Maurizio Zamparini a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “A Napoli è stato bruciato l’esperto Ancelotti, figuriamoci il giovane Gattuso. Se De Laurentiis vuole vincere lo Scudetto deve comprare Dybala”
“Il Napoli è stato altalenante nelle prestazioni e nei risultati, quindi non è più in corsa per lo Scudetto, al pari della Juventus. Entrambe, però, possono ancora competere per un posto nella prossima Champions League - queste le parole di Maurizio Zampari, ex presidente del Palermo, ai microfoni de ‘Il Sogno Nel Cuore’, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Gli azzurri ricominceranno a vincere se recupereranno gli uomini più importanti fermi ai box. Se De Laurentiis vuole vincere lo Scudetto, deve comprare Dybala. La piazza ha bisogno di un calciatore come lui, che è solo una spanna sotto a Messi. L’argentino sta trovando poco spazio a Torino perché avanti ha un mostro sacro come Cristiano Ronaldo, ma sarebbe il giocatore perfetto sia per la piazza che per il gioco del Napoli. Io all’epoca l’ho venduto ad Agnelli a 40 milioni, quindi credo che a meno di 80 non lo venderanno. Gattuso? È vero, l’unico esonero lo ha ricevuto da me, ma all’epoca era alla sua prima esperienza ed era troppo inesperto. Avevamo Dybala, Franco Vazquez e Belotti in attacco, tant’è vero che, sostituendolo con l’esperto Iachini, abbiamo vinto il campionato con 14 punti di vantaggio sulla seconda. A Napoli hanno messo in difficoltà un tecnico importante ed esperto come Ancelotti, immagino quanto sia difficile per Rino che non ha di certo l’esperienza di Carletto. Io al posto di De Laurentiis? Non so se lo avrei preso. Aurelio ha fatto una scommessa, al pari di quella fatta anni fa con l’emergente Sarri. Quella l’ha vinta, ma non sempre si vincono queste scommesse. L’unico allenatore che non avrei esonerato? De Zerbi, malgrado le sconfitte, col senno di poi me lo sarei tenuto. Pensavo fosse troppo inesperto, ma sta facendo molto bene. Ho fatto tante scelte giuste nella mia carriera, ma quella è stata sicuramente sbagliata. Tra le cose positive della mia gestione c’era l’affidarmi ad uno scouting importante, che mi ha pescato tanti ottimi calciatori dal Sudamerica. Dybala l’ho preso a 18 anni per 12 milioni, ad esempio, e c’è voluto tanto coraggio. La stessa cosa con Pastore: l’ho preso dopo aver visto alcuni suoi video, incaricando Sabatini di andare in Argentina e non ritornare senza di lui. Ci vuole uno staff competente, perché una sola volta sono andato io in Brasile a scegliere i calciatori e ho preso tre bidoni”.
Ariedo Braida a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Gattuso? Critiche giuste visto i risultati altalenanti. Adl ha fatto bene a guardarsi intorno se era insoddisfatto. Un grosso errore la gestione di Milik”
“Gattuso? Quando i risultati sono così altalenanti, purtroppo, le critiche arrivano, non solo per Rino, ma per tutti. Soprattutto se sei alla guida di una squadra di vertice - queste le parole di Ariedo Braida, direttore sportivo della Cremonese ed ex direttore di Milan e Barcellona, ai microfoni de ‘Il Sogno Nel Cuore’, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Le squadre di vertice devono vincere, e se ciò non accade è normale che gli allenatori vengano messi in discussione. Rino sta facendo un’esperienza molto importante che lo formerà per il futuro. Di certo è stato anche molto sfortunato con i numerosi infortuni dei suoi calciatori che, alla fine, hanno influito sulle prestazioni. Quando in campo mancano giocatori di esperienza e solidità, sulla lunga paghi lo scotto. Osimhen, ad esempio, è un giocatore importantissimo, ma è mancato per molto tempo. Di conseguenza sono mancati i suoi gol ed i punti che avrebbero portato. Quando a fine anno tiri le somme, i numeri ti condannano. Poi non ho capito la gestione Milik: è un goleador di quelli difficili da trovare in giro, e perderlo così è stato un grande danno. La situazione andava gestita meglio. Sondaggi di De Laurentiis? Il Borussia Dortmund ha già annunciato l’allenatore della prossima stagione, nonostante ora ci sia ancora Terzic, il quale sta facendo bene. I sondaggi del presidente non possono e non devono aver influito sulle prestazioni della squadra. Il calcio è questo: se non arrivino i risultati ci si può e deve guardare intorno. L’allenatore deve pensare solo a fare bene il suo lavoro. Nonostante tutto, credo che Gattuso abbia lavorato bene, considerate tutte le assenze avute in questa stagione. Dove vedo il Napoli a fine stagione? C’è da lottare tanto per raggiungere il quarto posto, l’allenatore deve dare la giusta identità e determinazione. I piccoli cali di concentrazione, a fine anno, si tramutano in punti persi, dunque Gattuso deve essere bravo a tenere sempre alto il livello di attenzione. Rinnovo? Se De Laurentiis ha fiducia in lui, deve rinnovarlo già da ora, senza aspettare fine stagione. Se non ha più fiducia, è giusto che le strade si separino, ma a fine stagione. Chi prenderei al suo posto? Juric, De Zerbi ed Italiano stanno facendo delle cose molto importanti sulle loro rispettive panchine. Sono allenatori emergenti e credo che potranno fare bene anche in futuro. Calcio senza pubblico? Non mi regala più emozioni: ogni partita sembra un allenamento. Ormai non esiste più il fattore campo, manca la passione del pubblico. Speriamo finisca quanto prima”.
