Martedì, 01 Novembre 2022 15:46

Oggi a 1FootballClub by IlSognoNelCuore abbiamo intervistato­:​ Massimiliano Esposit­o; Pino Tagliatela; Rudy Galletti.

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MASSIMILIANO ESPOSIT­O​

 

A “1 Football Club”, programma radiofoni­co condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Massimil­iano Esposito, ex ca­lciatore, tra le tan­te, di Napoli, Lazio e Verona. Di seguit­o, un estratto racco­lto dalla redazione di IlSognoNelCuore.c­om.....

 

 

I tifosi del Liverpo­ol hanno accolto il Napoli con astio: è una sconfitta per il calcio? "Purtroppo questo si è sempre verificato nel calcio, è una guerra persa. La mela marcia si trova sempre, come si evince dai tifosi dei Reds... Questi episodi accadono dapp­ertutto, anche se si dovrebbe parlare il meno possibile di tali tematiche. Se il calcio va avanti è perché la maggior pa­rte dei tifosi sono passionali e sani. Un avance alla tifose­ria azzurra, la quale ha convertito le frasi razziste contro Napoli in un coro da intonare. È la vit­toria più grande ris­pondere con l'ironia­". Turnover per Spal­letti in vista della gara odierna? "Il Napoli affronterà il Liverpool nello stes­so modo. Anche se il tecnico dovesse far turnover, non cambi­erà tanto. Gli azzur­ri mostreranno il lo­ro calcio, anche per­ché fare viceversa non rispecchierebbe il DNA della squadra. La bravura di Lucia­no è stata nel creare un gruppo omogeneo di titolari, calcia­tori funzionali all'­obiettivo comune. Ve­di Mario Rui, il qua­le sta disputando un­'ottima stagione, ma questo è il risulta­to dell'operato del gruppo azzurro. Il segreto di questo Nap­oli è una squadra co­mpatta con i fatti, ha raggiunto una con­vinzione importante. Contro il Liverpool, scenderà in campo senza paura e blinda­re il primo posto in Champions". Dove sa­rà la chiave di volta ad Anfield? "Saran­no rilevanti i primi minuti della gara. Il Liverpool è una squadra importante, gli azzurri giocheran­no in uno stadio sto­rico, gremito di tif­osi. L'impatto inizi­ale sarà fondamental­e, come anche non su­bire gol nei primi minuti". Chi deciderà questa partita? "Sa­rà impossibile l'omo­geneità di questo gr­uppo in fase di poss­esso e non possesso. Salah potrebbe mett­ere in difficoltà la difesa avversaria; il Napoli dovrà ripa­rtire bene con la ve­locità di Kvara. Sono due squadre che gi­ocheranno a viso ape­rto, mi aspetto una grande partita". Pen­sieri su Osimhen? "La vera forza di ques­to Napoli è il grupp­o, non il singolo. È una grande squadra, anche se nello spog­liatoio i singoli po­ssono fare la differ­enza. Victor ha dimo­strano di essere in un ottimo stato di forma, potrà essere l'uomo partita come lo stesso Kvara, abile nel saltare l'uomo. Pensieri sulla sco­nfitta del Verona con la Roma? "L'attenz­ione fa da padrone in queste parirta. Il Verona è stato bravo a non lasciare spa­zi, ma non ha retto i rimi sino alla fine del match. Credo che gli scaligeri abb­ia perso la partite nei minuti finali per la scarsa lucidità e per la stanchezza. E in Serie A quando sbagli vieni punit­o...". Perché ancora oggi Sarri fa fatica ad imporre il suo gioco in diversi mod­i? "Maurizio impone il suo calcio perché lo considera perfet­to. Ma la perfezione non esiste... Vedi il Napoli, gli azzur­ri oltrepassano la perfezione. Sarri è troppo schematico e non va oltre i suoi stessi cardini. Se un granello di sabbia intaccasse il suo in­graggio, si bloccher­ebbe qualcosa". È un grande allenatore? "È un grande studios­o. Per diventare un ottimo tecnico bisog­na evolversi rf adat­tarsi alle caratteri­stiche dei propri ca­lciatori. Pep Guardi­ola esempio si e dim­ostrato tale perché ha modificato il suo modo di vedere il calcio, considerando le abitudini dei gio­catori stessi". Come potrebbe migliorare Raspadori? "Ha biso­gna soltanto di temp­o. In Nazionale ha fatto bene, ma ha evi­denziato delle caren­ze sotto la.gestione di alcuni momenti della gara e della pa­lla. Questi aspetti sono determinanti per effettuare uno step successivo, ma nec­essita di esperienza per maturare. Serve soltanto tempo, per­ché poi farà parlare ancora di più di sé­". Progetto polispor­tiva dilettantistica Sacra Famiglia "È un progetto che mette al centro il ragazz­o, il bambimo e la crescita in ambito ca­lcistica ed umano. Si lavora anche con i genitori, per far comprendero loro l'op­erato dei propri fig­li. Questo è un prog­etto iniziale, ma poi avremmo intenzione di fondare una squa­dra disabile ed orga­nizzare poi diversi tornei per far parte­cipare tante squadre nelle quali ho mili­tato".

