, molto ricco sia in entrata che in uscita. Ha deluso, però, sia il tecnico che i tifosi: Sousa in conferenza ha espresso più volte il suo disappunto considerando i nuovi arrivi delle scommesse più che acquisti. L'importante è stato confermare giocatori importanti del progetto come Dia, che ha rifiutato offerte anche dalla Premier League. Anche la questione della fascia di capitano è stato un caso qui a Salerno poiché il tecnico ha scelto di affidarla a Candreva piuttosto che a Mazzocchi. Quest'ultimo ha rischiato anche di essere messo sul mercato ma poi il club ha deciso di puntare ancora sul terzino napoletano. Contro il Lecce la Salernitana giocherà con il 3-4-2-1. In porta ci sarà Ochoa, in difesa Lovato, Gyomber e Pirola. Sulle fasce giocheranno Mazzocchi e Bradaric con Coulibaly e Legowski al centro. Sulla trequarti giocheranno Candreva e Martegani a supporto di Dia”
ANGELO PAGOTTO
A“1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è interventuo Angelo Pagotto, allenatore ed ex portiere di Napoli e Milan. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione.
"Roma-Milan? Il Milan ha giocato bene contro la Roma, che doveva difendersi dagli ultimi risultati davanti al proprio pubblico e si è impegnata cercando di non deluderli. Il punto sono stati gli interpreti del Milan, troppo superiori al momento e che fanno la differenza. Lazio? Saranno avvelenati, non possono steccare e dovranno giocare col sangue agli occhi per evitare la terza sconfitta di fila. Il Napoli di Spalletti viveva le partite in modo differente, più dominante. Garcia è più cinico per scelta, ma non per questo sono due Napoli così differenti. Mercato Napoli? Sicuramente è stato senza eccessi, anche se proprio in queste situazioni molto spesso accadono quei colpi di genio che ti cambiano le annate. Il Milan e l'Inter sono sicuramente le antagoniste di questo Napoli: molto dipenderà da come gestiranno le risorse, ma ci vorrà pure un pizzico di fortuna dato che il livello è veramente altissimo. Roma? Se i tifosi si aspettano bel gioco da Mourinho, sbagliano. José è sempre stato un ottimo gestore ed un vincente, ma non ha mai espresso un gioco spumeggiante. Stesso discorso vale per Allegri: spesso sento degli alibi ma nel calcio gli alibi li porta via il vento, è il campo che decide. Fiorentina? Ha tutte le carte per fare bene, Italiano si sta muovendo molto bene a piccoli passi. Certo è che non è ancora una squadra paragonabile a Milan, Inter ed altre perché ha un bacino diverso, però è subito dietro a queste qui come l'Atalanta. Caprile? Credo sia un buon portiere, ma non ha le caratteristiche per essere un grandissimo portiere di Serie A. Non sarà un Donnarumma perché gli manca quella fisicità, anche se è molto tecnico ed esplosivo. A mio avviso, è imparagonabile a un grandissimo portiere come lui".
PASQUALE SALVIONE
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio è intervenuto Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport. Di seguito, un estratto dell’intervista.
"Spalletti? Non lo scopriamo oggi, mi è piaciuto molto dal punto di vista delle nozioni tattiche, sulle quali credo sia uno dei migliori in Italia. Ha dato tanti spunti, tante motivazioni alle sue scelte e ha anche spiegato come vorrà affrontare questa sua avventura dal punto di vista squisitamente di campo. Spero per lui che abbia la possibilità di far assimilare il suo calcio ai giocatori che avrà poco a disposizione rispetto ad un club. Lui è un insegnante e dovrà fare i conti con dei tempi molto ristretti, ma ci aspettiamo comunque una svolta. Ha spiegato la sua preferenza per la difesa a 4 e che le convocazioni andranno in quel senso, anche se poi si tratta di linea a 4 solamente in fase di non possesso. Comunicazione di Garcia? Anche i giocatori hanno ammesso un pragmatismo importante da parte del francese, specialmente Rrahmani che ha dichiarato che con Garcia si tende a rischiare di meno nel partire da dietro. Garcia sta facendo tesoro del lavoro di Spalletti ma ci sta mettendo del suo: abbiamo visto più spesso gli esterni d'attacco entrare dentro al campo accentrandosi come nell'occasione di Kvaratskhelia e del suo assist a Di Lorenzo col Sassuolo. Ogni allenatore ci mette del suo e dev'essere così, ciò che si nota di più è proprio questa ricerca di verticalità senza esasperare il gioco univoco dal basso. Duttilità del Napoli? Avere un ventaglio così ampio di attaccanti non può che essere un vantaggio per un allenatore, stimolandolo anche ad industriarsi per incidere con le tante soluzioni. Garcia ha una soluzione di partenza che è quella del tridente, però vedo che in partita ha il gusto di cambiare. Durante Napoli-Sassuolo addirittura ha messo dentro le due punte. Natan? Non credo ci sia una deadline: onestamente anche se Natan debuttasse ad inizio novembre non credo che i tifosi restino delusi dal fatto che ci abbia messo due mesi. L'importante è come si presenterà e quanto dimostrerà di essere all'altezza. A me arrivano voci molto rassicuranti dall'interno, chi racconta Natan ne parla con grande entusiasmo perché vede un giocatore dalle grandi qualità. Da quello che mi risulta sta anche risolvendo dei piccoli fastidi fisici con cui ha dovuto convivere nelle ultime settimane, poi dovrà entrare bene in sintonia con la squadra e migliorare sulla comunicazione e sulla lingua. Tutta una serie di passaggi che il brasiliano deve affrontare, avendo anche un carattere magari diverso dagli argentini che si adattano diversamente. Lazio? Non è così lontana la vittoria dello scorso campionato con il gol di Vecino, Sarri non ha bisogno di presentazioni così come le sue squadre. Due sue frasi mi hanno colpito, specie quando ha parlato del mercato in ritardo e delle sue difficoltà, oltre al fatto di aver ammesso di essere tra i peggiori nell'inserire nuovi giocatori. Inevitabilmente la Lazio crescerà nelle prossime giornate e giocherà bene, chiaramente bisognerà capire a che punto è arrivata dopo un'altra settimana. Il Napoli non deve fidarsi perché l'anno scorso ha pagato a caro prezzo".