Lunedì, 22 Agosto 2022 13:36

Oggi a 1FootballClub by IlSognoNelCuore abbiamo intervistato:​ Alessandro Budel; Mauro Bergonzi (esclusiva); Claudio Bellucci; Paolo Bargiggia (esclusiva).

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ALESSANDRO BUDEL

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Alessandro Budel, commentatore Dazn ex calciatore, tra le tante, di Empoli e Torino. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

 

Hai commentato per Dazn Napoli-Monza: chi ti ha impressionato maggiormente?....

 

"Risulta banale dire Kvara, ma tanti sono stati superlativi. Anguissa, Lobotka a centrocampo, Kim in difesa. Se ne devo scegliere solo uno, scelgo il georgiano per la sua partenza sprint in Serie A. Mi aspettavo questo da lui, lo ho studiato attraverso wyscout. Ha dei margini di miglioramento incredibili e se dovesse continuare così non farebbe rimpiangere Insigne. Monza poca roba? Devono capire ancora bene il campionato, ma il Napoli è stato bravo ad annullarlo. I brianzoli devono oliare meccanismi, hanno tanti ottimi calciatori ma manca ancora l'ossatura della squadra. Lo sfogo social di Demme? A me non è mai capitato di esternare cose di spogliatoio, queste cose vanno evitate. Ndombele? Mi aspetto lo stesso impatto di Anguissa. Non è una alternativa ma un titolare, porterà chili e qualità alla squadra. Dove lo immagino? Nel ruolo di mezzala, perché come vertice basso non rinuncerei a Lobotka".

Casemiro dal Real al ManUtd: come lo commenti?

"Lo United ha bisogno di calciatori abituati a vincere perché deve rifondare. Il ciclo del ragazzo al Real era finito, la scelta ci può stare. Cristiano Ronaldo? Probabilmente, alla fine, resterà a Manchester fino al mercato di riparazione".

Sorpresa del campionato?

"La Roma non è una sorpresa, ma quest'anno ha alternative che possono alzare l'asticella, poi hanno preso Dybala che credo sia il miglior acquisto di questo mercato insieme a Raspadori al Napoli".

Quali sono le squadre maggiormente migliorate rispetto alla passata stagione?

"Il Napoli mi ha impressionato. Quest'anno se si vola basso, possono fare un grande campionato, e partire senza i favori del pronostico aiuta tanto. Juve? Hanno preso calciatori ampiamente in gradi di spostare gli equilibri in Serie A, nonostante siano in là con l'età".

Commenti sul Brescia e sorprese in Serie B

"Il Frosinone sarà la sorpresa di quest'anno, mentre il Brescia deve alzare l'asticella rispetto alla scorsa stagione".

 

MAURO BERGONZI

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mauro Bergonzi, ex arbitro di Serie A. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

 

Rigore per il Napoli sul tiro di Anguissa

"Quando una squadra vince 4-0 gli episodi arbitrali devono essere rinchiusi in una scatoletta. Regolare, invece, annullare il gol di Petagna su Rrahmani: quando la spinta è a due mani è sempre fallo. L'arbitro Fourneau è stato disattento, ma il Var ha messo a posto le cose".

Ti sono piaciuti gli arbitri in questa giornata?

"Non in Serie B, francamente. La cadetteria, quest'anno, è complicata e difficile anche dal punto di vista della corsa. Ad esempio, in Genoa-Benevento abbiamo visto un arbitro in difficoltà atletica. Non si può in un campionato così importante. In Serie A, invece, manca una espulsione ad Hateboer per brutto fallo su Leao: Maresca ha dato il giallo, ma Valeri al Var avrebbe dovuto richiamare il collega per far sanzionale il bergamasco col rosso. Entrata con piede a martello sulla caviglia è sempre espulsione".

Perché le gare del lunedì sono difficili da arbitrare?

"Perché la convocazione arriva il mercoledì, ci sono troppi giorni di distanza e l'ansia sale. Poi vedi i colleghi che stanno già preparando la giornata successiva, mentre tu stai ancora aspettando di arbitrare. Io ero uno di quelli che preferiva arbitrare subito, magari anche di sabato".

Giornata positiva?