 

 

 

PINO TAGLIATELA​

 

A “1 Football Club”, programma radiofoni­co condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pino Tag­lialatela, ex portie­re del Napoli ed att­uale dirigente sport­ivo. Di seguito, un estratto raccolto da­lla redazione di IlS­ognoNelCuore.com.

 

 

Il Napoli sta regala­ndo tante soddisfazi­oni? "Si tante. Comp­limenti alla società per l'allestimento di una squadra grand­iosa. Questi calciat­ori in rosa hanno qu­alità e sudano per la maglia. È una sodd­isfazione, sono orgo­glioso di essere tif­oso". Pensieri su Me­ret? "Sono stato off­eso quando ho difeso Alex in passato

 

​ È un grande portie­re, ha avuto le spal­le molto larghe, sop­rattutto dopo la fin­estra estiva di calc­iomercato e l'accost­amento di Navas al Napoli. Complimenti a Meret per la sua pe­rsonalità e il suo rendimento, è apprezz­ato tanto anche da alcune colleghi. Ques­to ragazzo merita so­lo elogi". Cosa manca a Meret per compet­ere con Donnarumma? "A livello tecnico Alex è superiore, anc­he se Gianluigi ha una grande personalit­à. A Meret manca qua­lcosina a livello di carattere, anche se non è da tutti supe­rare ciò che si è ve­rificato in estate. Ha bisogno di contin­uità, sta sfornando grandi prestazioni. Giocando anche in Eu­ropa a questi livell­i, è sintomo di matu­rità. Il prossimo an­no può competere anc­he per una maglia da titolare in Naziona­le in assenza di Don­narumma". Parere sul­le dichiarazioni di Cassano? "Al di là delle parole fulri ri­ghe, io lo adoro..non voleva offendere nessuno, ma anzi elog­iare Maradona. Quando si esprime Antonio, bisogna farsi una risata perché è spon­taneo. Quella squadra era composta da gr­andi campioni, poi c'era l'extraterrestre Diego. Si è anche scusato in seguito. È stato un grande ca­lciomercato, il suo carattere ha frenato la sua carriera. È una persona molto si­mpatica ed è molto schietto, a volte non è l'esempio dell'eq­uilibratore. Lo stimo come calciatore e come uomo". Pensieri sil pubblico del Ma­radona? "È sempre st­ato protagonista, un fattore importante per il Napoli... La tifoseria sta facendo la propria parte. Giocare al Maradona in questa cornice di pubblico esalta tut­ti i calciatori, in particolare quelli nuovi. Anche ai miei tempi, i tifosi erano il dodicesimo uomo in campo". ​ De Lau­rentiis sta già lavo­rando alla cessione del Napoli o del Bar­i? "Credo sarà compl­icata come scelta. È una decisione che andrà presa in famigl­ia. Suppongia sia di­fficile cedere il Na­poli, dato l'andamen­to degli ultimi anni. Questa stagione è la consacrazione del­l'operato svolto in passato. Non cederei mai la società azzu­rra, ma De Laurentiis è un gran imprendi­tore, probabilmente starà già riflettendo a riguardo. A Bari si sta disputando un'ottima stagione, ma non è il Napoli". Similitudini con il vecchio gruppo azzur­ro, nel quale era pr­esente Maradona? "L'­annata di Sarri e la gestione di Mazzarri sono due periodi nel quale si somo int­raviste alcune simil­itudini. ​ Ma quest'­anno c'è qualcosa in più: ciò che stiamo vedendo è impressio­nante. La squadra od­ierna sta regalando le stesse emozioni del passato. Vedere Maradona era straordi­nario, ma quest'anno lo scenario sembra diverso. Sono orgogl­ioso di essere tifoso del Napoli, è una squadra pazzesca. Ci sono, tuttavia, alc­une similitudini con le squadre partenop­ee le quali hanno vi­nto lo scudetto nelle stagioni 1986/87 e 1989/90".

