OSCAR DAMIANI
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Oscar Damiani, ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Milan. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Quel tacco mancato di Leao può compromettere i giudizi sul Milan e sul calciatore?
“Il problema di quell’azione è che doveva tirare prima, senza provare il colpo di tacco ed insistere nel dribbling. Una leggerezza importante. D’altronde, Leao va preso così. È capace di vincere le gare da solo con una giocata, ed a volte può anche far arrabbiare i tifosi”
Il gol di Provedel riconcilia i tifosi con l’amore per il calcio ma denota anche una certa sterilità offensiva?
“I biancocelesti hanno avuto delle occasioni, anche se Immobile non è stato bravo come al solito. Il gol di Provedel è stato spettacolare, ed ha consentito alla Lazio di raccogliere il giusto pareggio. Immagino sia stato fantastico, per i tifosi allo stadio, poter assistere alla prodezza del portiere”
Napoli e Milan, oggi, possono dirsi simili in quanto a fragilità mentale?
“Il campionato è cominciato da poco. Inoltre, il Milan ha cambiato molto. Sono calciatori che faticano ad inserirsi ed a garantire un rendimento importante. Lo stesso discorso vale per il Napoli. Tuttavia, credo si tratti di una fase momentanea- Le due squadre sono convinto torneranno ad uno stato di forma ideale, ergendosi ad alternativa ai nerazzurri i quali, a mio avviso, sono i favoriti”
Dalle recenti dichiarazioni, ha l’impressione che Garcia non si sia aggiornato negli ultimi mesi?
“Garcia deve anche un po’ giustificare le ultime prestazioni, la comunicazione è importante… Ciononostante, esprimere giudizi dopo appena quattro giornate è prematuro. È chiaro che il Napoli abbia delle difficoltà, ma sono convinto che possa impiegare le giuste contromisure per risolverle”
MARCO BALLOTTA
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Marco Ballotta, allenatore ed ex portiere di Inter e Lazio. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Gol di Provedel riconcilia i tifosi con il calcio?
“È stato un bel gol, da punta vera. Un movimento che pochi centravanti fanno. Nelle difese avversarie, quando arriva il portiere, c’è sempre un po’ di scompiglio. Segnare al 95’, inoltre, credo sia una soddisfazione enorme. Non è la prima volta, ma questo è un gol importantissimo”
Un gol che premia la prestazione della Lazio che, come il Milan, avrebbe meritato di più?
“Sono le gare che Simeone imposta in un certo modo, cercando di serrare i ranghi e colpire in contropiede. Stranamente, però, l’Atletico non ha difeso come al solito, non riuscendo a sfruttare l’occasione del raddoppio proprio grazie ad un intervento di Provedel. Anche la Lazio avrebbe potuto pareggiare prima. Dunque, il pareggio ritengo sia il risultato più giusto. Un risultato che può garantire entusiasmo per affrontare al meglio il campionato che, sinora, non sorride ai biancocelesti. Il Milan, invece, ha giocato bene, seppur anche i rossoneri abbiano sbagliato tanto. Dopo il derby si poteva pensare ad una squadra rimessa, ma non è stato così. Per gli uomini di Pioli è mancato soltanto il gol”
Cosa rappresenta Luis Alberto per la Lazio?
“E’ un punto di riferimento, il calciatore che, con una giocata, può risolvere la partita. Lo spagnolo, con colpi di genio, può illuminare la squadra. Nel gioco di Sarri, inizialmente, sembrava non trovare la giusta collocazione. Ad oggi, però, è indiscutibile”
Previsioni sulle sfide di Napoli ed Inter questa sera?
“Le partite di Champions sono sempre difficili. Anche se giochi con squadre di terza o quarta fascia, sono pur sempre avversarie valide. Ciò detto, vedo Inter e Napoli avvantaggiate. La differenza di valori può giocare a favore delle nostre squadre”
Qual è il problema principale del nuovo Napoli di Garcia?
