Martedì, 06 Dicembre 2022 14:11

Oggi a 1FootballClub by IlSognoNelCuore abbiamo intervistato: Ciro Venerato (esclusiva nazionale); Domenico La Marca; Simone Filippetti

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Oggi a 1FootballClub by IlSognoNelCuore abbiamo intervistato: 

Ciro Venerato (esclusiva nazionale);

Domenico La Marca;

Simone Filippetti.

 

CIRO VENERATO

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ciro Venerato, giornalista Rai. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com....

 

Punto sui Mondiali? "Ad oggi scrutando il tabellone e ciò che potrebbe accadere, potremmo vivere delle semifinali con un alto tasso di adrenalina. Da una parte Francia-Inghilterra sarà una grande sfida, sarebbe il corredo ideale; dall'altra Brasile ed Argentina, le regine del calcio sudamericano. Pronosticai Brasile-Francia in finale prima dell'avvio dei Mondiali, ma in questa competizione tutto è possibile, non si possono commettere errori. Alla luce dei possibili quarti, con la Spagna e il Portotagllo protettati tra le prime otto, sono emerse le reali potenze mondiali. La Germania è l'unica potenza mondiale uscita dalla Coppa del Mondo, anche la Croazia, che ha un centrocampo di livello, rientra nelle nazionali d'elite del mondo. È il Mondiale che sta definendo i valori i quali hanno caratterizzato la storia del calcio mondiale. Quando si arriva al momento del dunque, emergono sempre le stesse". Calciomercato sponda Inter? "Attualmente ci sono alcuni step da seguire in casa nerazzurre. Ho smentite circa l'interesse per Guido Rodriguez del Betis, non rientra nei piani dell'Inter. Possibile cessione di Gagliardini, soltanto se dovesse arrivare un'offerta adeguata. Il club si sta focalizzando su rinnovi, Dezeko probabilmente prolungherà il suo contratto con il club, ma dicembre sarà il mese decisivo per stabilire il futuro di Skriniar. C'è grande ottimismo in casa nerazzurra, lo slovacco ha rifiutato le offerte del Psg durante l'estate. L'Inter con alcuni sacrifici e risparmiando qualche stipendio potrebbe garantire i sei milioni possibili richiesti dal difensore. Filtra tanto ottimismo. Bisogna conoscere anche la strada che porta a De Vrij, ha cambiato procuratore ed ora è assistito da Pastorello. Sono iniziate le schermaglie dialettiche con il club, ma Pastorello attende eventuali offerte. Skrianir 70% di rinnovo, De Vrij 50 e 50. Per quanto concerne Dumfries, Inzaghi lo ritiene fondamentale nel progetto rimonta scudetto in questa stagione. Non credo che l'offerta di 30 milioni più Dalot dello United possa essere accettata. Credo che la squadra farà valutazioni a giugno, ma se non dovessero arrivare offedte importanti, sarà confermato anche per la prosisma stagione". Calciomercato sponda Milan? "Attualmente il club si sta focalizzando sui rinnovi. Il primo ad essere firmato sarà quello di Giroud. Per quanto riguarda Leao, è una matassa imbrigliata, ci sono tasselli da sistemare. Il portoghese è condannato ogni anno a rinunciare ad 1/5 del suo stipendio per la cifra da versare allo Sporting, dopo la rescissione unilaterale con il club. Lo Sporting ha vinto la causa, pesa la valutazione sullo stipendio del calciatore. Il Chelsea è interessato al calciatore, il Psg se dovesse perdere un tenore, potrebbe pensarci, lo United resta sullo sfondo. Rafa, tuttavia, si trova bene a Milano, il club rossonero spera di trovare la quadra, ma dovrà andare oltre il tetto ingaggi stabilito per i top. La situazione resta aperta. Da ormai due mesi il Milan, inoltre, segue Okafor del Salisburgo, squadra che appartiene alla galassia Redbull, in caso di addio del portoghese. I rossoneri hanno paura di perdere Leao, ma a gennaio bisognerà caoire cosa fare anche con De Ketelaere se continuare a dargli fiducia. Al 99%, tuttavia, l'operazione Zieych con il Chelsea andrà in porto". Possibile inserimento di Hamsik nella dirigenza del Napoli? "Il rapporto umano che lega De Laurentiis a Marek è intenso per la professionalità del calciatore e per un precedente. In passato la Juve e Milan volevano ingaggiare Marek, ma quest'ultimo stoppò tutto perché voleva restare a