Lunedì, 04 Settembre 2023 13:23

Oggi a 1FootballClub su 1 Station Radio abbiamo intervistato: Andrea Agostinelli; Sabatino Durante; Jolanda De Rienzo

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Oggi a 1FootballClub su 1 Station Radio abbiamo intervistato: 

Andrea Agostinelli;

Sabatino Durante;

Jolanda De Rienzo.

ANDREA AGOSTINELLI

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Andrea Agostinelli, ex allenatore del Napoli ed ex calciatore della Lazio. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Tante critiche per il secondo tempo del Napoli contro la Lazio, soprattutto al centrocampo degli azzurri. Il problema, però, non era solo in mezzo al campo…

“Sarebbe riduttivo. Non c’è stata una reazione importante contro una Lazio in ripresa rispetto alle prime uscite. Il Napoli doveva far di più, non c’è dubbio”

Cosa crede non abbia funzionato tra gli azzurri? 

“La scarsa incisività sotto porta può essere comprensibile. Ciò che non mi è piaciuto è stata la reazione nel secondo tempo, quando la Lazio ha controllato fin troppo bene la gara”

Garcia ha detto che, quando non si può vincere, è importante non perdere: non crede possa trattarsi di un approccio che rischia di mettere in pericolo un’identità che a Napoli continua da Sarri sino a Spalletti?

“Nelle parole è facile tradurre quanto detto da Garcia, nel campo sicuramente meno. Come si fa a pensare di potersi accontentare dopo lo scorso campionato? Quello di cui sono convinto, infatti, è che il Napoli debba puntare a vincere ogni partita. Tuttavia, ci sono dei momenti di una partita in cui la squadra avversaria ti mette in difficoltà. In quei frangenti è importante saper soffrire, senza accontentarsi di un pareggio”

Cosa l’ha preoccupata maggiormente della prestazione dei partenopei?

“La mia preoccupazione è che ci si aspetti il Napoli dello scorso anno, capace di godere di venti punti di vantaggio già nel girone d’andata e di dominare ogni avversario. Seguendo questo criterio troveremmo sempre dei difetti… Il Napoli, sabato, ha affrontato la seconda classificata dello scorso campionato e che l’aveva messo in difficoltà già nell’ultima partita. Non bisogna fare drammi, il Napoli si giocherà il campionato. D’altronde, l’avevo detto già in estate: il vero problema, per l’erede di Spalletti, sarebbe stato quello di ereditare un Napoli campione”

Come giudica il mercato del Napoli?

“La squadra non è stata indebolita. Ciò che sarà fondamentale sarà la continuità dei calciatori protagonisti dello scorso campionato. Se gli azzurri confermeranno le prestazioni viste i mesi scorsi, state certi che il Napoli potrà ancora lottare per il titolo”

Evidenti anche i meriti della Lazio di Maurizio Sarri?

“Sappiamo quanto sia valido, soprattutto tatticamente, Maurizio Sarri. Nelle prime due gare i biancocelesti non avevano convinto, ma era chiaro che una squadra qualificata seconda nella passata stagione non poteva essere quella vista nell’inizio di campionato. Resto con vinto che la Lazio, dunque, lotterà per l’Europa, forte di valori tecnici e di un mercato che ritengo soddisfacente”

Come giudica i primi minuti di Lindstrom in maglia azzurra?

“Lindstrom è un calciatore che, a mio parere, può esprimersi al meglio sulla trequarti. Può essere adattato sulla fascia, ma è la trequarti il suo habitat. Tuttavia, su Lozano se ne sono dette tante. Il messicano ha deluso in virtù dell’investimento che venne fatto, ma non si può criticare il suo apporto. Soprattutto, non si può dire abbia fatto male”

Perché Natan non ha ancora esordito?

“Non saprei, bisognerebbe essere dentro certe situazioni. Potrebbe essere un normale periodo di adattamento. Soprattutto, non vorrei che l’allenatore fosse deluso dal calciatore brasiliano…”

Secondo Bruno Giordano “Un Napoli troppo brutto per essere vero”, è d’accordo?

“Assolutamente, è quel che può succedere quando si incappa in una giornata storta. Tutto passa attraverso le prestazioni di sei o sette giocatori, considerati chiave. Se qualcuno di loro delude, e si affronta una squadra di assoluto valore come la Lazio, la sconfitta è del tutto preventivabile”

 

 

SABATINO DURANTE

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Sabatino Durante, agente Fifa ed esperto di calcio sudamericano. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Natan non ha ancora esordito in azzurro: crede che Garcia non sia soddisfatto del brasiliano?

“Natan è un calciatore che deve ancor imparare molte cose. Non si può pensare di andare in Brasile, prendere un calciatore del Bragantino, mai andato in nazionale, e di aver scoperto l’America. È un difensore promettente, esplosivo, forse un po’ irruento. Scivola troppo spesso, e questo potrebbe essere un pericolo. Dunque, non è un giocatore pronto – seppur promettente - come invece era stato per Kim. Quel che mi fa sorridere è la colpa che si da Juan Jesus. Il calcio andrebbe analizzato senza l’emotività tipica del tifoso. Io ho visto la partita, ed ho segnato un po’ di numeri. Fino al 2-1 il Napoli ha tirato quindici volte ed ha fatto un gol, la Lazio due. Il problema, pertanto, non mi pare sia stata la difesa quanto, piuttosto, la scarsa prolificità. Una squadra che si è sfilacciata ed in cui alcuni in azzurri mi sono sembrati in difficoltà, tra cui Olivera e Di Lorenzo. Nel primo tempo ho persino pensato che questo Napoli fosse migliore di quello di Spalletti. C’era molto più ritmo, ma mi chiedevo quanto sarebbe durato. Difatti, nella ripresa la squadra è crollata e si è allungata tantissimo. Con gli spazi concessi si sarebbe trovato in difficoltà chiunque, persino Vierchowod”

Lei avrebbe tolto Kvaratskhelia al sessantesimo?

