Inoltre bisogna fare i conti anche con le momentanee assenze, altrettanto importanti di Politano e Demme positivi al Covid( ai quali si è aggiunto anche Zanoli), e l'infortunio in nazionale di Ounas i cui tempi di recupero si allungano( il ritorno in campo dell'algerino è stimato per la gara contro l'Empoli in programma il 12 dicembre).Nel frattempo ci sono otto gare da affrontare fino al 31 dicembre( in ordine: Spartak Mosca, Lazio, Sassuolo, Atalanta,Leicester, Empoli, Milan e Spezia).E se da scaramantici partenopei tiriamo in ballo la sfortuna( che ad onor del vero ci ha sempre accompagnato nei momenti cruciali di una stagione) e facciamo gli scongiuri, augurandoci una resistenza a mo' di partito di lotta popolare, dall'altro, analizzando il cammino degli azzurri fino ad oggi, in termini calcistici bisogna sapere che "l’imprevisto non è l’impossibile: è una carta che è sempre presente nel gioco." Per cui, con razionalita' si può provare ad auspicare una cambiamento anche sotto questo aspetto. E non solo sul piano tattico che potrebbe vedere impiegato, almeno fino al recupero di Demme, Lobotka vertice basso e bravo nel contrasto fisico in un 4-3-3, ma anche e soprattutto come mutamento del sistema gerarichico in campo.Insomma, lo scorso anno, uno dei capi d'accusa più discussi nei confronti di mister Gattuso, fu proprio lo scarso utilizzo delle alternative, e quando il Napoli si trovò ad affrontare infortuni e assenze forzate, perse l'orientamento e lasciò per strada anche i punti più "semplici". In tal senso, se Spalletti ha un merito, è proprio quello di aver utilizzato tutta la rosa( compreso Ghoulam) e ha già vinto qualche gara con le alternative. Certo, l'opzione è una cosa, il vincolo un'altra, ma questo imprevisto può essere il vero banco di prova della maturità del Napoli inteso come collettivo unito che segue l'allenatore. Non significa vincere tutte le gare, né perderle. Significa che in un percorso, quasi mai la strada è lineare, ma prima di abdicare bisogna provare ad aggirare gli ostacoli e ad ammortizzarne i colpi. Ora la palla passa davvero a mister Spalletti.Perché nulla è scontato, nulla è facile e nulla si ottiene stando fermi. E "a volte le strade più panoramiche della vita sono le deviazioni che non si aveva intenzione di prendere"
Forza Napoli, ora più di ieri!