Rai, Perillo a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Maksimovic e Hysaj con la valigia in mano, causa riduzione monte ingaggi partirà anche Koulibaly. Senesi potrebbe sostituire il senegalese, ma preferisco Milenkovic perché conosce già la Serie A. Perché non continuare con Gattuso?”
“La campagna vaccinale, in Campania, procede in maniera forte e decisa. Il presidente De Luca sta riuscendo in un buon lavoro, ma adesso servono più vaccini. A Napoli ci sono state diverse manifestazioni di varie categorie, come quella di ieri dei ristoratori e del settore sportivo di base, ma, purtroppo, la verità è che questa pandemia non ha fatto altro che alimentare i problemi storici del sud - queste le parole di Antonello Perillo, giornalista Rai e caporedattore TGR Campania, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Nel calcio c’è un intero mondo che lavora, sono preoccupato soprattutto per i dipendenti e gli atleti delle serie minori. Anche le big, però, dovranno ragionare sul futuro, visto il calo degli introiti dovuto soprattutto alla chiusura degli stadi. Il Napoli deve ridurre il monte ingaggi, De Laurentiis sta lavorando su questo. I primi a farne le spese saranno Maksimovic e Hysaj, entrambi con la valigia in mano ed in scadenza contrattuale. Il presidente preferisce rinunciare a loro perché non li ritiene fondamentali. Elseid mi risulta essere molto vicino al Milan. Per i rossoneri sarebbe un vero affare a parametro zero, un'ottima alternativa ai titolari sia per la fascia destra che per la sinistra. Per Maksimovic, invece, si parla di Roma ed Inter, anche perché vuole restare in Italia. Insigne ha un contratto in scadenza a giugno 2022 ed è arrivato il momento di rinnovare. Le trattative non sono ancora iniziate, a differenza di ciò che ha scritto qualche giornale, ma Lorenzo resterà sicuramente, visto che vuole vestire la maglia del Napoli a vita. Restano da discutere le cifre, ma il suo agente, Vincenzo Pisacane, è uno che sa cosa fare. Per Koulibaly, invece, potrebbe essere l'anno giusto per la partenza. Negli scorsi anni ADL è stato bravo a trattenerlo nonostante le offerte importanti, ma quest’anno potrebbe rinunciarci proprio in virtù dell’ingaggio importante. La rosa è fortissima già così, quest’anno è stata penalizzata da infortuni, Covid e qualche errore di Gattuso. Rino sta crescendo, ma ha commesso qualche sbaglio, come far giocare Bakayoko in un centrocampo a due con un altro giocatore lento come Fabian, e non Demme. Il Napoli va rinforzato sugli esterni: Mario Rui è un buon giocatore, Ghoulam è un grandissimo, ma non è lo stesso da 4 anni. Di Lorenzo, invece, sta sudando sette camicie perché non riposa mai e ha bisogno di un’alternativa. Andranno sostituiti i partenti, uno su tutti Koulibaly. Sul taccuino di Giuntoli c’è Senesi del Feyenoord: calciatore forte di testa, con un ottimo piede mancino, che può adattarsi anche sulla fascia. La sua valutazione è di circa 50 milioni, e, a questo punto, tratterrei Kalidou. Invece, chi potrebbe essere un giusto investimento è Milenkovic: quotazione da 25 milioni di euro e ha il vantaggio di conoscere già la Serie A. Senesi avrebbe bisogno del tempo per ambientarsi, come è accaduto a Martinez Quarta alla Fiorentina, ed è per questo che prenderei un difensore già pronto che conosce il nostro campionato. Tutto, ovviamente, dipenderà dal prossimo allenatore. Anche Koulibaly, ad esempio, quando arrivò a Napoli iniziò con degli errori e delle ingenuità pazzesche perché abituato ad un calcio diverso. E va ringraziato Sarri per il Kalidou di oggi. Quando arrivò Maurizio a Napoli, fece capire al difensore di avere fiducia in lui ma che per essere un giocatore importante avrebbe dovuto imparare la tattica e migliorare nella tecnica. Così, il difensore iniziò il ritiro prima degli altri, ed è diventato il grande calciatore che conosciamo. Il mercato di quell’anno, l’ultimo di Benitez, è stato il peggiore degli ultimi anni. La società azzurra avrebbe dovuto prendere Mascherano, invece arrivarono David Lopez e Michu. Rinnovo Gattuso? Rino è molto stimato come persona e come allenatore da gran parte della tifoseria napoletana perché l’anno scorso è riuscito a riunire i cocci in una situazione disastrosa: litigi fra calciatori e società, la tempesta Ancelotti. Poi è arrivato a vincere una insperata Coppa Italia. Quest’anno ha commesso degli errori, come quelli già citati prima, ma anche la gestione Osimhen, voluto da lui oltre che da Giuntoli. Pur di farlo coesistere con Mertens, ha stravolto tatticamente la squadra, creando un disequilibrio. Il problema è capire se ci sono possibilità di ricucire i rapporti con De Laurentiis. Rino potrebbe anche passare sopra ai vari sondaggi fatti dal presidente, dimenticando che se qualcuno avesse accettato, sarebbe stato esonerato. Questo perché da uomo di calcio sa che i presidenti si guardano intorno quando le cose non vanno bene. Nel caso in cui si ricucisse lo strappo fra i due, magari raggiungendo anche la Champions, perché non continuare?”.
