"Risulta banale dire Kvara, ma tanti sono stati superlativi. Anguissa, Lobotka a centrocampo, Kim in difesa. Se ne devo scegliere solo uno, scelgo il georgiano per la sua partenza sprint in Serie A. Mi aspettavo questo da lui, lo ho studiato attraverso wyscout. Ha dei margini di miglioramento incredibili e se dovesse continuare così non farebbe rimpiangere Insigne. Monza poca roba? Devono capire ancora bene il campionato, ma il Napoli è stato bravo ad annullarlo. I brianzoli devono oliare meccanismi, hanno tanti ottimi calciatori ma manca ancora l'ossatura della squadra. Lo sfogo social di Demme? A me non è mai capitato di esternare cose di spogliatoio, queste cose vanno evitate. Ndombele? Mi aspetto lo stesso impatto di Anguissa. Non è una alternativa ma un titolare, porterà chili e qualità alla squadra. Dove lo immagino? Nel ruolo di mezzala, perché come vertice basso non rinuncerei a Lobotka".
Casemiro dal Real al ManUtd: come lo commenti?
"Lo United ha bisogno di calciatori abituati a vincere perché deve rifondare. Il ciclo del ragazzo al Real era finito, la scelta ci può stare. Cristiano Ronaldo? Probabilmente, alla fine, resterà a Manchester fino al mercato di riparazione".
Sorpresa del campionato?
"La Roma non è una sorpresa, ma quest'anno ha alternative che possono alzare l'asticella, poi hanno preso Dybala che credo sia il miglior acquisto di questo mercato insieme a Raspadori al Napoli".
Quali sono le squadre maggiormente migliorate rispetto alla passata stagione?
"Il Napoli mi ha impressionato. Quest'anno se si vola basso, possono fare un grande campionato, e partire senza i favori del pronostico aiuta tanto. Juve? Hanno preso calciatori ampiamente in gradi di spostare gli equilibri in Serie A, nonostante siano in là con l'età".
Commenti sul Brescia e sorprese in Serie B
"Il Frosinone sarà la sorpresa di quest'anno, mentre il Brescia deve alzare l'asticella rispetto alla scorsa stagione".
MAURO BERGONZI
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mauro Bergonzi, ex arbitro di Serie A. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
Rigore per il Napoli sul tiro di Anguissa
"Quando una squadra vince 4-0 gli episodi arbitrali devono essere rinchiusi in una scatoletta. Regolare, invece, annullare il gol di Petagna su Rrahmani: quando la spinta è a due mani è sempre fallo. L'arbitro Fourneau è stato disattento, ma il Var ha messo a posto le cose".
Ti sono piaciuti gli arbitri in questa giornata?
"Non in Serie B, francamente. La cadetteria, quest'anno, è complicata e difficile anche dal punto di vista della corsa. Ad esempio, in Genoa-Benevento abbiamo visto un arbitro in difficoltà atletica. Non si può in un campionato così importante. In Serie A, invece, manca una espulsione ad Hateboer per brutto fallo su Leao: Maresca ha dato il giallo, ma Valeri al Var avrebbe dovuto richiamare il collega per far sanzionale il bergamasco col rosso. Entrata con piede a martello sulla caviglia è sempre espulsione".
Perché le gare del lunedì sono difficili da arbitrare?
"Perché la convocazione arriva il mercoledì, ci sono troppi giorni di distanza e l'ansia sale. Poi vedi i colleghi che stanno già preparando la giornata successiva, mentre tu stai ancora aspettando di arbitrare. Io ero uno di quelli che preferiva arbitrare subito, magari anche di sabato".
Giornata positiva?
"Sì, positiva. Va solo analizzato il mancato rosso ad Hateboer, vedremo se Rocchi li sanzionerà. Nella gara della Lazio ho visto ancora troppo nervosismo: a fine gara i calciatori del Torino hanno accerchiato l'arbitro imputandogli di aver interrotto un contropiede, ma la gara era finita. Inoltre eravamo ancora nella metà campo biancoceleste. Ci vuole calma".
Le gare di oggi
"Ci sarà Massimi ad arbitrare Roma-Cremonese, che sulla gara non è difficilissima ma il fischietto arriva dopo il brutto atteggiamento subito dai calciatori della Lazio nella scorsa giornata. Abisso, poi, arbitrerà la Juve, e quella è una gara complessa. Rocchi continua a predicare coraggio da parte dei fischietti: io sono d'accordo, ma il coraggio non deve mai essere scambiato con la presunzione di avere ragione. L'errore fa parte del gioco e della vita, quelli grossolani vengono corretti dal Var e bisogna avere l'umiltà di accettarlo".
