Lunedì, 14 Novembre 2022 16:08

Oggi a 1FootballClub by IlSognoNelCuore abbiamo intervistato:  Giovanni Cobolli Gigli; Oscar Damiani; Mauro Bergonzi (esclusiva nazionale).

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COBOLLI GIGLI

 

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com.

 

Commento sulla vittoria della Juve? "Era fondamentale vincere, era un impegno cruciale. È emersa una grande Juve nel primo tempo, ed un'ottima squadra nella ripresa. Grandi calciatori della rosa si stanno finalmente riprendendo, come Cuadrado, abbiamo bisogno di stelle come Juan". È stato anche il successo di Agnelli ieri? Lezione di calcio a Sarrii? "Al di là dei ricordi del passato, il presidente è stato fondamentale quando lanciò quel messaggio rilevante alla squadra per confermare le sue idee all'interno della società e proseguire con mister Allegri, dopo la sconfitta con il Maccabi in Champions. Anche se Agnelli avrebbe potuto inviare quel messaggio anche qualche settimana prima...Allegri, inoltre, sta dando maturità ad un giocatore come Rabiot, ha avuto ragione anche su questo". Pensieri sull'avvenire della squadra? "Saranno undici i bianconeri i quali parteciperanno ai Mondiali. Come tifoso, ho la speranza che la Juve possa continuare a sognare di vincere il campionato, ma il 13 gennaio con il Napoli sarà l'ultima spiaggia per poter puntare al titolo. Attualmente affrontare la squadra azzurra è davvero complicato". Il Napoli è in vetta alla Serie A, eppure è Juve ad avere la miglior difesa... "Il Napoli ha un attacco talmente forte tale da non consentire alla squadra di risentire dei lievi cali difensivi. Ha costruito una grande rosa in estate, Spalletti si sta togliendo ottime soddisfazioni. Ma non contesto neppure Allegri e la sua analisi critica, non si lamenta di ciò che succede nel corso di una partita e non è un 'piagnone'. Mi auguro che Max abbia ristabilito un ottimo rapporto nell'ambiente bianconero, vincere con la Lazio è stato fondamentale per gettare le basi per i prossimi mesi. Bisogna ancora verificare le prestazioni degli acquisti effettuati in estate, quindi attendere il vero riscontro sul campo di calciatori come Pogba e Di Maria. Abbiamo trovato una forte quadratura nella difesa, nonostante gli addii di Chiellini e Barzaghi negli ultimi anni. Questo è un aspetto fondamentale poiché è stato il punto si forza del club bianconero in passato. Ovviamente sono felice di vincere anche con un semplice 1-0 o un gol in fuorigioco...". Valutazione su Mourinho e sull'episodio Karsdorp? "Sebbene sia stato super vincente, non gradivo tanto José quando era sulla panchina dell'Inter. Ha un carattere particolare, ma è sicuramente carismatico. Come si fa a tappare la bocca a questo tencico? Dice sempre giorni che pensa, la società dovrà prendere provvedimenti circa la questione Karsdorp e tentare di trovargli una nuova sistemazione. José ha sbagliato a rilasciare quelle dichiarazioni, come il gruppo di tifosi che ha atteso il calciatore sotto casa. Ma noi italiano siamo maleducati ed instintivi, abbiamo una visione calcistica differente rispetto per esempio a ciò che si verifica in Inghilterra". Parere sulle milanesi? "Da fastidio parlare dell'Inter, ma gioca un buon calcio. Inzagi è un grande tecnico, ma purtroppo nella societa nerazzurri è presente Marotta... Per quanto concerne il Milan, c'è il fenomeno Maldini, il quale e partito già maturo e sta realizzando grandi imprese nel giro di tre anni. I rossoneri, inoltre, possono contare su un tecnico marurato nell'ultimo periodo".

 

 

 

OSCAR DAMIANI

 

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Oscar Damiani, ex calciatore di Napoli, Inter e Lazio ed attuale procuratore. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

 

 