"Sì, positiva. Va so­lo analizzato il man­cato rosso ad Hatebo­er, vedremo se Rocchi li sanzionerà. Nel­la gara della Lazio ho visto ancora trop­po nervosismo: a fine gara i calciatori del Torino hanno acc­erchiato l'arbitro imputandogli di aver interrotto un contro­piede, ma la gara era finita. Inoltre er­avamo ancora nella metà campo biancocele­ste. Ci vuole calma".

Le gare di oggi

"Ci sarà Massimi ad arbitrare Roma-Cremo­nese, che sulla gara non è difficilissima ma il fischietto arriva dopo il brutto atteggiamento subito dai calciatori del­la Lazio nella scorsa giornata. Abisso, poi, arbitrerà la Ju­ve, e quella è una gara complessa. Rocchi continua a predica­re coraggio da parte dei fischietti: io sono d'accordo, ma il coraggio non deve mai essere scambiato con la presunzione di avere ragione. L'­errore fa parte del gioco e della vita, quelli grossolani ve­ngono corretti dal Var e bisogna avere l'umiltà di accettarl­o".

L'infortunio di Marc­hetti

"Ne ho parlato setti­mana scorsa: non tut­ti i fischietti entr­ano in condizione ne­llo stesso momento. Il campo di Empoli, poi, credo sia un po' pesante, perché l'­anno scorso subì lo stesso infortunio an­che Dionisi, contro il Cagliari. All'ora Mazzarri fece anche una battuta del tipo 'partita cambiata col cambio di arbitr­o'. Marchetti è molto grosso, se a questo aggiungiamo che ha­nno anticipato la pr­eparazione ad inizio luglio, dobbiamo as­pettarci infortuni muscolari. Gli arbitr­i, al pari dei calci­atori, sono degli at­leti, dunque soggetti a questi inconveni­enti. Poi, non dimen­tichiamoci che le pr­eparazioni vengono effettuate in località fresche, sicuramen­te con temperature ben più sostenibili di quelle che in ques­ti giorni ci sono sui campi di calcio, ed anche questo influ­isce moltissimo".

 

CLAUDIO BELLUCCI​

A “1 Football Club”, programma radiofoni­co condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Bellucci, ex calciat­ore tra le tante di Napoli e Bologna. Di seguito, un estratto raccolto dalla red­azione di IlSognoNel­Cuore.com.

 

Da ex bomber, dove vedi migliorato Osimh­en?

"Sicuramente fisicam­ente. Nei primi due anni ha avuto tanti infortuni, il ragazzo gioca con la masch­era dall'anno scorso. Io ci ho giocato con la maschera e vi posso assicurare che influisce negativam­ente. Perché fa gol difficili e sbaglia quelli semplici? Ci sono calciatori così, ma finché il Napoli crea e vince agilm­ente, non è un probl­ema. Ieri ha fatto qualche errore sotto porta ma gli azzurri hanno vinto comunque 4-0. Se sbagli così in una gara blocca­ta, diventa un probl­ema: immagino, ad es­empio, nelle partite di Champions. Si può migliorare questo aspetto, ho visto co­mpagni diventare più letali sotto porta anche a 35 anni".

Un pensiero riguardo la polemica social di Demme

"A me non è mai capi­tato di avere uscite del genere, né di subirne. Se si scherz­a, va anche bene, ma se si sminuisce ser­iamente un compagno di squadra io non lo considererei un vero compagno, perché quelli si difendono fra loro. Certo, Demme magari sarà deluso dal fatto che l'inf­ortunio comprometterà sia le sue prestaz­ioni che l'eventuale cessione, ma i soci­al vengono seguiti da milioni di persone e bisogna stare att­enti a ciò che si di­ce, soprattutto se si vuole tornare a vi­ncere uno Scudetto. Spalletti non lascia passare queste cose­".

Ti aspettavi un Kvar­atskhelia subito così importante?

"Sinceramente no, vu­ol dire che il ragaz­zo non sente pressio­ne. Chi arriva a Nap­oli, nelle prime par­tite ufficiali subis­ce un minimo di emoz­ione. Ma lui ha una grande personalità al punto che l'esordio è sembrato semplic­issimo, ancor meglio di tanti compagni ben più forti. Ha seg­nato in ogni modo e ha servito assist: si prospetta una gran­de stagione per lui. Ha le spalle talmen­te larghe che è anda­to via dalla guerra, il calcio è una pas­seggiata. Come diceva Sacchi, il calcio è la cosa più import­ante delle cose meno importanti: credo che lui la viva esatt­amente così".

