Mercoledì, 16 Novembre 2022 16:21

Oggi a 1FootballClub by IlSognoNelCuore abbiamo intervistato: Raffaele Ametrano; Stefano Caira; Mattia Collauto

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Oggi a 1FootballClub by IlSognoNelCuore abbiamo intervistato: 

Raffaele Ametrano;

Stefano Caira;

Mattia Collauto.

 

RAFFAELE AMETRANO 

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Raffaele Ametrano,.....

ex calciatore, tra le tante, di Napoli e Juve. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

 

Polemica sul premio di miglior allenatore del mese assegnato ad Allegri? "Spalletti andrebbe premiato ogni mese, sono cose che lasciano un po' il tempo che trovno. La Juve è reduce da un grande periodo, è in ripresa dal punto di vista dei risultati, ma la vedo ancora indietro rispetto alle rivali italiane, anche per il gioco offerto. Allegri, infatti, crede in un'organizzazione, punta alla concretezza. Sta recuperando alcuni calciatori infortunati, la squadra resta una candidata per vincere lo scudetto, anche se serve ancora tanto per arrivare al vertice. Vincere il tricolore dipenderà tanto dal Napoli e dal nuovo andamento della seconda parte di campionato, sarà fondamentale l'approccio alle prime gare da disputare. La stagione degli azzurri si deciderà a gennaio con le gare da affrontare gli stessi bianconeri e l'Inter". Parere su Ronaldo e sulla sua parabola discendente? "Dispiace quando un campionissimo subisce un simile calo, soprattutto umano. Faceva comodo al gruppo bianconero un calciatore del suo calibro, ma era 'egoista'. La Juve, tuttavia, ha subito il contraccolpo quando Cristiano lasciò la squadra, in quetso mercato di gennaio potrà trovare una nuova sistemazione. Complimenti al Manchester United, il quale non si è fatto piegare di fronte al portoghese, è una squadra che va ben oltre questo giocatore". In contrapposizionez pensieri sulla collettività del Napoli? "La prima donna del club è Spalletti... Conosco pregi e difetti di questo allenatore. Quando diventa il leader assoluto del gruppo, si distingue. Può contare su calciatori i quali possono diventare dei campioni, i nuovi acquisti si stanno rivelando fondamentali. Si è creata una splendida alchimia all'interno di questo ambiente, sono gli elementi necessari per vincere qualcosa di importante. Luciano è il vero leader della squadra". In passato, si parlava già di Pafundi, talento dell'Udinese? "Era nel settore giovanile friuliano. Si parlava di questo ragazzino, ha qualità superiori alla media. Ha un mancino meraviglioso, è molto promettente, anche se il suo percorso è ancora lungo. La convocazione in Nazionale è un grande premio per questo ragazzo, il quale deve ancora formarsi e dimostrare il proprio valore". Chi ha sorpreso tra i giovani in Serie A in questa prima parte di stagione? "Se trova continuità, Leao è uno dei calciatori più forti il mondo. Tante volte è discontinuo e non riesce a dare il 100% durante una partita. Se dovesse riuscire in questo sarebbe un giocatore del calibro di Mbappé. Mi piace tanto anche Colombo, un calciatore importante come anche Maldini, attualmente allo Spezia. C'è fame di giovani, Fagioli e Miretti sono molto talentuosi. Devono lavorare duramente, perché è stimolante giocare in top club italiani". Cosa si può chiedere di più a Nicola? "Il campionato della Salernitana è questk. Nicola è passionale, lavora tutto il giorno per estrapolare il massimo dalla squadra. Ma in Italia ci sono delle etichette stabilite. Non si ha la fiducia in questo allenatore, il quale può condurre il club sd un livello superiore alla salvezza, ma serve tempo ed un progetto delineato per restare in Serie A. È necessario avere la stima da parte dei calciatori e della società granata. Quando nell'ambiente funziona tutto bene e si ottengono risultati importanti, ma quando non ci sono questi presupposti, si creano delle creano delle crepe, le quali tendono a distruggere tutto". Mazzocchi merita un top club? "Sta facendo un campionato strepitoso, sta avendo tanta continuità. Se prosegue così, riceverà presto la sua chance importante".

 

 

STEFANO CAIRA 

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Caira, agente FIFA ed ex procuratore della Roma e di Francesco Totti. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

 

