Mercoledì, 06 Settembre 2023 13:19

Oggi a 1FootballClub su 1 Station Radio abbiamo intervistato: Lorenzo De Santis; Fabiano Santacroce; Annamaria Baccaro

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Oggi a 1FootballClub su 1 Station Radio abbiamo intervistato: 

Lorenzo De Santis;

Fabiano Santacroce;

Annamaria Baccaro.

LORENZO DE SANTIS

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Lorenzo De Santis, agente Fifa. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Ci sono possibilità che Diego Demme lasci il Napoli?

“Quella su Demme, scavalcato da Lorenzo Russo, è una scelta abbastanza chiara. Che il tedesco sia fuori dal progetto pare chiaro. Negli ultimi giorni c’era stata la possibilità di andare a Firenze, alla fine però la scelta è ricaduta su Maxime Lopez. I mercati ancora aperti rappresentano una possibilità per i nostri club, sia per piazzare esuberi che per poter usufruire di ulteriori risorse per le proprie casse. Parliamo, infatti, di campionati che godono ancora di possibilità di investimento”

Come si sente, da agente Fifa, dopo le parole del club nel comunicato di ieri sulla trattativa per il rinnovo di Kvaratskhelia?

“Il mercato ci ha abituato a lotte senza esclusione di colpi. Quando le varie parti entrano in conflitto ci si può attendere che i toni, e gli animi, si surriscaldino. Nel caso specifico parliamo di un calciatore importante, la cui aspirazione a ridiscutere le cifre è legittima in quanto esse non rispecchiano, ormai, quella che è la realtà del giocatore. Ciò detto, sappiamo quanto De Laurentiis sia un personaggio senza filtri. Una situazione scottante fra le mani del patron e degli agenti che sarebbe meglio risolvere nel più breve tempo possibile”

Si parla di un Napoli indebolito dopo il mercato estivo, è d’accordo?

“Credo che i due migliori acquisti del Napoli siano le conferme di Osimhen e Kvaratskhelia. All’inizio del mercato non era scontato poter arrivare in fondo alla sessione avvalendosi ancora dei due talenti. D’altro canto, quella di Kim è una perdita importante. Molto dipenderà dalla resa di Natan, chiamato a sostituire il miglior difensore dello scorso campionato. È un ragazzo molto giovane che ha bisogno di fare esperienza. Dalla capacità degli azzurri di sopperire all’addio del coreano dipenderà l’esito del mercato, ed i risultati in stagione”

Chi ha fatto miglior mercato in Serie A?

“E’ un testa a testa Inter-Milan. Sono club che hanno dimostrato di avere coraggio, hanno sostituito tanti volti ed hanno modificato il proprio usuale assetto. Le prime giornate hanno dato ragione a dirigenze ed allenatori. L’Inter è passata dalla querelle Lukaku a quella Samardzic. Il Milan ha dovuto rinunciare a Taremi alla fine del mercato ed ha salutato la bandiera Tonali. Nonostante ciò, il mercato delle milanesi può dirsi più che positivo. Ritengo, pertanto, che il gap con il Napoli possa ritenersi appianato. Va considerato, infatti, che il club partenopeo ha cambiato drasticamente non solo in campo, ma anche panchina e direttore sportivo”

Perché, rispetto al passato, sembrano esserci maggiori attriti tra dirigenze ed entourage?

“Io credo che si debba fare una distinzione tra club che hanno una struttura più snella ed altri che godono di più centri di potere. È inevitabile, in dirigenze più strutturate, assistere ad incomprensioni più frequenti. D’altronde, viviamo in un calcio sempre più roboante nei numeri, e nel caso specifico di quello italiano alle prese con le incombenze del Fair-play finanziario”

Con un ingaggio di un milione e mezzo, Kvaratskhelia può ancora essere valutato cento milioni?

“Non c’è una regola fissa, anche se è una norma misurare l’ingaggio di un calciatore in base alla valutazione sul mercato. Solitamente, il suddetto ingaggio corrisponde ad un decimo del suo prezzo, ed i cento milioni potrebbero richiedere un ingaggio di ben dieci milioni. A tal motivo, le trattative per il rinnovo dimostrano la consapevolezza, ambo le parti, che le cifre contrattuali del georgiano non corrispondono più al valore del calciatore”

 

 

FABIANO SANTACROCE 

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Fabiano Santacroce, ex calciatore del Napoli. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Nella trattiva che ha portato Natan a Napoli è stato coinvolto anche lei?

“No no… è una voce errata. È un giocatore che ho seguito, e sul quale mi sono documentato, soltanto dopo aver saputo dell’interesse del Napoli. Ho visto alcune partite e sono riuscito a capire qualcosa sul tipo di calciatore che è”

Cosa possiamo aspettarci dal difensore brasiliano?

“E’ un difensore fisico ed aggressivo. Ha tante qualità. È veloce, anche se l’unica pecca, almeno in fase iniziale, sarà l’esperienza. Bisognerà accettare gli errori iniziali, ma sarà importante aspettare che esprima le proprie qualità”

Natan nasce terzino, come vede il passaggio a difensore centrale?

“E’ un marcatore ma ha la fisicità per fare il centrale. Può disimpegnarsi in entrambi i ruoli. Gli servirà tempo per comprendere i nuovi meccanismi di gioco

Su cosa dovrà lavorare Garcia in vista della prossima partita?

“Garcia sta lavorando su un modulo tattico che prevede tanti scambi. Una contromisura positiva quando le squadre rimangono serrate nella propria metà campo. Il lato negativo, tuttavia, potrebbe essere quello di lasciare la squadra priva dei suoi punti di riferimento. Ciononostante, preferisco non sbilanciarmi sul futuro della squadra, i calciatori dovranno metabolizzare i nuovi meccanismi”

Crede che Spalletti abbia lasciato il Napoli perché consapevole dell’imminente addio di Mancini alla Nazionale?