GdS, il vice direttore Di Caro a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Azzurri in corsa per la Champions, la Juve non convince. Il problema del Napoli sembra essere De Laurentiis”
“Per la Champions non sarei così sicuro che la Juventus abbia il posto assicurato. Nonostante la vittoria di ieri, non mi sta convincendo - queste le parole di Andre Di Caro, vice direttore della Gazzetta dello Sport, ai microfoni de ‘Il Sogno Nel Cuore’, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Pertanto dico che sono ancora a disposizione terzo e quarto posto. Il Napoli può lottare per uno di questi posti, soprattutto con il recupero dei giocatori importanti che sono mancati. È vero che Gattuso ha la consapevolezza di dover lasciare la panchina a fine stagione, ma vuole lasciarsi bene e per farlo deve raggiungere un risultato importante. Chi lo sostituirà? Ci sono tre nomi in lizza: Juric, Italiano e De Zerbi, che stanno facendo molto bene con le loro squadre. Ovviamente da qui a fine stagione potranno cambiare tante cose. Il Napoli, poi, potrebbe puntare su un allenatore più esperto e, di conseguenza, potrebbe tornare in voga anche il nome di Benitez. De Laurentiis ha avuto sempre una grossa stima dello spagnolo. Io mi giocherei la carta De Zerbi, però andrebbe sostenuto e difeso anche in caso di eventuali critiche. Stasera si giocherà una carta per il suo futuro, perché se farà una grande prestazione col suo Sassuolo, si metterà ancora di più in mostra agli occhi di De Laurentiis. Lazio-Torino? Uno spettacolo brutto che si poteva evitare, anche perché essendoci stato il caso Juve-Napoli si sa già come andrà a finire. Credo che nella scena a cui abbiamo assistito ieri, c’entrino molto i rapporti tesi tra Lotito e Cairo. Andava presa una scelta di buonsenso, piuttosto che mettere in scena quel teatrino. Il problema del Napoli? La tenuta dei rapporti tra il presidente e gli allenatori non è mai stata ottima. A questo punto mi viene da pensare che il problema sia proprio De Laurentiis. Spesso si va via da Napoli con un eccesso di amarezza o di liberazione da certi rapporti che si sono incrinati con il presidente. Non deve essere semplice trattare con il presidente. Gattuso? È un bravo allenatore con ampi margini di miglioramento. Ha preso il Napoli dopo l’era Ancelotti, lo ha ricompattato, ha iniziato bene anche questa stagione, poi qualcosa è cambiato. Sicuramente non gli ha fatto piacere sapere che il presidente era alla ricerca di un altro allenatore. Ma Rino questo lo sa bene, è nel mondo del calcio da quando era bambino. Il calabrese è un uomo molto onesto e schietto, e forse per questo ha sofferto la situazione. Di certo non mollerà fino a fine stagione, perché questa esperienza gli servirà anche per rilanciarsi in futuro. Rinnovi contrattuali? Ci sono Insigne, Mertens, Ghoulam ed Ospina in scadenza, ma prima di pensare a rinnovarli si dovrà scegliere il futuro allenatore. Credo che entro il prossimo mese De Laurentiis renderà pubblica la sua decisione”.