Martedì, 26 Settembre 2023 16:15

Oggi a 1FootballClub su 1 Station Radio abbiamo intervistato: Fabio Bazzani; Stefano Fiore; Nicola Mora

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Oggi a 1FootballClub su 1 Station Radio abbiamo intervistato: 

Fabio Bazzani;

Stefano Fiore;

Nicola Mora.

 

FABIO BAZZANI

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Fabio Bazzani, cronista Dazn ed ex calciatore del Bologna. Di seguito, un estratto dell’intervista....

Che partita ha visto al Dall’Ara?

“Le critiche vanno in direzione di un risultato che non può soddisfare il Napoli. Tuttavia, nel calcio gli episodi fanno la differenza. Il Napoli ha preso un palo al quinto minuto, ha fallito un calcio di rigore. Non è stato il peggior Napoli della stagione, e se avesse vinto non avrebbe rubato nulla. È un pareggio che lascia il rammarico, soprattutto per le esigenze di classifica che si richiedono ad una squadra della dimensione degli azzurri. Una gara, pertanto, decisa dagli episodi, ma in cui ho intravisto una crescita degli uomini di Garcia”

A Bologna, dunque, segnali di un progresso per la squadra di Garcia?

“Se Garcia riuscirà a lavorare in un clima privo si negatività, presupponendo la consapevolezza di dover resettare quanto accaduto nella scorsa stagione, la squadra potrà crescere. Ciò detto, l’eredità di Spalletti sarebbe stata difficile per chiunque, e quanto fatto la scorsa stagione è difficilmente ripetibile” 

Impressioni sul debutto di Natan?

“Ha approcciato molto bene, una gara sicura e di personalità. Il Napoli non è stato messo sotto pressione, ne consegue un esordio tranquillo per il brasiliano. Sulla continuità di prestazione di Natan, inoltre, molto dipenderà dalla capacità della squadra di difendere a baricentro alto e della compattezza del reparto”

Da allenatore, come avrebbe reagito alla reazione di Osimhen alla sostituzione?

“Non bene, sicuramente. Sono reazioni plateali che non fanno altor che mettere alla gogna un allenatore il quale, invece, avrebbe bisogno di supporto. È il frutto del nervosismo di una squadra abituata a meccanismi di un orologio svizzero e che, oggi, non riesce ad applicare quanto richiesto. In un momento del genere, dove la squadra ha tutte le attenzioni rivolte su di sé, una reazione del genere non è certo quel che serve. Non era il momento più adatto. Sono sicuro, però, che una vittoria potrà fare bene alla squadra. Un successo contro Udinese e Lecce potrà rinvigorire lo spirito degli azzurri”

Kvaratskhelia ed Osimhen lontani dall’incisività della scorsa stagione.

“Molto probabilmente non è un periodo, sia atletico che psicologico, ottimale. Quando le cose non ti vengono come sei abituato a poterle fare si ha un pizzico di nervosismo in più. Il palo, e le diverse occasioni sfumate, hanno contribuito ad alzare la tensione di Osimhen. Lo stesso discorso vale per Kvaratkshelia, abituato a ad incidere in gara con le proprie giocate. È un problema che si estende a tutta la squadra, alle prese con le difficoltà di una stagione lontana dagli automatismi dello scorso anno, in cui tutto sembrava riuscire con semplicità. Non è un problema che riguarda solo gli azzurri, basti pensare alle difficoltà riscontrate dal Milan di Pioli nell’anno successivo al tricolore”

Che gara sarà quella contro l’Udinese?

“Il Napoli dovrà continuare sulla falsa riga di Bologna, puntando a linee corte ed un pressing costante. L’Udinese, in queste prime uscite di campionato, ha mostrato ottimi meccanismi di gioco. Alla squadra di Sottil sembra mancare soltanto il gol. A tal motivo non sarà una partita semplice, anche se la squadra di Garcia ha soltanto un risultato”

Con la compattezza mostrata a Bologna il Napoli potrà contrastare la velocità dei calciatori bianconeri?

“Il Napoli, a mio parere, avrà in mano la partita. Gli azzurri dovranno essere bravi ad accorciare quando si perderà il possesso. Sarà fondamentale la marcatura preventiva, chiedendo il supporto degli attaccanti esterni. Una squadra, dunque, compatta. L’essere lunghi potrebbe comportare il rischio di prestarsi alle folate offensive dei bianconeri”

Gli impegni ravvicinati possono penalizzare il percorso dei partenopei in campionato?

“Gli stimoli della Champions sono indiscutibili. Tuttavia, gli impegni europei impediscono di limare quei difetti ed incertezze che, invece, una settimana tipo potrebbe aiutare a risolvere. Giocare la Champions, e fare risultati importanti, potrebbe però portare alla squadra quell’entusiasmo di cui avrebbe bisogno”

Chi vede favorito dopo le prime cinque giornate di campionato?