L'infortunio di Marchetti
"Ne ho parlato settimana scorsa: non tutti i fischietti entrano in condizione nello stesso momento. Il campo di Empoli, poi, credo sia un po' pesante, perché l'anno scorso subì lo stesso infortunio anche Dionisi, contro il Cagliari. All'ora Mazzarri fece anche una battuta del tipo 'partita cambiata col cambio di arbitro'. Marchetti è molto grosso, se a questo aggiungiamo che hanno anticipato la preparazione ad inizio luglio, dobbiamo aspettarci infortuni muscolari. Gli arbitri, al pari dei calciatori, sono degli atleti, dunque soggetti a questi inconvenienti. Poi, non dimentichiamoci che le preparazioni vengono effettuate in località fresche, sicuramente con temperature ben più sostenibili di quelle che in questi giorni ci sono sui campi di calcio, ed anche questo influisce moltissimo".
CLAUDIO BELLUCCI
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Bellucci, ex calciatore tra le tante di Napoli e Bologna. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
Da ex bomber, dove vedi migliorato Osimhen?
"Sicuramente fisicamente. Nei primi due anni ha avuto tanti infortuni, il ragazzo gioca con la maschera dall'anno scorso. Io ci ho giocato con la maschera e vi posso assicurare che influisce negativamente. Perché fa gol difficili e sbaglia quelli semplici? Ci sono calciatori così, ma finché il Napoli crea e vince agilmente, non è un problema. Ieri ha fatto qualche errore sotto porta ma gli azzurri hanno vinto comunque 4-0. Se sbagli così in una gara bloccata, diventa un problema: immagino, ad esempio, nelle partite di Champions. Si può migliorare questo aspetto, ho visto compagni diventare più letali sotto porta anche a 35 anni".
Un pensiero riguardo la polemica social di Demme
"A me non è mai capitato di avere uscite del genere, né di subirne. Se si scherza, va anche bene, ma se si sminuisce seriamente un compagno di squadra io non lo considererei un vero compagno, perché quelli si difendono fra loro. Certo, Demme magari sarà deluso dal fatto che l'infortunio comprometterà sia le sue prestazioni che l'eventuale cessione, ma i social vengono seguiti da milioni di persone e bisogna stare attenti a ciò che si dice, soprattutto se si vuole tornare a vincere uno Scudetto. Spalletti non lascia passare queste cose".
Ti aspettavi un Kvaratskhelia subito così importante?
"Sinceramente no, vuol dire che il ragazzo non sente pressione. Chi arriva a Napoli, nelle prime partite ufficiali subisce un minimo di emozione. Ma lui ha una grande personalità al punto che l'esordio è sembrato semplicissimo, ancor meglio di tanti compagni ben più forti. Ha segnato in ogni modo e ha servito assist: si prospetta una grande stagione per lui. Ha le spalle talmente larghe che è andato via dalla guerra, il calcio è una passeggiata. Come diceva Sacchi, il calcio è la cosa più importante delle cose meno importanti: credo che lui la viva esattamente così".
Giampaolo prova a portare fuori dalla crisi societaria la Sampdoria
"Il primo obiettivo sarà confermare la categoria. Quello diventa molto importante quando ci sono problemi societari. Bisogna vincere il più possibile per dare tranquillità all'ambiente e stabilità in classifica. Il mister ha lanciato già l'anno scorso Sabiri, ragazzo molto forte tecnicamente. Poi c'è Fabio Quagliarella, che già settimana scorsa ha fatto un paio di giocate degne di nota. La difesa resta quella dello scorso anno, manca solo la stabilità societaria. Vedere i blucerchiati combattere per non retrocedere fa male al calcio".
Chi può competere per lo Scudetto?
"Il Napoli ha dimostrato di esserci, inoltre hanno Spalletti che è un fenomeno. La Roma si è rinforzata tantissimo, nonostante l'infortunio di Wijnaldum, e non credo che giocheranno per confermare l'Europa League. Lotito ha speso tanto per accontentare Sarri. Inter, Milan e Juve sono storicamente quasi sempre tra le prime".
Lozano ti sta piacendo?
"Un giocatore che ti ritrovi sempre, è duttile perché può fare tutti i ruoli dell'attacco. Un ragazzo con grande personalità, e quando ce l'hai ti ci affidi, come fa Spalletti. Alla fine della stagione ci renderemo conto che avrà lasciato il segno".