“Non credo. Luciano ha lasciato il club perché aveva deciso di andare via dal Napoli e proseguire su quelle che erano le sue idee iniziali”

Natan, Juan Jesus, Alex Sandro, Bremer: cosa porta la Serie a ad acquistare così tanti difensori brasiliani?

“Sicuramente il fatto che ci sia una crescita in un ruolo in cui il Brasile, storicamente, peccava. Sono calciatori che abbinano grandi doti fisiche ad ottime qualità tecniche. L’unica pecca può essere quella della preparazione tattica. Sappiamo quanto sia importante questo aspetto in Italia”

Lindstrom ha detto di aver scelto Napoli piuttosto che Liverpool: che dimensione conferisce, al Napoli, questa scelta?

“La dimensione giusta, quella reale. Il Napoli si sta imponendo nel panorama nazionale ormai da anni. È una società importante che anche in Europa ha saputo far vedere cose importanti. A tal motivo mi sento di promuovere la scelta del danese. Napoli è una città che vive di calcio, e come lei ce ne sono poche…”

Qual è la posizione ideale di Raspadori?

“È strano, può fare un po’ tutto, ed anche bene. Per le caratteristiche che ha, è un calciatore che può far bene vicino alla porta. Un attaccante molto rapido ed in grado di calciare ottimamente sia di destro che di sinistro. Per questo è tra gli attaccanti più difficili da marcare in area di rigore. Sulla fascia, invece, perde parte delle sue qualità, non essendo tra quei giocatori in grado di saltare con continuità l’uomo”

 

 

ANNAMARIA BACCARO

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Annamaria Baccaro, giornalista e conduttrice. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Si aspetta una fascia da capitano per Di Lorenzo?

“E’ uno dei temi di cui si sta discutendo in questi giorni, anche in virtù delle immagini che vedono Spalletti discutere proprio con il suo ex capitano al Napoli. Potrebbe essere la figura giusta, il calciatore è cresciuto tantissimo al Napoli. Un difensore completo che gode del giusto temperamento per indossare la fascia azzurra. Lui più di altri meriterebbe questo traguardo”

L’idea di Spalletti pare quella di puntare su un attaccai rapido e leggero con Raspadori al centro: può essere uno stimolo anche per Rudi Garcia?

“Senza dubbio. Ricordiamoci che, lo scorso anno, quando fu chiamato a sostituire Osimhen, Jack seppe disimpegnarsi ottimamente. È un calciatore dalle grandi doti tecniche e dagli ampi margini di miglioramento. Raspadori potrebbe risolvere l’atavico problema della Nazionale degli ultimi tempi, ovvero l’attacco. Chissà che non possa servire da spunto anche per Garcia. Già contro la Lazio si è visto un Napoli veloce e, soprattutto, molto alto. C’è qualcosa che va corretto, in particolare dal punto di vista della concretezza. L’utilizzo di Jack in Nazionale potrebbe rivelarsi utile proprio in tal senso”

Un pensiero sulla situazione di Dia alla Salernitana?

“Non può far piacere sapere di una proposta, dalla Premier, che giunge al gong del mercato. Naturalmente, è una proposta che può ingolosire, sia per motivi tecnici che economici. La Salernitana ha però deciso di puntare su Dia. È un giocatore prezioso per le economie di gioco della squadra, ed anche difficilmente sostituibile a poche ore dalla chiusura del mercato. La presa di posizione della Salernitana è stata, in tal senso, decisa e lodevole. Una dimostrazione di carattere e personalità che, nel calcio di oggi, non è scontata. Quel che spero è che la situazione possa rientrare il prima possibilità. L’assenza di Dia è stata evidente già a Lecce”

Perché è stata tolta la fascia di capitano a Mazzocchi?

“Dal punto di vista tattico è un giocatore che Sousa deve ancora inquadrare nella nuova Salernitana. È un terzino dotato di qualità offensive enormi, e mi auguro che possa tornare ad essere centrale nel progetto tecnico. Credo si tratti soltanto delle consuete rotazioni iniziali, in un rodaggio dei nuovi meccanismi. L’impiego di Candreva è stato anche un premio per la sua leadership. Non escludo, inoltre, che possa trattarsi anche di una sfida verso il calciatore. Il calciatore ha tutto il diritto di riconquistare la fascia, e ritengo si tratti soltanto di una decisione passeggera”

L’arrivo di Luciano Spalletti come ct della Nazionale può far rifiorire un po’ di amor patrio al Sud Italia?

“Secondo me sì. In linea più generale, può avvicinare nuovamente gli italiani alla Nazionale ed a quelle sfide e competizioni – come il Mondiale – che mancano da troppo tempo. Quando ho saputo della scelta di Spalletti non nego di esserne rimasta lieta. È un tecnico che mi piace e che può garantire crescita individuale a molti azzurri. Una scelta, dunque, che può unire gli italiani nel sostengo alla Nazionale”

Quali saranno i suoi impegni nel futuro e nella prossima di campionato?

“Mi sto ancora organizzando ma credo che, quasi sicuramente, sarò all’Arechi Per Salernitana-Frosinone. Cercherò di assistere anche alla sfida di Genova degli azzurri. Tra due settimane ritorna Zona B, con cui tornerò a commentare il campionato cadetto”

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Mario Passaretti

Nato a Torre del Greco il 28/05/1979, diplomato in maturità classica. Giornalista da giugno 2015 e direttore del sito www.ilcuoreazzurro.it dal 2022. Collaboratore del giornale "Il Roma"

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