Napoli e continuare a guadagnare la metà di ciò che gli era stato proposto. L'unico calciatore che si è focalizzato solo sulla squadra azzurra fu Marek, non sarà mai un semplice calciatore per Aurelio. Berlusconi era convinto di ingaggiare il centrocampista in passato, ma non fu un'operazione agevole. Ad oggi De Laurentiis stima Hamsik, Hamsik stima De Laurentiis, ma non c'è un discorso avviato per farlo entrare nella dirigenza. Ci sono stima ed affetto, non escluso chr in fururo possano aprirsi scenari diversi, ma al momento non c'è nulla. Se dovesse essere ceduto Demme, il Napoli punterà uno tra Kessié o Ilic? "È concreto l'interesse per Demme della Salernitana, bisognerà capire i margini della possibile cessione. La Salernitana per convincerlo potrà optare eventualmente per la divisione dello stipendio allungandogli il contratto. Sarà necessario poi capire se sarà ingaggiato dalla Salernitana in prestito o a titolo definitivo. Sul tedesco c'è l'assoluto interesse del club granata, ma il Napoli non rimpiazzerà Diego. Ilic è stato valutato, ma non è ritenuto non adatto per il gioco del Napoli, non potrebbe rimpiazzare Zielinski resta solo un rumor di mercato. Per quanto riguarda Kessié, è una questione economica. È sempre stato apprezzato dal ds Giuntoli , sin dai tempi del Cesena e dell'Atalanta. Guadagna 6,5 milioni a stagione, l'agente ha fatto capire l'intenzione di scendere a 4. Ma il Napoli potrebbe arrivare a 3, bonus inclusi, quindi la società automaticamente si defilerebbe dall'operazione. C'è comunque un discorso economico alla base, la situazione è differente da quando fu definita l'operazione Anguissa. Non è un affare fattibile, ma resta l'assoluto gradimento tecnico verso il giocatore, che piaceva già in passato ma che il Napoli non può permettersi attualmente". Interesse per Cragno? "Arrivano smentite, perché il Napoli non è mai stato interessato al calciatore. La società ha deciso di restare con i propri portieri". E Kadiouglu? "Il Napoli segue soltanto il ragazzo. Non ha mai trattato questo calciatore, è stato suscitato anche fastidio per le dichiarazioni del padre, che ha associato il nome del figlio alla società azzura. Prezzo e qualità non vanno di pari passo. È un buon giocatore, ma il Napoli non farà l'operazione per questo calciatore ad oggi. Come mi arrivano smentire per Guler, il quale non è mai rientrato nel database del Napoli e nei parametrici tencici del club, a differenza di Kadiouglu. Anche Buchanan è entrato nel database dello scouting azzurro, ha giocato un buon Mondiale, ma se il Napoli dovesse rimpiazzare eventualmente Lozano a giugno, punterebbe su un calciatore di livello decisamente superiore rispetto al canadese". E l'affare Malinvoski? "Fu trattato da Giuntoli prima del trasferimento all'Atalanta, il Napoli mi confermò che piaceva questo profilo. All'epoca l'agente Parisi ebbe contatti con Giuntoli. È un grande calciatore, ha una 'castagna' spaventosa, è molto tecnico. Tutto può succedere, ma ad oggi non c'è assolutamente nulla; tuttavia, Antonelli avrà parlato a Giuntoli dell'ucraino, anche perché saprà sicuramente dell'avvicinamento sensibile da parte della società azzurra. Questo è un calciatore da grande club. Mi auguro che il Napoli possa pensarci realmente, Ruslan ha sempre fatto il suo in terra orobica, potrebbe essere funzionale all'idea di gioco del Napoli. Prima di abbinare calciatori al club, è necessario conoscere i parametri i quali rientrano nel sistema di gioco di Luciano. Condivido i dubbi, invece, circa la valutazione fisica su Ilic, non sarebbe funzionale al Napoli odierno. Se dovesse vincere lo scudetto, la squadra diventerebbe un top club e di conseguenza non potrebbe ingaggiare dei ragazzini". Parole al miele di Balotelli: vorrebbe firmare per il Napoli? "Non verrà mai. Ha sprecato tanto talento, poteva diventare un calciatore importante, ma ha gettato via la sua vita professionale. Così come Cassano in passato non avrebbe mai potuto indossare la maglia azzurra, perché De Laurentiis valuta da sempre prima la testa e poi i piedi. Credo che il tram chiamato desiderio Napoli sia ormai svanito per Mario".

