Dopo aver chiuso sullo 0-0 la prima frazione, nella ripresa ecco ricomparire i fantasmi. Solito errore di posizionamento della difesa, con Mario Rui (il più basso dei difensori) a marcare Zapata e Atalanta in vantaggio. Stavolta la squadra reagisce e trova il pari con un bel gol di Zielinski, fino a quel momento piuttosto defilato. Ma dura poco. Gli azzurri difendono male ed incassano un "uno - due" micidiale che indirizza il match a favore degli avversari. Il Napoli torna in partita grazie ad un autogol, poi arriva la rete del definitivo 4-2. Ed arriva in maniera balorda a dimostrazione del momento di confusione che attanaglia squadra e tecnico. Prima della battuta del corner, dal quale scaturisce il gol, Gattuso decide di sostituire Maksimovic e Mario Rui, con Koulibaly e Ghoulam; l’assetto difensivo ne risente, si perdono i riferimenti e la frittata è fatta! Nel finale, minuti di ansia e paura per Osimhen che, cadendo, batte la testa, perde conoscenza e viene trasportato in ospedale. Per fortuna, si riprende, ma quanto spavento! L’Atalanta vince, pur senza surclassare il Napoli, vittima dei soliti errori e dei suoi limiti. La sconfitta manda su tutte le furie ADL che impone il silenzio stampa, ma il presidente non sembra intenzionato a prendere decisioni clamorose. Insomma, Gattuso resta al suo posto. Si sceglie di aspettare, e più che un indizio di fiducia, l’attesa somiglia sempre più ad un segnale di rassegnazione.