RAFFAELE AMETRANO
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Raffaele Ametrano, ex calciatore, tra le tante, di Napoli e Juve. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com......
Prestazione di Buffon con l'Inter? "Abbiamo giocato insieme con l'Under 21. A questi livelli, giocare in questo modo, è un fenomeno... Soltanto chapeau. È uno dei più forti della storia del calcio, ha scritto pagine rilevanti di diversi club. È uno dei primi della storia di questo sport. Il ruolo di portiere consente a Gigi di giocare ancora, ma è necessaria tanta fame mentale per proseguire a questa età. Ha un bisogno vitale per tentare di allungare la carriera il più possibile. Le tante vittorie nel corso della sua carriera sono state preziose per mantenere questi livelli". Prospetti italiano più interessanti in Italia? "Fagioli, Miretti ed altri giovani calciatori della Juve sono molto bravi. Come anche Caviglia, appena approdato alla Salernitana e Colombo del Lecce. Ci sono giovani italiani molto interessanti, ma è necessario avere il coraggio di lanciarli in campo". Fururo di Caviglia? "Brava la Salernitana ad ingaggiarlo, giocare all'Arechi è complicato, si percepisce la passione di un pubblico caloroso. Ha dimostrato, tuttavia, di poter giocare in questo stadio, ha alzato il livello e questo può consentirgli di crescere". Diverbio comunicativo tra Ancelotti e Gattuso: come si gestiscono questi episodi? "Ho letto informazioni a riguardo, mi ha sorpreso questa vicenda. Carlo è stato un papà per Ringhio, hanno trascorso momenti importanti. Sono due persone di sport estremamente rilevanti, potranno avere l'occasione di risolvere la loro problematica. Rovinare momenti magici per situazioni mai chiarite, sarebbe spiacevole. Mi auguro che questo rapporto possa risanarsi, il calcio divide ma offre anche l'occasione di risolvere episodi simili". Parere sull'avvio di stagione del Napoli? "Non mi aspettavo un inizio simile, in estate erano andati via giocatori fondamentali nell'ultimo periodo azzurro come Insigne, Koulibaly e Mertens, anime del Napoli. Complimenti alla società, la quale è intervenuta subito sul mercato ed ha ingaggiato calciatori già pronti per questa squadra. Spalletti, inoltre, è un martello, un top che sta esprimendo il meglio in una grande situazione. Brava la dirigenza azzurra ed anche l'allenatore italiano per l'operato svolto". Possibile atteggiamento difensivo della Juve con il Napoli? "Non credo che la squadra bianconera tenderà a scoprirsi al Maradona, anche perché manca tanto al termine della stagione. Tenterà di colpire con i propri calciatori migliori o in determinate situazioni di campo, le armi sfruttate nell'ultimo periodo. Il Napoli farà la partita e la Juve cercherà di colpire in contropiede". Quale calciatore potrebbe decidere Napoli-Juve? "Ad oggi Osimhen è il calciatore più avanti di tutti. È un giocatore che stanca tanto gli avversari anche solo a guardarlo, è il numero 9 dell'era moderna. Può decisamente spostare gli equilibri. Tra le fila della Juve, occhi a Milik, il quale può tirare fuori i suoi colpi in qualsiasi momento". Karsdorp colpo funzionale per la Juve? "Forse il club dovrebbe intervenire sul mercato per rinforzare il centrocampo, ma ha deciso di puntare sui propri giovani. Questi non hanno tanta esperienza, ma si ingaggerà probabilmente un calciatore per la fascia nella prossima stagione. L'olandese è un ottimo calciatore, ha dimostrato tanto nel corso degli ultimi anni".
