Gattuso sceglie di schierare il modulo 3-4-3 (5-4-1 in fase di non possesso!), affidandosi ai lanci lunghi per Lozano, che troppo spesso è isolato in avanti. Inoltre nonostante l’atteggiamento difensivo, con quasi tutti i giocatori dietro la palla, l’Atalanta costruisce numerose palle gol, che spreca per buona sorte dei nostri (Ospina decisivo in almeno due occasioni!). Dunque è solo un caso se finisce a reti inviolate! Si dirà che così facendo, il tecnico ha raggiunto il suo scopo, quello di non prendere gol in casa, ma qualcosa di più sarebbe stato lecito attendersi in fase propositiva. E’ pur vero che la squadra è stanca ed i troppi impegni ravvicinati non consentono un adeguato recupero delle energie fisiche e mentali. E poi pesano le assenze. Fabian è ancora fuori per Covid, Mertens è in riabilitazione, mentre Osimhen non è ancora al meglio (ieri ha giocato parte del secondo tempo) e questo sta pesando sulle prestazioni della squadra. A fine gara, Gattuso rimarcherà proprio questo aspetto, ammettendo che qualcosa di più si poteva fare per provare a vincere. Tutto è rimandato alla gara di ritorno, mercoledi a Bergamo, tuttavia servirà un Napoli diverso, se si vuole centrare la finale. Intanto, bisogna recuperare le forze per affrontare al meglio la trasferta di campionato col Genoa. Con tanti giocatori acciaccati, non sarà facile, mettere su la formazione. Con ogni probabilità si tornerà al 4-3-3, con gli innesti di Mario Rui, Elmas e Petagna dal primo minuto.