Anche la stagione 2017-2018 vede i tifosi del Napoli alle prese con il calciomercato, ognuno sogna il colpo da mettere a segno per potenziare la rosa ed ha il “suo” nome da suggerire; con questo articolo vogliamo analizzare tutte le trattative reali che il Direttore Sportivo del Napoli, Giuntoli sta portando avanti.
Iniziamo questo “viaggio” parlandovi di chi già c’è a difendere la porta azzurra, i tre portieri del Napoli sono tutti per ragioni diverse non sicuri di restare, Rafael, ad oggi, sembra quello con meno possibilità di cambiare squadra, Sepe vorrebbe giocare di più, mentre Reina non da garanzie sulla propria permanenza in azzurro. Lo spagnolo, leader indiscutibile dello spogliatoio azzurro, impone alla società ed a sé stesso una riflessione: è ancora pronto per affrontare la stagione che potrebbe vedere il Napoli tra le candidate allo scudetto garantendo quella completa affidabilità venuta meno nella stagione appena trascorsa? Il portierone azzurro avrà la voglia di rimettersi in gioco concedendo ad un eventuale sostituto maggiori possibilità oppure, addirittura, la mutazione delle gerarchie? Sono tutte domande a cui ben presto inizierà il ritiro di Dimaro e la società già deve iniziare la stagione con le idee chiare.
Qualora Reina accettasse la presenza nel Napoli di un autentico “numero 1” le idee del ds Giuntoli dovranno indirizzarsi verso un elemento capace di proporsi da titolare anche in una piazza esigente come Napoli, l’unico che garantisce ciò, a nostro umile avviso, è Bernd Leno, del Bayer Leverkusen, il tedesco potrebbe subito adattarsi al gioco di Sarri, infatti la propria squadra di appartenenza attua principi di gioco come la difesa altissima e la repentina conquista del possesso palla (gegenpressing), ragion per cui solo la lingua potrebbe costituire un ostacolo ad un inserimento rapido nei meccanismi di gioco. Caratteristiche peculiari del tedesco sono sicuramente un’alta affidabilità tra i pali ed una capacità elevata nelle uscite basse (quelle alte sono il suo più grande limite), dovrebbe migliorare nella distribuzione del pallone, dove il 70% dei passaggi ben riusciti lo pone al sesto posto tra i portieri teutonici (la percentuale però aumenta se consideriamo i lanci lunghi).
Se Reina dovesse chiedere maggiori garanzie tecniche (ruolo di titolare), le mire di Giuntoli potranno spaziare più ad ampio raggio, partendo da portieri in grado di garantire già da questa stagione alti livelli di concentrazione sia come prime scelte che come seconde (Jeroen Zoet del PSV, Neto Murara della Juve oppure Mattia Perin del Genoa) per finire a prospetti di belle speranze che potrebbero costituire il futuro del Napoli dopo un lungo apprendistato curato da Sarri negli allenamenti e dall’esempio di Pepe Reina in campo (Alex Meret e Alessio Cragno); più sfocato sembra lo sguardo su Lucasz Skorupski e Orestis Karnezis.
Jeroen Zoet
È l’ultima idea di Giuntoli per la porta azzurra, è un portiere relativamente giovane (26 anni), cresciuto nel PSV e mandato in prestito al RKC Waalwijk, guida dal 2013 la retroguardia del PSV Eindoven, bravo nella gestione della palla, è molto reattivo tra i pali ed ha esperienza internazionale, avendo già disputato due stagioni con la nazionale del suo paese e quattro stagioni tra Champions ed Europa League. Ricorda vagamente Gianluigi Buffon in alcune parate.
Neto Murara
Il portiere brasiliano, ex Fiorentina, ora secondo di Buffon alla Juventus paradossalmente è più bravo fuori dai pali che nella propria porta, avendo giocato con Montella alla Fiorentina, ha sviluppato un’altissima capacità nel possesso palla e la percentuale di palloni distribuiti con successo anche di questa stagione lo dimostra (86,3%). Ha grandissima esperienza internazionale anche se, rispetto a Zoet e Leno, garantisce maggiore qualità da secondo portiere.
Mattia Perin
È, forse, il portiere che per personalità e doti tecniche si avvicina maggiormente a Reina, se ne discosta sicuramente per la bassissima percentuale di palloni ben distribuiti (63%); qualora il Napoli volesse acquistare il portiere del Genoa, sicuramente dovrà lavorare molto su questo aspetto, altra controindicazione è sicuramente il fatto che ha avuto interventi chirurgici ad entrambi i crociati ed abbiamo visto con Rafael (portiere che ha vinto campionati e coppe Libertadores in Brasile) quanto possano minare sicurezza e reattività in un ruolo delicato come il portiere.
Alex Meret
Ha appena portato la Spal in Serie A e si ispira ad Handanovic con il quale ha giocato ad Udine, è un Portiere classicamente “Italiano”, bravo tra i pali, ha grandi capacità di posizionamento e di lettura delle traiettorie dei palloni che arrivano in area che lo rendono impeccabile sia nelle uscite basse che in quelle alte; ha la tendenza a voler bloccare tutte le palle anche quelle che suggerirebbero una respinta, la sua umiltà e la voglia di voler primeggiare nel suo ruolo e la sua giovanissima età fanno di lui un elemento dai notevoli margini di miglioramento.
Alessio Cragno
Anche lui ha all’attivo una promozione in Serie A (con gli amici del Benevento), non molto alto (184 centimetri) fa dell’esplosività il suo “pezzo forte”, ha grande reattività tra i pali e nelle uscite basse, deve migliorare in quelle alte (anche se l’altezza non eccelsa lo penalizza molto); avendo giocato con Zeman potrebbe avere minori problemi nell’impostazione dell’azione dalla difesa.