PAOLO BARGIGGIA
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Paolo Bargiggia, storico giornalista di Mediaset ed esperto di calciomercato. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
Un parere riguardo queste prime due giornate di campionato
"Mi piace essere sempre chiaro e prendere posizioni: per quello che abbiamo visto, il Napoli è una seria candidata allo Scudetto; ad oggi vedo vincente più il Napoli che la Juventus. Questa chiave di lettura passa attraverso il calciomercato: tutti dovrebbero copiare il modello azzurro, anziché buttare via soldi. Quanto ha investito il Napoli sul mercato? Circa novanta milioni. Cinquanta sono entrati dalla Champions, quaranta più cinque di bonus dal Chelsea per Koulibaly e quattro dall'Empoli per Luperto. A fine mercato si sbloccherà anche qualche cessione a centrocampo, per cui mi sa che il calciomercato azzurro si chiuderà in attivo. L'emblema del gran lavoro fatto è Kvaratskhelia più di Kim: parliamo comunque di due acquisti azzeccati in un calciomercato pressoché perfetto. Sarà perfetto se arriverà il portiere. La Juve, ad esempio, con Di Maria ha fatto un vuoto a perdere, visto che l'anno prossimo andrà via. Kvara, ad esempio, è costato circa dodici milioni, con un ingaggio lordo inferiore ai due milioni di euro. Chi ha lavorato bene: Juve o Napoli? Risposta scontata. I partenopei devono augurarsi solo che Spalletti si scrolli di dosso alcuni errori che hanno accompagnato la sua carriera. Più che errori, parlo di freni. Alcune scelte a gara in corso vanno bene per arrivare in Champions, non per vincere lo Scudetto".
Gasperini ha trattato male Malinovsky?
"Lo fa con tutti quelli che non gli sono simpatici, lo fece anche con Gollini. Malinovsky è un pupillo della famiglia Percassi, ma il presidente non ha mai messo bocca nel lavoro del tecnico, dunque credo uscirà. So che lo vogliono dalla Premier League".
Milan frenato dall'Atalanta
"Non è una frenata indicativa, anzi, nel secondo tempo i rossoneri meritavano di più. Forse Pioli non avrebbe dovuto togliere uno svogliato Leao, perché è un calciatore che può tirare sempre fuori dal cilindro il coniglio. Brahim Diaz non è fisicamente all'altezza di giocare contro squadre fisiche come i bergamaschi. De Ketelaere ha fatto subito vedere le sue qualità, non credo sia un pareggio che sa di bocciatura. Messias? Potenzialmente avrebbero potuto prendere Zyech, ma il Milan ha un budget contingentato, anche legato alla cessione societaria, pertanto non sono ancora riusciti a prendere un calciatore migliore di Messias. In quel ruolo lì c'è anche Saelemaekers, se la giocheranno loro".
Capitolo Inter: Dimarco e Gosens convincono?
"Gosens fu preso per costruire il dopo Perisic, ma non credo ci siano riusciti, né ci riusciranno. Perisic era un attaccante bravo ad entrare nel campo, quindi con caratteristiche differenti sia da Gosens che da Dimarco. Dopo sole due partite non boccerei l'ex Atalanta. Piuttosto non ho capito la scelta dello Spezia di passare da un tecnico costruttore di gioco come Thiago Motta ad uno come Gotti".
A proposito di Spezia, chi vedi sfavorito nella lotta alla salvezza?
"Non pensavo ad una partenza del genere, oggi, il Monza. L'esperienza dei dirigenti alla fine farà la differenza, ma alcuni colpi non mi sono piaciuti, come Ranocchia che, data l'età, era più probabile si potesse infortunare. Poi hanno preso Cragno ma fanno giocare Di Gregorio. Poi c'è lo Spezia, come ho già detto prima: Gotti ha fatto malino con una rosa come quella dell'Udinese, non so cosa possa fare in Liguria. Vediamo se la Cremonese dimostrerà il proprio valore. Stroppa? Potrebbe essere esonerato, il suo calcio ha dei limiti per la Serie A, ma credo che paghi anche delle scelte sbagliate dalla dirigenza. Il numero di acquisti del Monza ha ingannato un po' tutti, perché anche se ne hanno presi tredici, andando ad analizzare la rosa non sono molti quelli su cui si può contare. Avere una ossatura italiana, però, è un dato positivo. Nei piani di Galliani c'è sempre De Zerbi, ma è il tecnico che deve accettare la chiamata dei brianzoli. Roberto sta facendo delle riflessioni sulla rosa, inoltre è salito in alto nel giudizio degli esperti, forse non se la sente di subentrare a campionato in corso. Salernitana? Sospendo il giudizio, hanno ancora bisogno di intervenire sul mercato, ma hanno anche un allenatore in grado di mettere tutti d'accordo".
Il Verona, contestatissimo, resterà questo?
