della Coppa Italia (Inter), la finalista perdente (Fiorentina) e la 2° in A nella stagione 2022/23 (Lazio).
Un particolare curioso è dato dal fatto che finora tutte e 4 le finali dei partenopei si erano giocate contro la Juventus, con due successi (5 – 1 il 01/09/1990 e 7 – 8 ai calci di rigore il 22 dicembre 2014 dopo che la sfida era terminata 2 – 2 nei tempi supplementari) e due sconfitte (la prima a Pechino nel 2012, passata alla storia per la direzione arbitrale di Mazzoleni a dir poco inquietante, e quella di Reggio Emilia nel 2021 in cui gli azzurri caddero per 2 – 0 dopo aver fallito con Insigne il rigore del possibile 1 – 1).
Per quanto riguarda la Fiorentina sarà la sua terza partecipazione. Nelle due precedenti ha colto una vittoria nel 1996 in casa del Milan (1° squadra non Campione d’Italia a trionfare nella manifestazione) e una sconfitta nel 2001 contro la Roma dell’ex Batistuta.
Il bilancio tra azzurri e viola in Coppa Italia (non essendocene in Supercoppa) vede i primi leggermente in vantaggio con 6 successi a 4, mentre i pareggi sono ben 8.
Impossibile dimenticare, anche purtroppo per motivi extracalcistici non dipesi, però, dalle tifoserie delle due squadre, la finale del 2014 che consegnò agli uomini di Benitez la 5° Coppa Italia della Storia azzurra.
Il 3 maggio del 2014 accade quasi tutto nei primi 28 minuti con i partenopei che mettono in discesa la gara grazie ad una doppietta di Insigne all’11’ e al 17’, distanza prontamente ridotta da Vargas che, sul filo del fuorigioco, di sinistro batte Reina al 28’. La ripresa va a folate con il Napoli che contiene l’aggressività degli uomini di Montella, cercando di sfruttare con Higuain e soprattutto con Callejon gli inevitabili spazi lasciati dalla retroguardia viola.
A 10 minuti dal termine la possibile svolta che avrebbe potuto cambiare il destino del match. Inler, già ammonito, stende un avversario ed Orsato non ha dubbi nel mostrargli il secondo cartellino e di conseguenza il rosso, aumentando la convinzione dei toscani di poter giungere al pareggio. Ma proprio nel pieno del loro forcing finale, Dries Mertens, imbeccato da Josè Callejon, chiude la partita al 93’ con la rete del definitivo 1 – 3, regalando la gioia del successo in una serata che resterà amara per il ferimento, poi divenuto mortale, di Ciro Esposito.