“Io Kvaratskhelia non lo toglierei mai. È uno di quei giocatori che, anche quando non è al 100%, è in grado di risolvere la partita. Poi, però, vanno curate anche le dinamiche di squadra. Una gestione degli umori che, al dire il vero, andrebbe deputata anche alla società. Raspadori, nel caso specifico, è un calciatore importante a cui andrebbe trovato un ruolo specifico. O gli si trova una collocazione o si fa chiarezza sul suo impiego, anche se mi rendo conto che l’investimento è stato importante”

Come mai questa sconfitta ha smosso la tifoseria azzurra in maniera tanto netta?

“I tifosi devono fare i tifosi. La tifoseria fa il proprio mestiere, e segue in maniera faziosa la propria squadra. Se si è abituati a seguire una squadra quasi invincibile, è normale perdere cognizione alla prima sconfitta. Si incomincia ad incolpare l’allenatore, i calciatori. Sarebbe opportuno, però, attendere prima di sbilanciarsi in giudizi”

Il Napoli potrebbe puntare ad un calciatore come Jerome Boateng?

“L’ho detto dall’inizio, oltre a Natan avrei preso un giocatore con esperienza nel calcio europeo. È stata fatta una valutazione che riteneva Juan Jesus adeguato a questo inizio di stagione. Si è detto tanto sulle sue responsabilità nel vantaggio biancoceleste. Va detto che in quell’occasione il brasiliano non ha responsabilità individuali, come quando un difensore viene saltato. Sono i centrocampisti che avrebbero dovuto fermare l’azione molto prima. Ciò detto, il Napoli ha ritenuto di poter puntare sull’ex Roma per concedere il giusto adattamento a Natan, e c’è da augurarsi che i dirigenti abbiano ragione. Con ciò ci si assumerà anche i rischi, eventualmente, di qualche sbavatura”

Sul gol di Luis Alberto chi ha maggiori responsabilità?

“C’è soltanto da battere le mani a Luis Alberto. Sono giocate che, a Napoli, faceva un certo Dieguito. Meret cosa avrebbe dovuto fare? Nessuno pensava che lo spagnolo avrebbe potuto fare qualcosa di simile. Una giocata che lascia di stucco”

 

 

JOLANDA DE RIENZO

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Jolanda De Rienzo, giornalista e conduttrice di Sportitalia. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Cosa non ha funzionato nel Napoli di sabato sera?

“Sarò, forse, una delle poche che la pensa così ma credo che le squadre si siano divise un tempo ciascuno, ed un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Gli azzurri hanno tirato molto più in porta della Lazio che, invece, ha trovato due eurogol pazzeschi. I biancocelesti, inoltre, avevano l’obbligo di vincere a tutti i costi. Va riconosciuto che il Napoli ha svolto un primo tempo di grande livello, pur essendo calato nella ripresa. Sarà fondamentale, in questa stagione, saper adeguarsi all’andamento delle partite e saper invertirne il trend. Saper adattare le proprie caratteristiche alle esigenze del match con quei cambi che, sabato, non hanno funzionato. Garcia, probabilmente, deve ancora adattarsi al meccanismo delle cinque sostituzioni”

Le diverse novità tattiche di Garcia, e gli innesti del mercato, crede lascino pensare ad un Napoli che in futuro possa schierarsi con il 4-2-3-1?

“Secondo me sì. Quando Garcia ha parlato di un Napoli camaleontico intendeva proprio questo. Tuttavia, la squadra non è ancora pronta ad un simile cambiamento. Inoltre, c’è da considerare un mercato che non ha dotato il tecnico di un centrale all’altezza dell’eredità di Kim Min-jae. Parlando con tanti allenatori, infine, va registrato un atteggiamento della squadra partenopea che si discosta leggermente dal Napoli di Spalletti. Il Milan è rimasto prepotente nel suo gioco rapido e veloce. L’Inter è concreta ed attendista. Il Napoli, invece, deve ancora trovare una sua identità, e soltanto il tempo potrà giocare a favore degli azzurri”

Quanto peserà questa sconfitta per gli azzurri?

“Sta soltanto agli azzurri dimostrarlo. Se l’anno scorso era la squadra da inseguire, quest’anno il Napoli è la squadra che deve inseguire. Come reagirà Osimhen a questo cambiamento? Lo stesso nigeriano ha ceduto il penalty contro il Sassuolo a Raspadori, vedendosi superato da Lautaro nella classifica marcatori. Quest’anno non c’è solo il Napoli, e non c’è solo Vioctor Osimhen. Le avversarie si sono rinforzate, mentre i partenopei sono rimasti gli stessi. Bisognerà ripartire da zero, con la consapevolezza che il mercato non ha, al momento, regalato un rinforzo di spessore in difesa” 

Ritiene positivo il fatto che arriva una sconfitta poco prima della sosta?

“Credo sia una coincidenza positiva. Il Napoli godrà di due settimane di lavoro per correggere ed analizzare quanto accaduto al Maradona contro la Lazio. D’altronde, prima o poi una batosta doveva arrivare. Meglio farvi i conti sin da subito e non rischiare di credersi infallibili”

 

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Mario Passaretti

Nato a Torre del Greco il 28/05/1979, diplomato in maturità classica. Giornalista da giugno 2015 e direttore del sito www.ilcuoreazzurro.it dal 2022. Collaboratore del giornale "Il Roma"

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