Nel primo tempo, il Napoli ha il controllo e chiude meritatamente in vantaggio. Inguardabile la ripresa, dove gli azzurri si mostrano letteralmente incapaci di fare gioco e di costruire azioni degne di nota. Prende campo, invece, la Roma che si rende più volte pericolosa. Il Napoli tiene botta, ma l’uscita dal campo per infortunio di Lobotka, fa saltare gli equilibri. Spalletti ci mette del suo inserendo al posto dello Slovacco un evanescente Zielinski, invece di puntare su Demme ed il Napoli non riesce più a gestire il pallone. Nel finale, il tecnico passa alla difesa a cinque, ma consegna il centrocampo ai giallorossi che arrivano facilmente in area. Il gol della Roma è la fotografia della disorganizzazione difensiva degli azzurri. Alla fine il pari scontenta tutti, ma soprattutto è la conferma che questa squadra sul proprio campo non riesce ad imporre il proprio gioco ed è incapace di amministrare la gara. Ed è incredibile che il Napoli debba dire addio al ‘sogno’ per l’inettitudine a sfruttare il fattore campo. Almeno l’obiettivo minimo è praticamente raggiunto, ma a questo punto, la Champions appare quasi una magra consolazione…