Quest'anno l'Italia non parteciperà ai Mondiali... "Francamente in tempi brevi non credo che la Nazionale possa partecipare al torneo. Ci sono alcuni giovani italiani i quali devono crescere, anche se sono perplesso delle convocazioni di Mancini. I nostri ragazzi crescono lentamente, in questi ultimi anni non ci sono campioni giovani, bisogna aspettare le nuove generazioni. Vedi Pinamonti, è un ottimo calciatore, ma fa parte dei convocati i quali sono calciatori di squadre che non giocano per vincere. In passato era la situazione contraria, diventa complicato così crescere. Anche se Mancini sta tentando di dare delle possibilità ai giovani il ct non può fare miracoli. Dobbiamo sperare nel futuro e nella cresciia di calciatori delle prossime generazioni. In passato c'erano giocatori molto forti in Nazionale, oggi è impossibile pensare campioni i quali ricoprono più ruoli". Bilancio della prima parte di stagione del Napoli e della Serie A? "Il club azzurro merita di essere in vetta, ha due squadre dello stesso livello. E Milan, Inter e Juve non sono al pari della rosa azzurra. Il club, inoltre, può contare su un grande allenatore, il quale consente a tutti i calciatori della propria squadra di giocare, coinvolge tutti costantemente. Complimenti a Spalletti e al Napoli". Gli insuccessi di Luciano un limite per gli azzurri? "Ha grinta e personalità. La società, inoltre, è forte e quando c'è questa condizione il resto viene di conseguenza". La sosta Mondiali un bene per il Milan? "Assolutamente sì. I centrocampisti, motore della suqadra, sono in in calo poiché hanno speso tante energie. Credo che questa pausa farà bene a questi giocatori, i quali non hanno sfornato grandi prestazioni nell'ultimo periodo. Ma Pioli ha legato bene con il suo gruppo, l'ambiente è sereno ed è simile a quello azzurro. Anche se il Napoli attualmente è superiore". La Juve ha la moglior difesa del campionato: con i suoi numeri positivi può arrivare lontano? "La difesa è fondamentale per ottenere grandi risultati. La Juve può avvicinarsi alle squadre del vertice, anche se 10 punti sono tanti. Se i bianconeri non dovessero calare, potrebbero essere in corsa per il titolo. Avranno difficoltà a competere, ma Allegri è un grande tecnuco. Non credo, tuttavia, chr il club possa rientrare nella lotta scudetto. Napoli, Milan ed Inter più indietro sono le favorite per lo scudetto, anche se soltanto gli azzurri possono perdere il tricolore". Chi ha più convinto in questo inizio di stagione in Serie A? "Mi ha meravigliato il centrocampo del Napoli: Lobotka ed altri suoi colleghi sono una grande sorpresa, hanno fatto bene in questo avvio di campionato".

 

 

 

MAURO BERGONZI

 

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’ex arbitro Mauro Bergonzi. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

 

 

Pensieri sul weekend arbitrale? "Un fine settimana obiettivamente tranquillo. Il Napoli ha sofferto tanto, ma ha vinto in modo regolare. Per quanto concerne Atalanta-Inter, rigore corretto per i padroni di casa. Massa ha arbitrato bene anche Juve-Lazio". Cosa è successo in Milan-Fiorentina? "Sozza è il miglior talento arbitrale d'Italia, ha un futuro radioso. Mi piace il suo temperamento, il suo carattere e il suo modo di approcciarsi. Ma poi ci sono gli episodi, caratterizzato spesso da scelte soggettive, complicate in determinate circostanze. Concedere il rigore alla Fiorentina avrebbe fatto infuriare i tifosi rossoneri. Ma ha deciso di non fischiare il penalty, il tocco di Tomori sul pallone è evidente. Sozza ha visto ciò che un arbitro avrebbe visto in campo. Il contatto con Ikonè non è stato visibile... Secondo voi è un errore se c'è un equilibrio tra diversi pareri. Il Var dovrebbe evitare gli erorri, se si fosse guardato nuovamente l'episodio, l'arbitro avrebbe potuto fischiare anche il rigore alla Fiorentina. Sono situazioni borderline le quali ci saranno sempre e faranno discutere sempre, anche se non possono essere elimante. Si tratta di una situazione soggettiva, ogni telecamera ha offerto immagini diverse della vicenda, è stato complicato difficile. Questi contatti, tuttavia, non sono stati fischiati durante il corso della gara. Per quanto concerne l'episodio tra Rebic e Duncan, si poteva fischiare anche quel contatto, ma è anche corretto non fischiarlo. Sono situazioni le quali devono essere valutate esclusivamente dal direttore di gioco. Non c'è nessun genere di fallo neppure tra il croato e Terracciano. Si può paragonare anche il contatto tra Milenkovic e Dzeko, abile il bosniaco in quella situazione, anche se ci sono delle differenze. Sozza, tuttavia, è il futuro dell'arbitraggio italiano". Valutazione su Rapuano in Roma-Torino? "Mourinho farà sempre così, è costantemente espulso per spiegare determinate dinamiche. Diventa anacronistico e ciò darà fastidio anche ai tifosi giallorossi. Rapuano comunque ha gestito la gara correttamente e con grande personalità, non è agevole dirigere il gioco di squadre allenate da José e Juric. Ha scatenato l'ira del tecnico portoghese per il fallo non fischiato su Dybala, dopo l'intervento di Linetty. Protesta costantemente, è una sua strategia per distogliere l'attenzione dai reali problemi da affrontare. La fermezza con cui Rapuano si pone davanti ad José è pazzesca, non so cosa abbia pensato il direttore gioco quando il suo sguardo ha incontrato quello dell'allenatore. Ci sono alcuni arbitri i quali devono arrivare alle partite pronti per conoscere alcuni analisi tattiche proprio come Rizzoli, arriva al campo estremamente preparato, ed anche Collina. Avevo un bel rapporto con Mourinho, diverso ai tempi dell'Inter, era più corretto e tranquillo, allenava una squadra davvero forte".

 

 

 

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Mario Passaretti

Nato a Torre del Greco il 28/05/1979, diplomato in maturità classica. Giornalista da giugno 2015 e direttore del sito www.ilcuoreazzurro.it dal 2022. Collaboratore del giornale "Il Roma"

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