 

 

DOMENICO LA MARCA 

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Domenico La Marca, avvocato ed esperto in diritto sportivo. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.

 

Vicenda Juventus – “E’ una vicenda complessa e soprattutto in continua evoluzione che induce alla massima cautela e ad evitare giudizi che possano essere avventati. Da questo punto di vista mi auguro che tale situazione non sia oggetto di strumentalizzazione da parte dei non addetti a lavori che in virtù delle loro rispettive simpatie possono creare un’ulteriore clima di incertezza che non fa bene al nostro calcio che proprio l’anno prossimo è atteso da una delle sfide più importanti della storia recente del nostro movimento visto e considerato che l’Italia si è candidata come paese ospitante per Euro 2032, un’occasione più unica che rara per poter dare imput a quella rivoluzione infrastrutturale di cui ha bisogno il nostro calcio. Ritornando alla questione centrale si è ancora nell’ambito delle ipotesi accusatorie e bisognerà attendere come evolverà l’eventuale operato della giustizia sportiva. Come ampiamente detto dal punto di vista sportivo la normativa di riferimento è l’art 31 di Giustizia Sportiva della Figc nello specifico violazioni in materia gestionale ed economica che prevede un elenco di sanzioni a seconda delle accuse mosse. In particolare il comma 3 della suddetta normativa prevede l’ipotesi che se una società si accorda con i propri calciatori in merito a compensi, premi o indennità in violazione delle disposizioni federali vigenti, sarà punita con l’ammenda alla quale si potrà aggiungersi una penalizzazione di uno o più punti in classifica. Diversa la situazione, nel caso più remoto, in cui le presunte violazioni sia state compiute con la finalità di ottenere l'iscrizione ad una competizione cui il club non avrebbe potuto essere ammesso sulla base delle disposizioni vigenti allora lo scenario potrebbe cambiare con sanzioni che vanno dalla penalizzazione, alla retrocessione, all’esclusione, fino alla revoca del titolo. In merito alla questione plusvalenze ci sono stati due gradi di giudizio da parte della giustizia sportiva e quindi rientriamo anche nell’ambito del principio del “ne bis in idem” visto che la Juventus, come altre società, è stata prosciolta, pertanto sarà difficile che si potrà ritornare sulla questione a meno che non emergano nuovi ed importanti fatti. In generale l’emergenza del Covid ha scoperchiato il vaso di Pandora in merito alla difficile situazione economica-finanziaria del nostro calcio, mi dispiace che le società non abbiano fatto fronte comune per trovare delle soluzioni concrete per permettere al nostra sistema calcistico di risollevarsi basti pensare ai differenti punta di vista in merito all’assegnazione dei diritti televisivi, maggiore fonte di introiti per le casse dei nostri club di A. 

Napoli – “Dinanzi ad uno scenario dal quale comunque si percepisce una situazione di assoluta difficoltà del nostro calcio, mi permetto di evidenziare il grande operato del Napoli e del presidente De Laurentiis, che ha avuto il coraggio di “liberarsi” di alcuni ingaggi pesanti e ha dimostrato non solo ad una in origine scettica piazza napoletana ma all’intero calcio italiano che è possibile costruire una rosa all’altezza pur non investendo cifre folli per cartellini ed ingaggi dei calciatori. De Laurentiis ha tracciato la strada che credo i club italiani debbano seguire, per troppi anni la Serie A è diventata la meta di campionissimi agli ultimi sgoccioli della loro luminosa carriera e soprattutto nell’ultimo periodo con il termine “istant team” si è giustificata l’assenza di programmazione e pianificazione da parte di alcuni nostri top club. Il Napoli soprattutto con l’ultimo mercato ha aperto nuovi scenari, dimostrando che è possibile acquistare potenziali campioni anche se giocano in Georgia o sono di nazionalità sudcoreana, il calcio si sta trasformando e la proprietà azzurra forse è stata una delle prime ad intuire questo vento di cambiamento e da questo punto di vista il mondiale con la partecipazione agli ottavi di tre ben compagini asiatiche è il segno tangibile di questa aria di rinnovamento.”