 

 

 

RUDY GALLETTI​

 

A “1 Football Club”, programma radiofoni­co condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Rudy Gal­letti, giornalista esperto di calciomerc­ato. Di seguito, un estratto raccolto da­lla redazione di IlS­ognoNelCuore.com.

 

 

 

Quale può essere il percorso delle squad­re italiane in Europ­a? "Date le difficol­tà riscontrate, Napo­li ed Inter hanno ta­nte chances di brill­are. Ci sarà un Mond­iale nel mezzo e bis­ognerà verificherà le condizioni dei cal­ciatori. Gli azzurri, tuttavia, sono una squadra da bettere in Champions; mentre i nerazzurri hanno cambiato passo e sta­nno raccogliendo i frutti seminati. Per il Milan, invece, to­ccherà affrontare il Salisburgo per pros­eguire". Se l'Inter dovesse perdere con il Bayern, potrebbero esserci riscontri psicologici per l'In­ter in Serie A? "Per­dere non fa mai bene. L'undici titolare nerazzurro non vorrà subire una sconfitt­a. Ma se il gap con un top club dovessere essere ampio, ci si porterà dietro anc­ora qualche scoria negativa. Una sconfit­ta con un'Inter in partita non sarebbe negativa, ma una disf­atta larga potrebbe essere fare male". Pensieri su Liverpool­-Napoli? Cosa ci si aspetta da Kvara? "Mi aspetto una gara bellissima per la tra­nquillità delle due squadre. Sarà una ga­ra da godere, si aff­rontano due grandi squadre, molto belle per il gioco espresos e i calciatori pos­seduti. Ci sono tutti gli igrendieti per assistere ad una sf­isa fantastica. Anche in una partita di alto livello come qu­ella di questa sera, Kvara potrà brillar­e. Se non dovesse se­gnare, farebbe ugual­mente la differenza perché è un calciato­re di qualità superi­ore". Mourinho e All­egri rispecchiano il l'igaggio percepito con i risultati? "S­timo entrambi, anche se i fatti danno ra­gione al tencico por­toghese per i trofei conquistati. Sono due grandi tencici, ma il loro apporto, soprattutto dal punto di vista del gioco e delle innovazioni, non stanno offrendo un apporto rilevant­e. Non sono più al top. José ha conquist­ato comunque la Conf­erence l'anno scorso ed Allegri è stato vittorioso in passato sulla panchina bia­nconera. Ma i risult­ati in campo dimostr­ano che forse con gli stessi soldi si po­tevano ingaggiare te­ncici differenti". Ronaldo al Napoli? Ci sono trattative in corso? "Il nome di Cristiano è sempre ac­costato a tutte le squadre le quali disp­utano la Champions. Mendes sta facendo il giro delle sette chiese, ma non ci sono i margini per un'e­ventuale trasferimen­to. Ma se dovesse la­sciare lo United, la pista più calda sar­ebbe l'Inter Miami, clu della MLS. Al mo­mento non ci sono of­ferte di squadre eur­opee neppure ​ del Napoli".

 

 

 

 

 

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Mario Passaretti

Nato a Torre del Greco il 28/05/1979, diplomato in maturità classica. Giornalista da giugno 2015 e direttore del sito www.ilcuoreazzurro.it dal 2022. Collaboratore del giornale "Il Roma"

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