“Credo che l’Inter sia la principale candidata, e non per le prime cinque partite. Ad inizio stagione vedevo nei nerazzurri la squadra più completa, e con maggior rabbia per poter aggredire il campionato e conquistare la seconda stella. Anche il percorso europeo ha garantito ai nerazzurri la giusta consapevolezza. Date le difficoltà delle rivali, soltanto l’Inter può perdere questo scudetto”

 

 

STEFANO FIORE

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Fiore, ex calciatore della Lazio. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Commento sull’approdo di Spalletti alla guida della Nazionale?

“Visto quel che è successo con l’addio improvviso di Mancini, credo sia il meglio che potesse capitare. Un tecnico tra i più bravi in circolazione, molto preparato. È chiaro che ci sarà un gran lavoro da fare, non sarà semplice. Spalletti dovrà adeguarsi anche all’impossibilità di lavorare con quotidianità con i propri uomini. Già nelle prime partite, però, mi pare sia riuscito a garantire la propria impronta alla squadra. Non posso che augurargli di far bene”

Quali sono le differenze tecniche tra Spalletti e Garcia?

“Come è normale che sia, ogni allenatore ha le proprie idee. Garcia ha un compito molto arduo, al di là della bravura di un allenatore che, nel corso della carriera, ha dimostrato di poter essere bravo e vincente. Rudi eredita una situazione complicata. Spalletti aveva una squadra che andava a memoria, mentre Garcia avrà bisogno di tempo per poter imprimere le nuove proposte. Se il Napoli di Spalletti faceva del possesso un carattere identitario, quello del francese sembra essere molto più diretto. L’inizio traballante degli azzurri potrebbe essere dovuto proprio alle iniziali difficoltà di assimilazione della squadra”

C’è bisogno di tempo per realizzare un progetto tecnico importante, come dimostrato dallo stesso Spalletti. Anche a Rudi Garcia andrebbe concesso il giusto tempo?

“E’ il male del nostro calcio, e del calcio in generale, la mancanza di attesa. Credo che, come sempre, sia giusto approcciare al calcio, così come nella vita, con molto equilibrio, ed analizzare in maniera corretta ciò che accade. Garcia, come detto poc’anzi, eredita la panchina più difficile in Europa, in questo momento. Se riuscirà a vincere lo Scudetto, infatti, avrà eguagliato quanto fatto da Spalletti. Il francese sta provando a fare l’allenatore come sa farlo, ed è normale vada a scontrarsi con qualcosa che prima funzionava in maniera eccezionale. Sarebbe fondamentale che anche i giocatori si adeguino alle nuove richieste ed i nuovi meccanismi di gioco. Ci vorrà tempo anche per poter creare un’empatia che sia simile a quella di cui godeva Spalletti con lo spogliatoio. I tifosi sono preoccupati ed in questo momento vedono tutto nero. La squadra, però, non è cambiata molto, e c’è da pensare che anche i calciatori debbano mettersi a disposizione della causa. Da queste situazioni si esce tutti insieme”

Chi, dell’Udinese, proverà a mettere in diff il Napoli?

“L’Udinese non è ripartita bene come lo scorso anno. La squadra di Sottil ha perso tanto in avanti, tra la cessione di Beto e l’infortunio di Deulofeu. I due attaccanti rappresentavano l’80% del peso specifico – offensivo- della squadra. Un giocatore che a me piace molto, tuttavia è Samardzic. Al di là delle qualità dei friulani, però, il Napoli è chiamato ad una prestazione di squadra che possa consentire agli azzurri di ripartire. A tal motivo, mi sento di supportare il tweet del presidente De Laurentiis. In questo momento c’è bisogno di compattarsi”

Garcia rischia davvero l’esonero in questo momento?

“Non lo dico io, ma è una cosa implicita: ogni allenatore, soprattutto se alla guida di squadra importanti, quando non arrivano i risultati che ci si aspetta può essere messo in discussione. A mio avviso, sarebbe ingiusto mettere già in discussione il tecnico francese, anche se lo stesso Rudi sa che un allenatore viene messo in discussione ogni domenica. Ritengo che l’ex Roma sia un ottimo allenatore. Soprattutto, mi aspetto una risposta importante dalla squadra”

Zielinski, come seppe esserlo lei, si presenta come uno dei migliori interpreti del ruolo di mezzala.

“E’ un ottimo calciatore. Il polacco gioca in un ruolo dove avrei voluto giocare di più e ritengo si tratti di uno dei centrocampisti più forti d’Europa”

Come giudica la reazione di Osimhen al cambio durante la sfida del Dall’Ara?