Mercato e il mondiale – “Nella prossima sessione di mercato e nelle future mi aspetto maggiore coraggio da parte dei club italiani, bisogna assumersi dei rischi soprattutto quando si tratta di puntare sui giovani, in questo mondiale sta giganteggiando Gvardiol, centrale classe 2002, che oggi ha una valutazione sugli 80 milioni, difatti è già corteggiato dal Chelsea, ma nel 2021 il Lipsia ha avuto l’abilità di investire una cifra vicina ai 20 milioni su un ragazzo che in Croazia tutti consideravano un predestinato. Un certo senso lo stesso discorso dicasi per Hincapié, il Leverkusen ha investito per lui solo 7 milioni mentre adesso vale 35-40 milioni. Senza contare Enzo Fernandez che avrebbe fatto comodo a tante squadre italiane e che il Benfica si è assicurato per una cifra irrisoria rispetto al suo enorme potenziale. Da questo punto di vista vorrei fare i complimenti ad un club come l’Atalanta, che spesso si parla giustamente del suo settore giovanile ma ci si dimentica l’incredibile capacità del suo scouting di operare nel mercato internazionale. Non è un caso che questa società abbia ha investito delle somme relativamente importanti per due ragazzi che rappresentano due modi diversi di fare mercato, mi riferisco a Lookman, giocatore relativamente giovane e per certi versi dal potenziale inespresso che la compagine orobica ha inserito nel contesto tecnico-tattico ideale per permettergli di fare il definitivo salto di qualità e a Hojlund, qui invece parliamo di un giovanissimo visto che si tratta di un classe 2003, che Gasperini sta gestendo alla perfezione, sono convinto che nel breve giro di qualche anno il danese sarà uno dei uomini copertina della nostra Serie A.”

 

 

SIMONE FILIPPETTI

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Simone Filippetti, giornalista de il Sole24Ore. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

 

Addio della morigeratezza della Juve dopo Ronaldo? "Bisogna fare due riflessioni. C'è stata una tempesta mediatica in questi giorni. Ronaldo ha fatto vendere numerose magliette alla Juve, l'incasso lordo è stato di circa 44 milioni di euro. Scrissi quell'articolo su una tematica che si è prolungata sino ad oggi. L'avventura di Ronaldo è andata come andata non solo per il merchandising, ma perché fu un azzardo. Tutte le scommesse comportano una dose di rischio, la scommessa era stata eccessivamente alta per la Juve, la quale esagerò. Il tempo ha poi dato ragione a questa riflessione. Nel caso di Marotta, più che un divorzio di comune accordo, sembrò un addio, una sorta di fuga. Non condivideva la situazione economica nella quale fu coinvolta la Juve per l'operato Cristiano. Scrissi questo articolo nel 2018, c'erano condizioni differenti per il tempo ormai dilatato. Mi fa sorridere che si tende costantemente a trovare polemiche contro i giornalisti. I social media sono basati su critiche, il titolo fa sempre il suo effetto. Le persone si celano dietro un anonimato, ma al di la delle polemiche l'articolo scritto è invecchiato bene. La trattativa della Juve con Ronaldo fu portata avanti da Agnelli, il quale si recò dallo stesso Cristiano per farlo firmare. Paratici ha avuto solo un ruolo burocratico, poiché l'affare fu voluto dal presidente". Cosa ci si potrebbe aspettare dalla situazione Juve? "Dobbiamo aspettarci di tutto, anche lo scenario peggiore. Mi aspetto un allargamento delle responsabilità. Bisognerà capire anche il futuro di Paratici, ma considerare anche la posizione squadra e le eventuali conseguenze causate dall'azione della Giustizia Sportiga. Alcuni hanno ipotizzato anche l'ipotesi retrocessione. Nel 2006 le responsabilità erano dei manager scelti dalla proprietà, ma nel caso di Agnelli proprietà e management vengono a coincidere e di conseguenza il problema diventa più ampio, abbracciando il campo della credibilità. La questione sicuramente non terminerà qui".

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Mario Passaretti

Nato a Torre del Greco il 28/05/1979, diplomato in maturità classica. Giornalista da giugno 2015 e direttore del sito www.ilcuoreazzurro.it dal 2022. Collaboratore del giornale "Il Roma"

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