“È cambiato l’allenatore e, di conseguenza, anche il gioco. I giocatori, bene o male, sono quelli, ma l’espressione di gioco è differente. Ci può stare, non si poteva pretendere una fedele riproposizione di Spalletti. Soprattutto, andrà compreso qual è la chimica tra l’allenatore francese e lo spogliatoio. Fattore, questo, non di poco conto. Rudi è un tecnico diverso, ma sono convinto che il Napoli tornerà ad esprimersi a grandi livelli. Quel che è importante è capire che la stagione dello scorso anno è irripetibile. Nella stagione passata le avversarie hanno mostrato una certa discontinuità di risultati”
La maggiore difficoltà può essere, dunque, abituarsi anche all’uomo?
“Quando vinci un campionato in carrozza, come lo scorso anno, è chiaro ci sia una certa sintonia con l’allenatore. Con il cambio di allenatore, però, qualcosa cambia. Non tutti percepiscono alla stessa maniera questo cambio, e toccare una macchina perfetta non è affatto facile. Inserirsi in un simile contesto è sempre difficile. L’aspetto fondamentale è curare il rapporto con i calciatori ed il lavoro mentale, specialmente all’inizio. Bisogna comprendere il carattere dei calciatori. Sono uomini, oltre che professionisti, e conoscere il loro carattere può essere fondamentale”
Raspadori e Simeone possono insidiare Osimhen nel corso della stagione?
“Magari, vorrebbe dire che sono cresciuti tanto. È sempre importante poter contare su giocatori pronti e di qualità, soprattutto durante una stagione fitta di impegni. Poter contare su più calciatori per ogni ruolo, e che possano garantire sempre un apporto di qualità, è fondamentale per una squadra che lotta per più obiettivi”
FRANCO CERAVOLO
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Franco Ceravolo, ex direttore sportivo di Napoli e Juventus. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Il gesto di Kvaratskhelia, al momento del cambio con Zerbin, può denotare qualcosa all’interno dello spogliatoio?
“Bisognerebbe esserci dentro per poter capire determinate dinamiche. Non è il caso, pertanto, che mi sbilanci in dichiarazioni. Il Napoli sta faticando, ma mi auguro che possano svilupparsi i giusti meccanismi per consentire alla squadra di tornare ad esprimersi ai livelli usuali. Sostituire Spalletti, inoltre, non era affatto semplice”
Cosa si aspetta dalla gara di questa sera?
“Anzitutto, non bisogna commettere l’errore di snobbare alcun avversario. Non esistono squadre materasso. Ciò detto, il Braga è una squadra portoghese e, in quanto tale, denoterà sicuramente qualità nel possesso palla. Ciò che potrà rivelarsi fondamentale sarà l’impostazione tattica dei partenopei”
Un anno senza coppe può aiutare la Juventus nella risalita?
“L’assenza di coppe aiuterebbe qualsiasi squadra. L’intera settimana dedicata alla preparazione di una partita è un vantaggio. A ciò va aggiunto un organico di assoluta qualità. Organico di spessore su cui può contare soprattutto l’Inter, al momento la vera squadra da battere. Per il titolo prevedo una lotta tra nerazzurri, Milan e Juventus. Le romane lotteranno per la Champions e, ad oggi, il Napoli non pare poter contendere il tricolore alle tre pretendenti”
Quello del Milan è un mercato confusionario o c’è soltanto bisogno di trovare alchimia?
“Credo che il Milan abbia fatto un buon mercato, sia in entrata che in uscita. I calciatori acquistato sono ottimi prospetti. Trovare la giusta alchimia, poi, non è semplice. Non si dovrebbe limitare il giudizio del mercato soltanto all’esito di una gara. La sconfitta nel derby è stata pesante, ma le favorite per il titolo restano sempre Inter e Milan”
Che insidie nasconde la squadra di Thiago Motta per il Napoli
“Sarà una gara molto insidiosa. Thiago Motta sta dimostrando di essere un allenatore di valore, e di carattere. La squadra segue in tutto il proprio tecnico, e questo la dice lunga sulle qualità di Motta”