“L’arbitro Doveri ha visto ciò che hanno visto tutti, ovvero il contratto tra il giocatore del Cagliari e Viola - queste le parole di Paolo Casarin, opinionista tv ed ex arbitro, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Il protocollo Var è chiaro: prevede che il Direttore di Gara abbia la possibilità di decidere, e lo strumento tecnologico può solo integrare, eventualmente, ci fosse una decisione discutibile. Nel match fra Benevento e Cagliari, dunque, dal punto di vista del protocollo, c’è stato un errore: il Var non avrebbe dovuto intervenire, l’arbitro era ben posizionato ed aveva visto bene. Mazzoleni due volte consecutive al Var con il Cagliari? Sotto questo aspetto non ci sono vincoli, dipende, molto spesso, anche da chi è a disposizione. Con l’utilizzo del Var, c’è meno disponibilità di avere arbitri diversi, ma queste sono scelte del designatore. Un ex calciatore ad ausiliare gli addetti al Var? Questo strumento tecnologico viene applicato nei grandi campionati in tutto il mondo, e ci sorprendiamo ancora di diverse scelte, se si dovessero aggiungere anche degli ex calciatori, si aprirebbe una discussione in sala Var, in quanto, in giocatori, hanno un modo di vedere il campo diverso da quello degli arbitri. Serve una lettura unica di una determinata situazione, con l’ausilio del Var in caso di un errore evidente. Scindere la carriera del Var dall’arbitro? Inizialmente quando si è creata questa nuova tecnologia non si pensava che si potesse creare questa spaccatura. Bisognerebbe guardare il monitor con la stessa attenzione con la quale si guarda il campo”.
PETRONE
Ciro Petrone a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Spalletti non mi piace. La ricetta per lo Scudetto al Napoli è Allegri, Szczesny, Aguero”
“Pirlo ha azzardato ad accettare la panchina della Juventus come prima esperienza, ma sono certo che, quest’anno, anche se ci fosse stato Guardiola, non avrebbero vinto lo Scudetto - queste le parole di Ciro Petrone, attore e procuratore sportivo, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Gattuso?Continuare con Rino non sarebbe male, mamolto dipende da chi lo andrebbe a sostituire: giustificherei l’addio se si dovesse puntare ad un profilo d’esperienza internazionale, altrimenti, se si dovesse sostituire il nostro allenatore con il primo che capita, preferirei confermarlo. Se dovesse arrivare Allegri sarebbe fantastico. Spalletti? A me non piace proprio, è un allenatore che ha bisogno di tempo per dettare i suoi tempi. Serve un allenatore già pronto, come l’Inter ha optato per Conte lo scorso anno. Non penso ci sia la volontà da parte della società azzurra di vincere qualcosa, si accontentano di navigare tra le prime posizioni. Napoli-Udinese? Se non dovessimo vincere contro i friulani, non meriteremo di andare in Champions. Calciatore più valorizzato da Gattuso? Diego Demme, è fondamentale per questa squadra. Quando il centrocampista manca, si crea un problema lì in mezzo. Al suo arrivo non ero convinto delle doti, ma mi sono ricreduto fortemente. Sassuolo-Juventus? Abbiamo bei ricordi di questa partita, nella quale, in passato, i neroverdi spesso si sono scansati. Spero che questa volta giochino la partita da professionisti. Il Napoli riuscirà a fare 3 vittorie consecutive nelle ultime gare? Assolutamente. Ci credo fortemente e deve essere così. Mercato Napoli? Mi piace molto Nandez del Cagliari, è uno che potrebbe giocare titolare nella squadra azzurra. Ma se si vuol vincere davvero, bisogna prendere Aguero: un contratto di 2 anni a 10 milioni di euro a stagione, e davvero si può lottare per vincere. Terzino sinistro? Tierney dell’Arsenal è molto forte, un altro che non mi dispiacerebbe è Dalot del Milan. Szczesny libero in caso di arrivo in bianconero di Donnarumma? Non credo che il Napoli prenderebbe un calciatore come lui. De Laurentiis non loacquisterebbe mai, ma questo è lo stesso discorso di Aguero. Però, se vuoi vincere qualcosa, sono questi i campioni che vanno presi”.