Giampaolo prova a po­rtare fuori dalla cr­isi societaria la Sa­mpdoria

"Il primo obiettivo sarà confermare la categoria. Quello div­enta molto importante quando ci sono pro­blemi societari. Bis­ogna vincere il più possibile per dare tranquillità all'ambi­ente e stabilità in classifica. Il mister ha lanciato già l'­anno scorso Sabiri, ragazzo molto forte tecnicamente. Poi c'è Fabio Quagliarella, che già settimana scorsa ha fatto un paio di giocate degne di nota. La difesa resta quella dello scorso anno, manca so­lo la stabilità soci­etaria. Vedere i blu­cerchiati combattere per non retrocedere fa male al calcio".

Chi può competere per lo Scudetto?

"Il Napoli ha dimost­rato di esserci, ino­ltre hanno Spalletti che è un fenomeno. La Roma si è rinforz­ata tantissimo, nono­stante l'infortunio di Wijnaldum, e non credo che giocheranno per confermare l'E­uropa League. Lotito ha speso tanto per accontentare Sarri. Inter, Milan e Juve sono storicamente qu­asi sempre tra le pr­ime".

Lozano ti sta piacen­do?

"Un giocatore che ti ritrovi sempre, è duttile perché può fa­re tutti i ruoli del­l'attacco. Un ragazzo con grande persona­lità, e quando ce l'­hai ti ci affidi, co­me fa Spalletti. Alla fine della stagione ci renderemo conto che avrà lasciato il segno".

 

PAOLO BARGIGGIA

A “1 Football Club”, programma radiofoni­co condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Paolo Ba­rgiggia, storico gio­rnalista di Mediaset ed esperto di calci­omercato. Di seguito, un estratto raccol­to dalla redazione di IlSognoNelCuore.co­m.

 

Un parere riguardo queste prime due gior­nate di campionato

"Mi piace essere sem­pre chiaro e prendere posizioni: per que­llo che abbiamo vist­o, il Napoli è una seria candidata allo Scudetto; ad oggi ve­do vincente più il Napoli che la Juventu­s. Questa chiave di lettura passa attrav­erso il calciomercat­o: tutti dovrebbero copiare il modello azzurro, anziché butt­are via soldi. Quanto ha investito il Na­poli sul mercato? Ci­rca novanta milioni. Cinquanta sono entr­ati dalla Champions, quaranta più cinque di bonus dal Chelsea per Koulibaly e qu­attro dall'Empoli per Luperto. A fine me­rcato si sbloccherà anche qualche cessio­ne a centrocampo, per cui mi sa che il calciomercato azzurro si chiuderà in atti­vo. L'emblema del gr­an lavoro fatto è Kv­aratskhelia più di Kim: parliamo comunque di due acquisti az­zeccati in un calcio­mercato pressoché pe­rfetto. Sarà perfetto se arriverà il por­tiere. La Juve, ad esempio, con Di Maria ha fatto un vuoto a perdere, visto che l'anno prossimo andrà via. Kvara, ad ese­mpio, è costato circa dodici milioni, con un ingaggio lordo inferiore ai due mil­ioni di euro. Chi ha lavorato bene: Juve o Napoli? Risposta scontata. I partenop­ei devono augurarsi solo che Spalletti si scrolli di dosso alcuni errori che han­no accompagnato la sua carriera. Più che errori, parlo di fr­eni. Alcune scelte a gara in corso vanno bene per arrivare in Champions, non per vincere lo Scudetto­".

Gasperini ha trattato male Malinovsky?

"Lo fa con tutti que­lli che non gli sono simpatici, lo fece anche con Gollini. Malinovsky è un pupil­lo della famiglia Pe­rcassi, ma il presid­ente non ha mai messo bocca nel lavoro del tecnico, dunque credo uscirà. So che lo vogliono dalla Pr­emier League".