NICOLA ZANINI
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Nicola Zanini, ex calciatore, tra le tante, di Juve e Napoli ed attuale allenatore del Sona. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
Esperienza al Sona? "L'avventura era partita male, ma sono stato richiamato. Siamo ultimi in classifica, ma tenteremo di realizzare un'impresa". Possibile atteggiamento difensivo della Juve con il Napoli? "Credo che la squadra bianconera abbia intrapreso il proprio percorso. A ivello mentale, la testa dei bianconeri è più sgombra rispetto a quella degli azzurri. Quest'ultimi hanno maggiori responsabilità, oltre un vantaggio importante in classifica. La Juve, tuttavia, resta una squadra pericolosa". La Juve ha subito meno gol, il Napoli meno azioni difensive: differenza tra i due dati? "La squadra bianconera ha subito meno gol, è, infatti, molto compatta a livello difensivo, ma è stata anche fortunata in alcune circostanze. Per quanto concerne il Napoli, gli azzurri hanno subito meno azioni difensive perché tendeno ad avere il controllo del gioco ed a fare la partita". Milan e Inter sono ancora inserite nella corsa scudetto? "Le squadre sono vicine nelle zone alte della classifica, ma molto dipenderà dal risultato di Napoli-Juve. Mi piace tanto il Milan, anche se deve riguardare diversi aspetti. Preferisco meno l'Inter, ma resta una squadra estremamente solida. Il gap da ridurre in classifica dipenderà dal Napoli e dal proprio percorso". Giudizio sulla stagione della Roma e della Lazio? "Non mi piace molto la squadra biancoceleste, anche se mi è simpatica. Mi auguro comunque che possa cambiare qualcosa per entrambe le squadre. La Roma può contare su una rosa più attezzata per vincere, ma esprime un gioco decisamente inferiore alla Lazio. Quest'ultima deve sistemare alcune dinamiche, soprattutto se si considera il risultato della gara con l'Empoli, nella quale sono stati gettati via 3 punti". Parere sulla stagione del Verona? "Arriva prima o poi l'anno in cui si paga dazio... Dopo un'ottima stagione, la società ha smembrato la squadra, naturale un simile epilogo. Bisognerà attendere per conoscere il prosieguo". Stagione della Samp condizionata dai problemi economici? "Meno alibi si assegnano ai calciatori, meglio è. Non è una squadra da quel posto in classifica, ma comunquw non ha valori elevati per la categoria". Possibile riscatto di Ndombele? "Ha sfornato buone prestazioni, è stato utile al Napoli. Naturalmente ci sono calciatori più forti, ma è funzionale per avere una rosa ampia. Forse sarebbe eccessivo riscattare il calciatore per una cifra intorno ai 30 milioni, ma probabilmente ad un prezzo differente sarebbe conveniente".
GIANMATTEO MAREGGINI
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gianmatteo Mareggini, ex calciatore della Fiorentina ed attuale preparatore dei portieri italiani Under21.. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
Giudizio sulla prestazione di Buffon con l'Inter? "È un'icona per gli aspiranti portieri. Nonostante gli anni, ha dimostrato che il talento non viene scalfito degli anni. Tanti tenteranno di emulare un calciatore simile". Parere sulla stagione di Meret? "Il ruolo del portiere è molto particolare. Gli estremi difensori devono godere della fiducia della società, ma la componente mentale del calciatore è predominante. Meret è un giovane Buffon, è straordinario a livello tecnico. Aveva bisogno di tempo, attualmente i tifosi stanno conoscendo il suo valore. Menomale che è stato aspettato". E Gollini? "Tutti ricordano di una gara del portiere, nel quale commise un errore. Resta un portiere importante, potrebbe giocare per qualsiasi squadra di Serie A". Parere su Caprile? "È fortissimo, sono venuto a sapere dell'interesse del Napoli. È sicuro e consapevole, sto scoprendo Elia in Under 21. È un anno più giovane di Carnesecchi, il titolare ma della squadra, ma è molto forte". Oggi forse si tende ad idolatrare tanto i giovani..."Adesso si tende ad andare alla ricerca dei calciatori, ma dobbiamo credere maggiormente nei giovani, le troppe aspettative dipendono anche dai tifosi e dall'opinione pubblica. Alcuni procuratori poi cavalcano l'onda, ma chi lavora nei club conosce il percorso e il reale valore di questi ragazzi. L'aspetto più difficile è legata alla reazione di questi giovani giocatori e dei loro genitori, può essere un'arma a doppio taglio. Queste dinamiche devono essere punti di partenza e non di arrivo. Il problema, tuttavia, non l'interesse del giocatore per il procuratore, ma viceversa". Scetticismo circa la bravura dello scouting italiano? "È un argomento da non giudicare, ma oggigiorno le squadre italiane si affidano molto ai procuratori. È tutto nelle loro mani. Prima erano presenti responsabili dei settori giovanili molto capillari. In Italia non scappava nulla in passato; costerebbe molto bene affidarsi ad un professionista, il quale svolgerebbe egli stesso il proprio operato, ma non sempre si ottiene un epilogo felice. Forse non è questo il percorso giusto, il calciatore dovrebbe trovarsi al centro del villaggio. Ma ad oggi il denaro non è distribuito nel migliore dei modi. Un esempio da seguire è l'Empoli, club di Corsi. Il settore giovanile sforna numerosi talenti, tutti italiani appartenenti alla società la quale lavora proprio per sviluppare questo punto di forza".