Pensiero sullo scontro Mourinho-Karsdorp? "Personalmente contesto il modo di mettere alla berlina un calciatore del livello di Karsdorp. Spetta all'allenatore capire se il ragazzo poi ha diversi problemi in determinati momenti o non riesce a dare il 100%, anche se non conosco le dinamiche. Roma è una città che nell'immediato non perdona, l'olandese è stato costretto subito ad andar via. Mourinho era consapevole di una simile conseguenza, non mi è piaciuta la sua gestione della situazione". Forse non tutta la piazza è a favore della decisione di Mourinho... "La piazza romana è particolare, una città che vive il calcio in modo spasmodico. José è arrivato a Roma come un profeta, sta vivendo una fase di 'profetismo', anche se credo che la situazione gli stia fuggendo un po' di mano. Roma è una piazza difficile sotto questo punto di vista, anche se le vicende dipendono sempre da diverse dinamiche". Parere sulla superiorità del Napoli? Quale la chiave del successo? "Non esiste una ricetta dettagliata, ma Spalletti è riuscito a creare un ottimo rapporto all'interno dello spogliatoio. Ha trovato calciatori liberi mentalmente con l'adrenalina di giocare in Serie A, una componente decisiva per vincere. Una serie di elementi la quale sta agevolando l'andamento della squadra azzurra. Chi ha costruito questo ambiente, ha toccato corde importanti sia dal punto di vista della città sia dei calciatori". Possibile colpo altisonante della Roma a gennaio? "Il club giallorosso si trova in sesta posizione per il valore della squadra, sicuramente non mi aspettavo che potesse occupare la vetta della Serie A. Ad oggi non è una rosa costruita per conquistare la Champions. Se dovesse arrivare un calciatore come Ronaldo, si tratterebbe di un colpo che spaccherebbe la città. La situazione economica è abbastanza drammatica, andrebbero prese determinate decisioni seguendo particolari dinamiche. Non credo sia valido puntare su un unico calciatore del livello di Cristiano". Ad oggi quale giovane ha rubato maggiormente l'occhio in Serie A? "Sicuramente Kvaratskhelia per ciò che ha dimostrato in questa prima parte di campionato".

 

 

MATTIA COLLAUTO 

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mattia Collauto, dirittore sportivo. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

 

Pensieri sulla Serie A? "Il calcio impone di restare costantemente aggiornati, è una passione ed un piacere, non un lavoro. Seguire i campionati è emozionante, in particolare la Serie A di quest'anno. Il Mondiale ha sconvolto le dinamiche del campionato, restare fermi quasi 2 mesi è una situazione particolare. La condizione dei calciatori sara un'incognita, per le squadre, le quali stanno facendo benissimo, sarà fondamentale manetenere l'attenzione mentale e fisica avute". Quale club non ha avuto un buon avvio di stagione? "Mi focalizzerei sulle squdre che hanno stupito come il Napoli, il quale sta abbinando uno spettacolo sporivo a grandi risultati. È una formazione che gioca bene, la gentw si sta divertentendo, anche perché la squadra sta vincendo. Alla base di tutto, infatti, ci sono le vittorie, il nostro calcio sta tornando a grandi livelli". Evoluzione della comunicazione nel calcio, in merito anche allo scontro Mourinho-Karsdorp? "Credo sia fondamentale essere aggiornati, è una dote la quale deve essere possedutanda qualsiasi manager. Mourinho è un mago sotto questo punto di vista, credo che sappia bene come sia andata la situazione. È migliore nella comunicazione, è estremamente intelligente. Ci sarà un motivo se ha rilasciato una dichiarazione simile. Nel calcio gli allenatori si sono comunque evoluti, Spalletti è uno di questi, i quali utilizzano tante strategie comunicative. Luciano sta dimostrando sul campo di essere un grande tencico, sta facendo crescere tanti giocatori e questa è una caratteristica di pochi". Parabola ascendente di Mazzocchi? È pronto per un grande club? "Ha avuto un percorso non agevole, ha effettuato la gavetta ed ha percorso tutti gli step per arrivare verso qualcosa di meritato. Per il suo carattere, non si deve precludere nessun genere di traguardo. Sta facemdo bene, deve mantenere sempre alta l'asticella ed incremetare il suo livello di gioco per puntare un top club. Ha lavorato tanto per poter fare questo, perchè mentalmente procede sempre oltre e questo aspetto può indurlo ad affrontare le difficoltà e le carenze tecniche per affrontare avversari complicsti. Se un calciatore ha una capacità metale per andare oltre queste dinamiche, allora può raggiungere livelli importanti e Paqaule è uno di questi giocatori". Distanza tra Osimhen e Haaland? "Sono due giocatori di altissimo livello. Il tempo dirà chi è stato più bravo e raggiungerà livelli più alti sul campo, giudice di tutti. Giuntoli a livello calcistico e dirigenziale guarda sempre oltre, fa un calcio di un certo tipo e lo sta dimostrando. Il Napoli è una piazza straordinaria e particolare, per forza di.cose deve essere ambita. Ha tifosi fantastici e sta proponendo un calcio unico, non servono altri elementi per convincere in determinato calciatore a firmare per quetso club. Non so se vincerà la Champions per il percorso arduo da percorrere, mentre in campionato ha un vantaggio importante, nonostante le rivali italiane. IL Napoli ha acquisito una carattura internazionale per i risultati ottenuti sul campo e per le capacità del proprio staff". Giudizio sulle dichiarazioni di Malagò? "Bisogna pensare solo al campo, mi piace vedere il calcio in modo positivo ed ammirare calciatori in determinate condizioni. È bello vedere dirigenti i quali lavorano duramente per gli interessi di un club, queste situazioni mi attirano poco, non fanno parte della mia visione calcistica. Sono discorsi complicati, la maggior parte dei miei colleghi pensa solo ai beni delle squadre e alla crescita del calcio italiano, per renderlo competitivo e sano".

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Mario Passaretti

Nato a Torre del Greco il 28/05/1979, diplomato in maturità classica. Giornalista da giugno 2015 e direttore del sito www.ilcuoreazzurro.it dal 2022. Collaboratore del giornale "Il Roma"

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