“Al di là delle considerazioni comuni sulla positività della reazione di un attaccante al cambio, ritengo che una simile reazione non sia giustificabile. Osimhen si è addirittura preso la briga di suggerire a Garcia quale sia il modo con cui schierare la squadra... Nel calcio, però, esistono i ruoli. Le decisioni del tecnico, giuste o sbagliate che siano, vanno rispettate. Il calciatore, seppur con una tensione comprensibile, ha mancato di rispetto all’allenatore. Sono situazioni che alimentano polemiche in un contesto già di per sé complicato”

 

 

NICOLA MORA

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Nicola Mora, ex calciatore del Napoli. Di seguito, un estratto dell’intervista.

A Garcia va garantita fiducia?

“Credo che gli vada data fiducia. È innegabile che l’inizio non è stato entusiasmante. Il tecnico è già finito nel vortice delle aspre critiche. Tuttavia, la gara di Bologna ha mostrato segnali di crescita concreti. La squadra è tornata a giocare meglio, con Lobotka ed Anguissa in cabina di regia. Le occasioni ci sono state, soltanto la sfortuna ha impedito al Napoli di conquistare i tre punti. Il tweet di De Laurentiis, inoltre, ha confermato la fiducia della società nel tecnico”

Che gara si aspetta contro l’Udinese?

“Mi aspetto la partita della svolta. L’Udinese è una squadra da temere, ma il Napoli ha assolutamente bisogno di una vittoria. È la settimana di avvicinamento alla sfida contro il Real e c’è bisogno di una scossa. I presupposti di Bologna, in tal senso, sono incoraggianti”

Chi sarebbe meglio schierare, nella gara contro i bianconeri, tra Rui ed Olivera?

“Olivera, in questo periodo, è stato preferito al portoghese per la sua facilità di corsa e fisicità. Tuttavia, abbiamo visto quanto la mancanza di Mario Rui abbia influito sulla squadra. Seppur in debito di condizione, il portoghese è un giocatore dalle qualità tecniche superiori ad Olivera. Detto ciò, mi aspetto ancora una titolarità dell’uruguaiano, vista la fisicità dei bianconeri. Sarà fondamentale, tuttavia, ritrovare la coralità di manovra. Molto passerà dal centrocampo e dall’assistenza agli attaccanti. Abbiamo visto, a Bologna, un Napoli molto più pericoloso quando riesce a supportare i propri attaccanti”

Impressioni sull’esordio di Natan?

“Ha avuto qualche problemino fisico che ne ha posticipato l’esordio. È un giocatore dagli ampi margini di miglioramento e dalle ottime qualità tecniche. Ci sarà ancora da lavorare sulla tattica del nostro calcio e sul lavoro di linea. Sappiamo le difficoltà che i calciatori brasiliani quando arrivano in un calcio tattico come il nostro. Sono convinto, però, possa essere un ottimo prospetto” 

Lindstrom, invece, non ha ancora esordito dal primo minuto.

“E’ un giovane talentuoso. L’abbiamo visto poche volte, anche se l’avrei visto bene a Bologna e con maggiore minutaggio al Marassi. È un calciatore su cui il Napoli ha puntato molto e sono sicuro potrà farsi valere. Un ottimo investimento su un talento che potrà garantire qualità importanti”

Azzurri alla presa anche con problemi di motivazione?

“E’ una squadra che si sta ritrovando ed alle prese con qualche difficoltà tattica. Garcia vuole qualcosa di diverso rispetto ai meccanismi consolidati del 4-3-3 di Spalletti, ed i giocatori non hanno ancor ben capito come interpretare le richieste del nuovo allenatore. Qualcosa di positivo si è visto già al Dall’Ara”

Dove può arrivare il Napoli in Champions?

“Il Napoli può arrivare lontano. Nonostante le difficoltà credo che gli azzurri siano una squadra forte ed allenata da un ottimo allenatore. I partenopei hanno dimostrato di potersi ritrovare e di saper raggiungere grandi risultati. D’altronde, è già accaduto a Braga, e speriamo possa ripetersi contro il Real, che non attraversa certo un periodo di forma ottimale”

Garcia rischia concretamente l’esonero?

“Credo che ci siano scarse possibilità. Il presidente opera sempre meticolosamente nelle proprie scelte. Il recente tweet, alla fine di una gara che ha visto glia azzurri offrire un’ottima prestazione, non è casuale. Naturalmente, se l’emorragia di punti dovesse continuare, è chiaro che a quel punto Garcia rischierebbe davvero tanto”

 

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Mario Passaretti

Nato a Torre del Greco il 28/05/1979, diplomato in maturità classica. Giornalista da giugno 2015 e direttore del sito www.ilcuoreazzurro.it dal 2022. Collaboratore del giornale "Il Roma"

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