Le decisioni assunte, senza avvalersi dello strumento VAR, appaiono offensive nei confronti della squadra, della Società, dei tifosi presenti allo stadio e di tutti quelli sparsi per il mondo.
Inconcepibili le sanzioni non comminate sugli episodi maggiormente “incriminati”, dal fallo particolarmente violento subito da Callejon, che avrebbe dovuto quantomeno determinare l’espulsione di De Roon, al placcaggio di Kjaer su Llorente - che nonostante sia stato visto mille volte conferma sempre la stessa sensazione – e, infine, sul fallo di mano di Toloi che ha privato il nostro centravanti spagnolo di un colpo di testa probabilmente decisivo. Su quest’ultimo episodio appare ancor più grave il mancato ricorso al sistema VAR, considerata la distanza dell’arbitro dall’evidente infrazione e sebbene in piena bagarre per le vicende avvenute pochi minuti prima.
La descritta situazione è maggiormente sconcertante se si paragonano situazioni avvenute in altri campi, con decisioni assunte diametralmente opposte.
Una cosa è stabilire posizioni che contengono naturalmente il potenziale errore umano – che hanno sempre avuto la massima considerazione da parte della nostra Associazione - altra è la superficialità e la spocchia che non include minimamente il beneficio del dubbio, da fugare, possibilmente attraverso i nuovi ausili tecnologici.
Mercoledì sera si è preso atto della prevalenza dell’autorevolezza del responsabile “addetto ai monitor” su quello presente in campo, condizione che pone un’ombra molto grave sulla correttezza del campionato intero.
Il Presidente – Saverio Passaretti