"Verona spolpato sul mercato, hannovenduto i migliori attaccanti, ovvero Simeone e Capriari, ma Piccoli e Henry non so se saranno all'altezza della situazione. Cioffi è molto scontento. Tra l'altro anche Barak è in uscita. Bologna? Sono su Ilicic che sarà liberato dall'Atalanta, anche Gasperini lo ha fatto capire. Verona e Bologna sono ancora incomplete. Mihajlovic? Indelicato parlarne e fare previsioni, ora. Sinisa sta giocando due partite: in campo accanto alla sua squadra e quella della sua salute. Gli auguro che quest'ultima la vinca. Sassuolo? Non credo che la Roma affonderà per Frattesi, per sostituire Wijnaldum al massimo prenderanno un prestito gratuito. Laurienté? Potenziale sostituto di Raspadori, ma per ora è tutto fermo. Perché nessuno punta su Berardi? Ha ammesso che è anche colpa sua. Quando lo voleva la Juve, in ben due occasioni, ha rifiutato perché aveva in testa l'Inter. Poi è diventato il classico calciatore che tutti vogliono ma nessuno prende, nonostante l'anno scorso sia stato il miglior esterno italiano. Tra l'altro ha accettato il rinnovo col Sassuolo, mettendosi al sicuro con un contratto che lo porterà abbondantemente over30, ma con una squadra che è bottega cara e, forse, anche questo incide negativamente sulle sue possibilità di andare a giocare altrove. Un vero peccato anche per la Nazionale, che punta su un ragazzo il quale non matura esperienza internazionale".
Arriverà un nuovo portiere al Napoli?
"Non sarei corretto se dessi una risposta definitiva, perché non lo sa nemmeno il Napoli. Hanno messo sul tavolo le loro carte, aspettano che il Psg dia risposta per Navas. Questa situazione non è nelle mani dei dirigenti azzurri, bensì in mano a Jorge Mendes che sta trattando la buonuscita del portiere col club parigini, oppure il prestito al club di Adl con una grossa fetta di ingaggio pagata dai proprietari del cartellino. Jorge Mendes spinge, ma Navas no, perché nella sua testa ha ancora la speranza, come accaduto l'anno scorso, di essere titolare a Parigi. Piano B è Kepa, ma anche qui il Napoli non ha voce in capitolo. Credo che alla fine l'operazione Fabian Ruiz si faccia, stanno solo aspettando i vari incastri internazionali, tra cui Paredes alla Juve. Ad ogni modo, se non dovesse arrivare nessuno al Napoli, Meret resterebbe a fare il titolare. Per ora gioca, poi fino all'ultimo Giuntoli aspetta e spera di poter prendere Navas. Offerte per Meret? Il Napoli non lo vende, piuttosto lo porta in scadenza se non accetta il rinnovo, perché non può rischiare di restare con il solo Sirigu".
Situazione Demme
"La frattura del piede rallenta, se non addirittura fa tramontare definitivamente, la possibilità di farlo uscire. L'unico che potrebbe, in questo momento, uscire, è Ounas: se dovesse arrivare l'offerta, il Napoli lo lascerebbe partire".
Capitoli Gaetano e Zerbin
"L'idea del Napoli è quella di tenerli entrambi per poi rivalutare le situazioni a gennaio. Per il club non è un problema tenerli ed entrambi godono della stima di Spalletti".
Juve-Rabiot
"I bianconeri, ob torto collo, devono tenerselo, perché la pista ManUtd è sfumata. La Juve, ora, prova a cedere Zakaria e Arthur".
Trasferimento di Casemiro al Manchester United
"Operazione senza senso da perte dei Red Devils: ingaggio folle per un trentenne logorato, per non parlare del prezzo del cartellino. Da quando è andato via Alex Ferguson non sono stati più in grado di programmare nulla".
La Roma tornerà sul mercato per sostituire Wijnaldum?
"I nomi che girano non sono tantissimi. Forse non lo sostituiscono. Qualcuno parla di interesse per Zakaria, ma non la ritengo una pista percorribile. Forse i giallorossi potrebbero valutare Lukic".
Cosa dobbiamo aspettarci in questi ultimi giorni di mercato?
"Movimenti dell'Inter. Tutti danno per scontato Acerbi, ma a me risulta siano tornati forti su Akanji. Il diesse del Dortmund ha detto chiaramente che il ragazzo vuole andare via, dunque potrebbe andare via in prestito senza obbligo. In quel caso, Marotta proporrebbe prestito secco oneroso. In giornata aspettiamo esiti sulla situazione Wijnaldum, mentre per il Napoli ogni momento potrebbe essere quello giusto per Navas. Cremonese su Meret? In questo momento è fantacalcio, perché il ragazzo non è sul mercato. Questo discorso potremmo farlo solo se gli azzurri dovessero prendere un portiere".