MASTELLA
Benevento, il sindaco Mastella a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Mia moglie, la senatrice Lonardo, ha mosso un’interrogazione parlamentare: ci sono interessi tra Mazzoleni e Cagliari"
“In Benevento-Cagliari c’è stato un errore di protocollo Var. Questo è un danno per la società e per la città di Benevento - queste le parole di Clemente Mastella, Sindaco della città di Benevento, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Per ciò che è successo, gli avvocati si stanno già mobilitando per chiedere un risarcimento danni. La società delle Streghe è una delle poche che ha una proprietà tipicamente italiana, e nel nostro calcio, ormai, sono sempre più rare. Se ci vogliono fuori dalla Serie A, basta dirlo. L’errore è stato commesso, ma Doveri è stato incapace di annullare la chiamata di Mazzoleni. Quest’ultimo è recidivo, a Napoli, in maniera diversa, ha favorito lo stesso Cagliari a discapito nostro. Sarà una coincidenza, ma è molto strano. Di questo passo, nel nostro calcio, svaniranno le storie di Davide contro Golia. Un ammissione di colpa avrebbe placato sicuramente gli animi. Con ciò che è successo, tutta Italia è d’accordo con noi: mia moglie, la senatrice Sandra Lonardo, ha mosso un’interrogazione parlamentare riguardo i fatti accaduti nel match disputato ieri e gli interessi della famiglia Mazzoleni a Cagliari. Credo che non abbiano voluto ci fossero tre squadre della Campania in Serie A. Il Cagliari rappresenta tutta la Sardegna, il Benevento solo Benevento”.
CALAIÒ
Emanuele Calaiò a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio:"Grassadonia vittima di delinquenti, non tifosi. Punterei su Gattuso più che su Spalletti, i senatori devono impuntarsi”
“Ciò che è successo ieri in Benevento-Cagliari, ha scosso tutta la città e la società delle Streghe. Un po' come accaduto settimana scorso con il gol annullato ad Osimhen - queste le parole di Emanuele Calaiò, responsabile settore giovanile della Salernitana ed ex calciatore, fra le tante, del Napoli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Il mondo del pallone sta cambiando sempre di più: si parla meno di sport, e più di soldi e business. Non è il calcio che ci appartiene. Juventus esclusa dal campionato? Non voglio entrare in queste questioni politiche legate alla Uefa. A me piace parlare del calcio giocato e non di quello dietro le quinte. Restiamo concentrati su ciò che accadrà oggi con la Salernitana, ci stiamo giocando qualcosa di davvero molto importante. Quello che è accaduto ieri alla famiglia dell’allenatore del Pescara? Ci sono tifosi e tifosi: i frustrati, che non stanno bene nella vita, e cercano la notorietà con atti di violenza e vandalismo, non sono tifosi, ma teppisti. La partita sarebbe dovuta essere pulita e onesta, dispiace. Grassadonia è una persona perbene, un allenatore che stimo, ci ho giocato diverse volte. Napoli? Deve essere concentrato per arrivare in Champions, la corsa è su se stesso: se riuscisse a vincere tutte e tre partite che mancano, andrebbe automaticamente nella grande Europa, non concentrandosi sui risultati delle rivali. Con l’Udinese hanno degli stimoli in più, possono rovinarsi solo con le proprie mani. Juve-Milan? Mi aspettavo una vittoria dei bianconeri, ed invece hanno preso 3 gol in casa. Osimhen? Le ultime partite e i numeri dimostrano il valore di questo ragazzo. Quando il Napoli era in difficoltà e si bersagliava Gattuso, il reale problema era l’assenza di giocatori importanti come Victor, Mertens e Koulibaly. L’attaccante nigeriano è davvero forte, ma deve migliorare e raffinarsi tanto. Al momento, insieme ad Insigne e Zielinski, è il valore aggiungo di questa squadra. Post Gattuso? Rino ha fatto un ottimo lavoro, punterei più su di lui rispetto ad un esperto Spalletti. L’allenatore azzurro ha dimostrato che con la squadra al completo, fa grandi cose. Non mostra un calcio champagne come Sarri, ma lavora molto bene con la testa dei calciatori creando un gruppo compatto. Mesi fa dichiarò che, se ci fosse stato un solo calciatore della rosa non con lui, si sarebbe dimesso. La squadra è con Gattuso, spero che De Laurentiis, in caso di addio, non si mangi le mani. I senatori devono impuntarsi e cercare di trovare un accordo per far riavvicinare il presidente e Rino, questo è l’unico modo per farlo restare a Napoli”.