complementari ad una rosa importante, ora è idilliaco stare in questo spogliatoio, sono quelle opportunità che nascono per reciproche soddisfazioni. Gollini è un profilo giusto, ha esperienza internazionale, è giovane e ad oggi offre maggiori garanzie di Sirigu. Quale è il principale pericolo per il Napoli di oggi? Non parlerei di ostacoli, la situazione è così positiva, c'è anche la Champions da affrontare e dunque la squadra avrà sicuramente una concentrazione massima sia in Europa che in campionato. Quando si vince tutti vogliono partecipare e giocare, c'è una competizione sana e importante, basti pensare alla gara di sabato sera, al modo in cui è entrato Simeone, al sorriso e alla libertà mentale che ha espresso in campo. I risultati aiutano a produrre questa situazione, ma un merito grande va a Spalletti se tutti hanno spazio e vengono presi in considerazione. Il tecnico avrebbe già meritato altri successi in passato per la qualità del suo lavoro. L'unico neo del Napoli resta il settore giovanile: speriamo che il presidente De Laurentiis decida di creare un vivaio di alto livello, il talento in Campania c'è a iosa».
Massimo Filardi, ex difensore azzurro, è intervenuto a Radio Marte in Marte Sport Live della sera (20-21) condotta da Dario Sarnataro: «Non vedo e non ci sono ostacoli per questo Napoli, soprattutto perchè ha acquisito la mentalità vincente che in passato abbiamo spesso invocato. Secondo me è nel girone di Champions ha dimostrato di averla, non accontentandosi, mostrando di non speculare sul risultato ma provando sempre a segnare, nonostante il vantaggio. Non vedo ostacoli per questo motivo, la squadra scende in campo con le idee chiare, con la fame e con la voglia di vincere sempre. Il capolavoro assoluto che ha compiuto Giuntoli con la società è principalmente quello di aver preso calciatori che hanno voluto con forza vestire la maglia azzurra. Esprimono così un senso di appartenenza fondamentale. Questo Napoli può farci divertire anche in Champions, ha tutti i mezzi per andare avanti, ha una rosa profonda ed alternative importanti. Nel 1987 quando abbiamo capito che avremmo vinto lo scudetto? Dopo la vittoria a Torino con la Juventus per 3-1 a novembre del 1986... magari quest'anno è stato il blitz a Milano con i rossoneri per 2-1, ma dovranno poi dircelo gli attuali azzurri"
Faustinho Jarbas Canè, ex attaccante e bandiera del Napoli, è intervenuto a Radio Marte in Marte Sport Live della sera (20-21) condotta da Dario Sarnataro: «Sto provando molta gioia e felicità per la squadra e per la società, e soprattutto per l'ambiente che merita tutto questo e altro. Peccato che questo campionato, senza togliere merito, sta deludendo in tutti i sensi. Ma non è un modo per sminuire quello che stanno facendo gli azzurri. Il Napoli ha grandi meriti anche negli acquisti, merito anche di De Laurentiis che ormai ha imparato come si sta nel calcio. Il presidente merita rispetto, con il ds Giuntoli e gli altri collaboratori stanno ottenendo grandi risultati. Devo dare atto a Spalletti, al cui arrivo parecchi di noi hanno storto il Napoli più per il carattere che per le qualità di tecnico, di aver fatto un lavoro importante, pensiamo a Lobotka, ma anche per come fa giocare questa squadra. E pensiamo anche al coraggio di togliere Osimhen contro la Roma, per fare posto a Simeone che poi ha deciso la gara. Osimhen? E' andato all'Università e ha imparato in tre mesi quello che altri imparano in anni. Ha avuto la fortuna di avere Spalletti che non si stanca mai di insegnare calcio ma non è da tutti avere l'umiltà e la voglia di migliorarsi ogni giorno. Margini di miglioramento? Ne ha ancora, specie sul piano tecnico, nella partecipazione alla manovra, ma ora per esempio in area è fortissimo, sui cross e nei movimenti. Basti pensare al gol con la Roma: ho visto solo Pelè fare gol del genere. Il nigeriano ha fatto un palleggio in area e tiro al volo, peraltro a due passi dall'area piccola. Gol sensazionale, Pelè ovviamente ci metteva ancora maggiore tecnica e magia. Credo che il Napoli possa fare bene anche in Champions, Raspadori crescerà, Lozano sta crescendo, il georgiano è un po' appannato ma tornerà quello di prima se sarà più sereno in tutti i sensi"