condotto da Gianluca Gifuni: «Quest'anno ci siano tutti i presupposti affinché il Napoli possa vincere. Negli ultimi 5 anni il finale di campionato non si è concretizzato con lo scudetto. Compreso quando il Napoli si è ritrovato ad essere campione d'inverno. Secondo la mia idea, il Napoli non deve mai fare i calcoli e deve giocare ogni partita come fosse l'ultima. Poi una battuta d'arresto a Milano contro una concorrente diretta e alla ripresa delle ostilità ci poteva stare. Il pari del Milan con la Roma potrebbe essere un segnale a favore, un altro è che il Napoli non sbaglia nulla, soprattutto con le piccole. La Juve? La squadra di Allegri gioca male ma da qualche turno a questa parte vince. Se però il Napoli sta bene e gioca da Napoli, libero da pensieri in testa, cercando di proporre gioco ci sta che dopo 8 giornate la Juve sia costretta a capitolare, per la legge dei grandi numeri che ha colpito anche gli azzurri a Milano. Sul fatto che le inseguitrici stiano per raggiungere il Napoli ho qualche dubbio perché la squadra azzurra ha ottenuto 11 vittorie consecutive. Ora che la Juve metta in piedi un filotto di partite ci sta. Non mi sorprenderebbe che lo facesse anche qualche altra contendente del Napoli, fa parte del gioco. L'importante è avere continuità, cosa che credo al Napoli non faccia difetto. Al di là del fatto che esprime un calcio bello da vedere».
Eduardo Chiacchio, avvocato ed esperto di diritto sportivo, è intervenuto in Forza Napoli Sempre su Radio Marte, condotto da Gianluca Gifuni: «Ritengo che gli scontri tra tifosi del Napoli e della Roma non produrranno alcun riverbero sul campionato. Perché i fatti si sono verificati lontanissimo dal campo di gioco, da quella che è la possibilità preventiva e cautelativa concessa ad una società. Un club non può essere ritenuto responsabile, anche in via oggettiva, di fatti che si verificano in contesti completamente lontani ed estranei al luogo dove svolge la propria attività. Poi la gara non era Napoli-Roma, quindi non si può riferire ad un evento sportivo. Il Daspo è un provvedimento di natura amministrativa che non c’entra con il fatto sportivo. Quindi può essere inflitto in qualunque momento e per qualsiasi motivazione. Forse saranno presi provvedimenti seri di natura penale nei confronti dei responsabili. Sicuramente potranno invece vietare le trasferte perché sarebbe un provvedimento di natura politica, preventiva e cautelativa, adottato dal Prefetto o dal Questore di competenza»
Enrico Fedele, dirigente sportivo, è intervenuto in Forza Napoli Sempre su Radio Marte, condotto da Gianluca Gifuni: «Quello visto ieri è un Napoli in convalescenza ed Osimhen è un trascinatore ma per me è un Napoli a due cilindri. Gli altri sono in agonia. La partita di ieri, dunque, mi lascia perplesso. Pensavo fossero più in forma Di Lorenzo e Lobotka e così pure Kvara che dall'infortunio non sembra riprendersi. Accenna a fare la differenza ma non va oltre. Più che un miglioramento rispetto all'Inter era l'avversario diverso. Una caratura inferiore e in inferiorità numerica. Secondo me non c'è nessun rigorista nel Napoli e non ci sono nemmeno “punizionisti”. Sicuramente prima della partita l'allenatore stabilisce chi tira i rigori, gli angoli, le punizioni e tutto il resto. Nel Napoli, in questa squadra, non ci sono evidentemente questi ruoli. In questo momento il Napoli ha delle varianti – e non dipende dal singolo - e sta giocando meglio degli altri e perciò vince. Il titolo di campione d'inverno per me porta male. 2 volte lo è stato e altrettante volte il Napoli non ha vinto. Quest'anno sembra particolare e perciò andiamo a nozze. Sono tifoso del Napoli ma mi dà fastidio che quando non si vince si vogliono trovare per forza gli alibi. Come quando si parla del “palazzo”; lasciamo perdere, non creiamo dei fantasmi. Ora il Napoli è la squadra più forte del campionato e quando non si esprime a grandi livelli per fortuna gli altri fanno a gara a come auto-eliminarsi»
Andrea Agostinelli, allenatore, è intervenuto a Radio Marte in Marte Sport Live condotta da Dario Sarnataro: «La stagione del Napoli è straordinaria e sin qui merita tutto quello che ha ottenuto. La vittoria sulla Sampdoria è stata importante, anche se il Napoli non ha giocato in modo straordinario. Ma dopo un mese e mezzo di stop è come se fosse iniziato un altro campionato e quindi è normale non avere una brillantezza ottimale. Va smaltita la preparazione, anche a livello psicologico il Napoli ha bisogno di tempo per tornare quello di prima. La gara con la Juventus? Non è uno spartiacque, è fondamentale se la Juve perde, ma il Napoli ha due risultati su tre a disposizione. Il pari sarebbe positivo per gli azzurri, non lo sarebbe affatto per la Juve. Si affrontano due squadre importanti, i bianconeri in questo momento non sono belli ma efficaci. Sicuramente affronteranno il Napoli senza lasciare spazi alle spalle per non favorire i contropiedisti azzurri. Allegri sa bene che se la va a giocare a viso aperto rischia di prendere tre gol. Imposterà la gara difensivamente, provando le ripartenze. Kvaratskhelia appannato? Ci può stare, per i giovani, e io ne so qualcosa, Napoli è un banco di prova molto importante. Più si parla di lui e peggio è, il ragazzo sente la responsabilità di dover essere decisivo e fare la differenza in ogni partita. In ogni caso se gli avversari raddoppiano su di lui si crea comunque un vantaggio per la propria squadra. Spalletti dovrà essere bravo a levargli un po’ di pressione e lo stesso dicasi per tutta la squadra. Il Napoli è primo e ha un margine per poter sbagliare, sono le altre che non possono sbagliare e dunque sono loro a dover avvertire maggiormente la pressione».
Riccardo Bigon, ex direttore sportivo del Napoli, è intervenuto a Radio Marte in Marte Sport Live condotta da Dario Sarnataro: «Il Napoli è campione d’inverno ma nulla è chiuso o scontato. Il Napoli ha fatto un girone di andata eccezionale, ha mostrato grande forza tecnica e caratteriale. La vittoria con la Samp è una ripartenza, ma anche i pari di Inter e Milan sono segnali confortanti. I dati ci hanno detto che il Napoli è molto forte. L’anti-Napoli potrà essere determinato dagli scontri diretti e in questo senso la sfida alla Juve è importante. Il team di Allegri è in forma, non offre spettacolo ma ha ritrovato l'equilibrio ed è difficile da battere. Credo che sarà una gara molto tattica, nessuna delle due, innanzitutto, vorrà perdere e quindi nessuno rischierà troppo. Immagino che la Juve voglia consolidare la zona Champions e in tal senso un punto a Napoli non è affatto negativo, poi magari si affiderà agli episodi per provare a vincere, senza tentare assalti ma rimanendo molto accorta. L’acquisto di Bereszynski? Un segnale molto indicativo, significa che la società ha messo nel mirino l’obiettivo di vincere e ha scelto un giocatore molto pronto, facendo dunque qualcosa di estremamente concreto. Quando si prova a modificare una rosa che ha fatto così bene rischi di fare danni, ma il club ha individuato l’unica possibile crepa ed è intervenuto. Ounahi? Ottimo calciatore, al Mondiale ha dimostrato la sua bravura, il fatto che il Napoli sia arrivato