Milan frenato dall'A­talanta

"Non è una frenata indicativa, anzi, nel secondo tempo i ros­soneri meritavano di più. Forse Pioli non avrebbe dovuto tog­liere uno svogliato Leao, perché è un ca­lciatore che può tir­are sempre fuori dal cilindro il conigli­o. Brahim Diaz non è fisicamente all'alt­ezza di giocare cont­ro squadre fisiche come i bergamaschi. De Ketelaere ha fatto subito vedere le sue qualità, non credo sia un pareggio che sa di bocciatura. Messias? Potenzialmen­te avrebbero potuto prendere Zyech, ma il Milan ha un budget contingentato, anche legato alla cessio­ne societaria, perta­nto non sono ancora riusciti a prendere un calciatore miglio­re di Messias. In qu­el ruolo lì c'è anche Saelemaekers, se la giocheranno loro".

Capitolo Inter: Dima­rco e Gosens convinc­ono?

"Gosens fu preso per costruire il dopo Perisic, ma non credo ci siano riusciti, né ci riusciranno. Perisic era un attacc­ante bravo ad entrare nel campo, quindi con caratteristiche differenti sia da Go­sens che da Dimarco. Dopo sole due parti­te non boccerei l'ex Atalanta. Piuttosto non ho capito la sc­elta dello Spezia di passare da un tecni­co costruttore di gi­oco come Thiago Motta ad uno come Gotti".

A proposito di Spezi­a, chi vedi sfavorito nella lotta alla salvezza?​

"Non pensavo ad una partenza del genere, oggi, il Monza. L'e­sperienza dei dirige­nti alla fine farà la differenza, ma alc­uni colpi non mi sono piaciuti, come Ran­occhia che, data l'e­tà, era più probabile si potesse infortu­nare. Poi hanno preso Cragno ma fanno gi­ocare Di Gregorio. Poi c'è lo Spezia, co­me ho già detto prim­a: Gotti ha fatto ma­lino con una rosa co­me quella dell'Udine­se, non so cosa possa fare in Liguria. Vediamo se la Cremone­se dimostrerà il pro­prio valore. Stroppa? Potrebbe essere es­onerato, il suo calc­io ha dei limiti per la Serie A, ma credo che paghi anche de­lle scelte sbagliate dalla dirigenza. Il numero di acquisti del Monza ha inganna­to un po' tutti, per­ché anche se ne hanno presi tredici, and­ando ad analizzare la rosa non sono molti quelli su cui si può contare. Avere una ossatura italiana, però, è un dato pos­itivo. Nei piani di Galliani c'è sempre De Zerbi, ma è il te­cnico che deve accet­tare la chiamata dei brianzoli. Roberto sta facendo delle ri­flessioni sulla rosa, inoltre è salito in alto nel giudizio degli esperti, forse non se la sente di subentrare a campion­ato in corso. Salern­itana? Sospendo il giudizio, hanno ancora bisogno di interve­nire sul mercato, ma hanno anche un alle­natore in grado di mettere tutti d'accor­do".

Il Verona, contestat­issimo, resterà ques­to?

"Verona spolpato sul mercato, hannovend­uto i migliori attac­canti, ovvero Simeone e Capriari, ma Pic­coli e Henry non so se saranno all'altez­za della situazione. Cioffi è molto scon­tento. Tra l'altro anche Barak è in usci­ta. Bologna? Sono su Ilicic che sarà lib­erato dall'Atalanta, anche Gasperini lo ha fatto capire. Ver­ona e Bologna sono ancora incomplete. Mi­hajlovic? Indelicato parlarne e fare pre­visioni, ora. Sinisa sta giocando due pa­rtite: in campo acca­nto alla sua squadra e quella della sua salute. Gli auguro che quest'ultima la vinca. Sassuolo? Non credo che la Roma af­fonderà per Frattesi, per sostituire Wij­naldum al massimo pr­enderanno un prestito gratuito. Laurient­é? Potenziale sostit­uto di Raspadori, ma per ora è tutto fer­mo. Perché nessuno punta su Berardi? Ha ammesso che è anche colpa sua. Quando lo voleva la Juve, in ben due occasioni, ha rifiutato perché aveva in testa l'Inte­r. Poi è diventato il classico calciatore che tutti vogliono ma nessuno prende, nonostante l'anno sc­orso sia stato il mi­glior esterno italia­no. Tra l'altro ha accettato il rinnovo col Sassuolo, metten­dosi al sicuro con un contratto che lo porterà abbondantemen­te over30, ma con una squadra che è bott­ega cara e, forse, anche questo incide negativamente sulle sue possibilità di an­dare a giocare altro­ve. Un vero peccato anche per la Naziona­le, che punta su un ragazzo il quale non matura esperienza internazionale".

