Napoli-Dinamo Kiev, Analisi della Partita
NAPOLI-DINAMO KIEV 0-0
NAPOLI (4-3-3) Reina - Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam - Zielinski (dal 33' s.t. Allan), Diawara, Hamsik - Callejon, Mertens (dal 41' s.t. Giaccherini), Insigne (dal 21' s.t. Gabbiadini) (Rafael, Jorginho, Maggio, Chiriches). All.: Sarri.
DINAMO KIEV (4-5-1) Rudko - Morozyuk, Chacheridi, Vida, Makarenko - Yarmolenko, Sydorchuk (dal 21' s.t. Orikhovskiy), Rybalka, Garmash, Tsygankov (dal 15' s.t. Derlis Gonzalez) - Besedin (dal 36' s.t. Junior Moraes). (Shovkovskiy, Antunes, Korzun, Buyalskiy). All.: Rebrov.
ARBITRO Hategan (Romania).
NOTEAmmoniti: Sydorchuk, Koulibaly. Angoli: 17-2 per il Napoli. Recupero: 0'; 3'.
L’annoso dilemma tra il conservare il risultato e provare a vincere si conferma anche in questo match, in entrambi i casi i sostenitori delle opposte fazioni saranno “l’un contro l’altro armati” di moviole, analisi, affermazioni e quant’altro. Quello che però non va sottaciuto è la difficoltà mentale che travolge gli azzurri nonostante avessero effettuato statisticamente più tiri rispetto alle ultime prestazioni(17 ndr), l’assenza di un terminale offensivo e di soluzioni alternative registrano un’involuzione della squadra rispetto a tante altre prestazioni dove, a citare le dichiarazioni dell’allenatore del Napoli, erano stati solo episodi fortunati o sfortunati a determinare le sorti del match.
Primo tempo caratterizzato da uno sterile predominio territoriale del Napoli che andava al tiro con Insigne in due occasioni e con Hamsik, la Dinamo attaccava soprattutto dal proprio versante destro dove le combinazioni tra Morozyuk e Yarmolenko venivano favorite dalla scarsa verve dell’attaccante di Frattamaggiore a collaborare con Ghoulam in fase di opposizione in prima battuta.
Secondo tempo caratterizzato invece da una maggiore intensità da parte degli azzurri con iniziative soprattutto da parte di Hamsik. Al 66’ entra Gabbiadini per Insigne con Mertens che adotta una posizione ibrida tra il trequartista di un 4-3-1-2 e l’esterno alto del 4-3-3, il Napoli si trasforma e l’attaccante bergamasco, accolto dal boato del San Paolo, si rende subito pericoloso andando al tiro per ben quattro volte; l’ingresso in campo di Allan e Giaccherini e le due occasioni della Dinamo che stavano per costare il cartellino rosso a Koulibaly mettono fine al match del San Paolo.