Un integralista del turn over, Cronometro alla mano ha soppesato i minuti dei suoi gioielli ed allora nella sua gestione della gara ne è emersa una logica che ha del logico e dell'interessante, magari potremmo già parlare di saggezza. Chissà, per ora rimandiamo ai posteri.
In vista della super sfida con Real, il tecnico azzurro ha soppesato le energie dei suoi pezzi pregiati. E quindi ecco Os in panchina dal 1' per far post a Simone (in tutta franchezza il Cholito merita più spazio, lo scorso anno Spalletti gli concedeva bricioli di protagonismo, ndr), poi la sostituzione di Kvara e la staffetta Lindstrom-Politano. Questo per citare le prime donne, ma Garcia dimostra di voler gestire al meglio le cinque sostituzioni.
Certo, qualcuno avrà pure malignato che il Monsieur abbia avuto una bella faccia tosta ad escludere dalla lista dei titolari il capocannoniere, magari avrà pensato che al di là delle dichiarazioni di distensione delle ultime ore ci fosse sotto qualche rogna. Assolkutamente no, pare sia tornato il cielo sereno sullo spogliatoio azzurro anche perché con le due ultime sfavillanti vittorie vorrei vedere che possa avere l' sfacciato coraggio di agitare le acque. Otto gol fatti fra Udinese e Lecce, uno solo subito. Si rivede la squadra da thriller dei mesi scorsi, anzi questo Napoli potrebbe addirittura diventare anche più forte di quello di Spalletti, molto dipenderà dal rendimento di Natan, che per ora fa bene il compitino. Però in più rispetto alla passata stagione ci sono Lindstrom e Cajiuste, due ottime promesse in rampa di lancio.
Colpo di scena già prima del calcio d'inizio, alla lettura della formazione: Osimhena va in panchina per lasciar posto a Simeone. Ma per ironia della sorte è un difensore,Ostigard, a sbloccare la partita, il suo primo centro in serie A. Nel prosieguo però si sente a momenti la mancanza dei muscoli di Os in attacco, ma Simone ha spalle larghe e si mette in luce.
Ma subito nella ripresa, il nigeriano entra in campo, evviva la staffetta stile Rivera- Mazzola, Valcareggi mondiale '70 in Messico. E che ingresso in campo: sul secondo assist consecutivo in 180' di Kvara la metto dentro di testa col solito, invidiabile, balzo felino. Al tempo del raddoppio il Napoli va in controllo pre-Real e rischia pure qualcosina. Ma poi il tris, e sono tre, porta la firma del subentrato Gaetano, ragazzo di splendide speranze ma che suda cme un obeso russo in sauna per trovar spazio. Per il poker ennesimo rigore: Lo realizza con freddezza Politano.
E' festa salentina per gli azzurri. Un pomeriggio che poteva nascondere qualche insidia per la smagliante forma dimostrata dal Lecce, eppure il Napoli l'ha vinta con una facilità disarmante. Il Napoli è rinato dalle ceneri di un avvio di stagione molto complicato, resterà un misterò perché tanto imbolsito con Lazio, BGenoa e Bologna. Probabile che Garcia abbia riflettutto a lungo su alcuni punti e rinunciato, per il bene comune e per la solidità della sua posizione (già si parlava di allenatore in bilico, ndr) alle sue primordiali teorie sul caso Napoli. Voleva forse dare un nuovo assetto alla squadra, poi ha capito, e non ci voleva molto, che remava nella direzione dell'uragano, e si è per così dire "spallettizzato", cioè ha ripreso e applicato i punti fermi del Napoli di un anno fa, quelli che l'hanno reso formidabile in Italia e molto competitivo in Europa. Forse. Chissà.
Ma non ci si rodano i pensieri. Testa legera per ore e calice in alto. Il Napli che ospiterà martedì sera il Real sarà un grande Naoli, in una delle sue migliori edizioni. Per il resto, pardon Monsieur Garcia se abbiamo tanto pensato male di lei, ma il campo ci aveva sconsolato e quando la palla non gira e il gioco langue basta poco per gridare all'eretico.
(Foto fonte Napoli today)