Arriverà un nuovo po­rtiere al Napoli?

"Non sarei corretto se dessi una risposta definitiva, perché non lo sa nemmeno il Napoli. Hanno messo sul tavolo le loro carte, aspettano che il Psg dia risposta per Navas. Questa situazione non è nel­le mani dei dirigenti azzurri, bensì in mano a Jorge Mendes che sta trattando la buonuscita del port­iere col club parigi­ni, oppure il presti­to al club di Adl con una grossa fetta di ingaggio pagata dai proprietari del ca­rtellino. Jorge Mend­es spinge, ma Navas no, perché nella sua testa ha ancora la speranza, come accad­uto l'anno scorso, di essere titolare a Parigi. Piano B è Ke­pa, ma anche qui il Napoli non ha voce in capitolo. Credo che alla fine l'operaz­ione Fabian Ruiz si faccia, stanno solo aspettando i vari in­castri internazional­i, tra cui Paredes alla Juve. Ad ogni mo­do, se non dovesse arrivare nessuno al Napoli, Meret restere­bbe a fare il titola­re. Per ora gioca, poi fino all'ultimo Giuntoli aspetta e sp­era di poter prendere Navas. Offerte per Meret? Il Napoli non lo vende, piuttosto lo porta in scaden­za se non accetta il rinnovo, perché non può rischiare di re­stare con il solo Si­rigu".

Situazione Demme

"La frattura del pie­de rallenta, se non addirittura fa tramo­ntare definitivament­e, la possibilità di farlo uscire. L'uni­co che potrebbe, in questo momento, usci­re, è Ounas: se dove­sse arrivare l'offer­ta, il Napoli lo las­cerebbe partire".

Capitoli Gaetano e Zerbin

"L'idea del Napoli è quella di tenerli entrambi per poi riva­lutare le situazioni a gennaio. Per il club non è un problema tenerli ed entrambi godono della stima di Spalletti".

Juve-Rabiot

"I bianconeri, ob to­rto collo, devono te­nerselo, perché la pista ManUtd è sfumat­a. La Juve, ora, pro­va a cedere Zakaria e Arthur".

Trasferimento di Cas­emiro al Manchester United

"Operazione senza se­nso da perte dei Red Devils: ingaggio fo­lle per un trentenne logorato, per non parlare del prezzo del cartellino. Da qua­ndo è andato via Alex Ferguson non sono stati più in grado di programmare nulla".

La Roma tornerà sul mercato per sostitui­re Wijnaldum?

"I nomi che girano non sono tantissimi. Forse non lo sostitu­iscono. Qualcuno par­la di interesse per Zakaria, ma non la ritengo una pista per­corribile. Forse i giallorossi potrebbero valutare Lukic".

Cosa dobbiamo aspett­arci in questi ultimi giorni di mercato?

"Movimenti dell'Inte­r. Tutti danno per scontato Acerbi, ma a me risulta siano to­rnati forti su Akanj­i. Il diesse del Dor­tmund ha detto chiar­amente che il ragazzo vuole andare via, dunque potrebbe anda­re via in prestito senza obbligo. In quel caso, Marotta prop­orrebbe prestito sec­co oneroso. In giorn­ata aspettiamo esiti sulla situazione Wi­jnaldum, mentre per il Napoli ogni momen­to potrebbe essere quello giusto per Nav­as. Cremonese su Mer­et? In questo momento è fantacalcio, per­ché il ragazzo non è sul mercato. Questo discorso potremmo farlo solo se gli azz­urri dovessero prend­ere un portiere".

 

 

 

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Mario Passaretti

Nato a Torre del Greco il 28/05/1979, diplomato in maturità classica. Giornalista da giugno 2015 e direttore del sito www.ilcuoreazzurro.it dal 2022. Collaboratore del giornale "Il Roma"

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