Massimo Crippa a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Buon ciclo della Nazionale di Mancini, ora è tempo di raccogliere risultati concreti. Insigne, Chiesa e Verratti saranno fondamentali. Senza assenze il Napoli avrebbe potuto vincere lo Scudetto”
“La qualificazione ai Mondiali, per l’Italia, non sarà un problema. Dunque, la prima tappa è puntare a fare un ottimo Europeo. Non penso che la nostra Nazionale sia tra le favorite, ma il lavoro di Mancini ha dato buoni frutti e penso che ci siano possibilità per fare bene - queste le parole di Massimo Crippa, ex calciatore del Napoli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Per l’impresa dipenderà dalla forma dei calciatori che possono far fare il salto di qualità alla squadra, come Insigne, Chiesa e Verratti. Dipenderà da come finiranno il campionato: dovranno farsi trovare pronti al momento giusto e ad un appuntamento importante. Con Mancini siamo ripartiti alla grande, ma ora devono arrivare i risultati concreti. Napoletani in Nazionale? Ai miei tempi c’erano diversi calciatori: Ferrara e Carnevale, ad esempio, erano pilastri. Oggi c’è Insigne, punto fermo dell’Italia e anche del Napoli. Rinnovo Gattuso? Le strade si separeranno. Il suo è stato un ottimo lavoro, ha ricostruito la squadra e l’ha portata a vincere una Coppa Italia. Quest’anno ha avuto diversi problemi, non ha avuto la rosa al completo per diverso tempo, e i risultati attuali dimostrano quanto sia stato difficile essere competitivi con tante assenze. Spero che il Napoli riesca a raggiungere la Champions. Guardando il campionato e, soprattutto, il posto in classifica occupato dal Milan, credo che gli azzurri avrebbero potuto ambire a qualcosa di più in questa stagione, perché sono convinto che la rosa a disposizione di Gattuso sia superiore a quella di Pioli. I rossoneri erano al comando della classifica fino a qualche settimana fa. Anche la Juventus non è più la stessa e, forse, il Napoli avrebbe potuto ambire anche allo Scudetto. Non è il momento dei rimpianti, bisogna terminare bene la stagione e centrare l’obiettivo primario, la Champions. Per quest’ultima ci sono tre posti per quattro squadre: Milan, Juve, Atalanta e Napoli. La Roma sta disputando un buon campionato, ma alla fine peseranno gli scontri diretti in cui ha quasi sempre fatto male. Lo Scudetto, ovviamente, lo vincerà l’Inter. Ha dimostrato di essere la squadra più forte, ma ha anche tratto vantaggio dall’uscita dalle coppe. Fonseca a Napoli? A Roma ha fatto un buon lavoro, ma senza risultati. Quando si chiede il salto di qualità, in Italia, non è facile ed il portoghese non so se sarebbe adatto ad una piazza calda come Napoli, che è simile a Roma. Chi fra Juric, De Zerbi o Italiano è più idoneo? Il prossimo allenatore dovrà avere esperienza europea, perché sarà fondamentale che conosca le difficoltà di una stagione ricca di impegni di coppa. Insigne? Ha trovato una continuità da giocatore importante, da uomo spogliatoio, sente la maglia sua. Credo possa crescere ancora un po', ma per farlo deve disputare un Euro2021 da protagonista: Mancini punta forte su di lui”.