“Il macrotema di giornata è il terremoto in testa alla classifica che rende il campionato interessante. I risultati incerti di questa Serie A sono dovuti anche a qualche errore di allenatori quotati, come Pioli e Spalletti, per non parlare di Allegri, un vero e proprio flop: sesta in campionato a 12 punti dalla prima. I bianconeri, nonostante hanno una rosa superiore a Milan ed Atalanta, sono talmente aridi nel gioco che non sono riusciti a segnare più di un gol al Venezia, squadra che ha subito 10 gol nelle ultime 3 partite. I numeri sono impietosi in attacco: 23 gol in 17 giornate, solo sette squadre hanno fatto peggio. Tutti parlano del centrocampo a disposizione di Allegri, ma l’attacco non fa tanto meglio. Ad uno come Dybala, che salta la metà delle partite, non rinnoverei il contratto, ancorché chiede 10 milioni di euro netti all’anno per cinque stagioni, ovvero operazione da 100 milioni lordi. Non ha un ruolo ben definito, non è un bomber ed è di cristallo. Se dovessero perderlo non sarebbe né il primo né l’ultimo, il Milan ha fronteggiato l’addio di Donnarumma, figuriamoci l’argentino. Il rinnovo della Joya impedirebbe l’arrivo di Vlahovic, ma con questa dirigenza non mi sorprenderei. Il delirio di onnipotenza dei massimi esponenti della società torinese, che negli ultimi tre anni ha mandato via Allegri, Sarri e Pirlo, salvo poi richiamare il tecnico toscano assolutamente inadeguato, si è visto anche nella questione della Superlega. Il Milan ad Udine poteva lasciarci tre punti, contro l’esordiente Cioffi. Non è il primo calo dei rossoneri, sempre per lo stesso errore: partire senza Kessie e Tonali era già successo contro il Sassuolo, dove poi persero. Oggi Pioli ha la coperta corta, ma ha anche perso un po’ la bussola, lo vedo confuso. Spalletti, contro l’Empoli, non è esente da colpe: giocare con un centrocampo a due, adattando Elmas avanti alla difesa, lo ha reso inutile. Stesso discorso per Ounas sotto punta. Se avesse schierato i suoi col 433 sarebbero stati più compatti ed ogni calciatore avrebbe giocato nel proprio ruolo. Non si può giustificare il fatto di aver racimolato 5 punti nelle ultime 6 giornate, vincendo solo contro la Lazio. Infine, quando ci sono tutti questi infortuni muscolari, nessuno è esente da colpe. Occhio che domenica prossima c’è lo scontro diretto col Milan: gli azzurri potrebbero rilanciarsi, oppure, in caso di sconfitta, dovranno iniziare a guardarsi alle spalle, perché l’Atalanta corre veloce. La rosa a disposizione di Spalletti, senza sei titolari, è da sesto o settimo posto. Note di merito per la Fiorentina quinta e per l’Empoli settimo. Insieme alla Juve, invece, le grosse delusioni di questo campionato sono Roma e Lazio. Lo stucchevole Sarri si è fatto un autogol incredibile tornando a parlare dello Scudetto vinto con i bianconeri: la cosa ha dato fastidio alla piazza e, sinceramente, se fossi Lotito ci penserei bene prima di prolungargli il contratto.
Sorteggi Champions? Scontro affascinate tra Messi e Ronaldo, anche se il Psg è favorito. Fortunata la Juve con lo Sporting Lisbona, anche se nel girone, a differenza del campionato, si è comportata bene. All’Inter è andata bene, nonostante l’Ajax abbia fatto un gran filotto. Ma meglio gli olandesi che City, Bayern e Liverpool. Il calcio è incredibile: l’ultima volta che il Barcellona era finito in Europa League, all’epoca Coppa Uefa, era la stagione prima dell’esordio di Messi. Ora, alla prima senza la Pulce, sono finiti di nuovo nell’Europa meno nobile”.
BERGONZI
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mauro Bergonzi, ex arbitro e moviolista Mediaset. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com.
“Non c’è rigore su Elmas, regolare gol di Morata, manca una espulsione al Venezia”
“Al netto di Roma-Spezia di stasera, che chiuderà la diciassettesima giornata di Serie A, stasera, e potrebbe portare polemiche, la classe arbitrale è da promuovere a pieni voti. C’è qualcosa da rivedere in Udinese-Milan, sul caso dell’espulsione di Success arrivata nei minuti di recupero: l’intervento non era da rosso diretto, bensì da doppia ammonizione, perché il calciatore non è stato sanzionato per condotta antisportiva su Maignan, ma solo per l’alterco che ne è conseguito con Florenzi, il quale è stato solo ammonito. Ripeto: Success doveva ricevere un giallo per carica al portiere e l’altro per il diverbio col difensore avversario. Questo piccolo errore dell’arbitro Fourneau potrebbe costare una squalifica più lunga al calciatore, ma su questo influirà anche quanto scritto dallo stesso direttore di gara sul referto.
Si è chiacchierato molto riguardo il gol di Morata, per un presunto fallo di mano di Bernardeschi:
Nello stesso match manca un clamoroso secondo giallo, con conseguente espulsione, per Ampadu del Venezia al minuto 63’. Non c’è assolutamente il rigore chiesto dai bianconeri nel secondo tempo.
Mi segnalano, infine, polemiche da Napoli per un presunto rigore su Elmas: Parisi, terzino dell’Empoli, anticipa nettamente il macedone, quello che accade dopo è un semplice scontro di gioco che non può assolutamente giustificare l’assegnazione della massima punizione. Questa partita è stata gestita in maniera magistrale da Marinelli”.