Massimo Rastelli, allenatore l’anno scorso debuttante nella massima serie, ha raggiunto con il Cagliari, la salvezza, grazie ad una produzione offensiva di tutto rispetto; lo fa con una squadra che ha perso due pedine importanti in difesa (Murru e Bruno Alves) ed in attacco (Borriello) ma guadagnando qualcosa in termini di equilibrio, grazie all’innesto di Cigarini (centrale di regia ed equilibrio). La squadra si dispone in campo con il 4-3-1-2 che si trasforma in 4-4-2 in non possesso:
In porta gioca Cragno, estremo difensore che ha guadagnato la promozione in serie A difendendo i pali del Benevento, giovane interessante, ha come principale difetto l’altezza, cosa che lo rende molto vulnerabile ai tiri da lontano (subisce, infatti, in questo modo, tanti goal).
La difesa è composta da Padoin o Faragò a destra, Capuano o Miangue a sinistra con l'esterno tutta fascia mancino che resta basso in fase di possesso palla, Ceppitelli ed Andreolli sono i difensori centrali, con il primo che è più marcatore, il secondo che ha maggiori doti di regia;
Il centrocampo a tre vede Ionita e Barella mezzali, il primo più dinamico ed interdittore, il secondo più tecnico e ragionatore, Cigarini, che agisce da centrocampista centrale dirige il gioco dei Sardi.
Il trequartista è Joao Pedro, il migliore e più talentuoso elemento della rosa del Cagliari che, in fase di non possesso, arretra a destra con Barella ed i due centrocampisti che scivolano a sinistra., dovranno stare attenti Hamsik e Ghoulam per limitarlo;
In attacco troviamo Pavoletti ed uno tra Farias o Sau, più esterno quest'ultimo che ama partire dalla sinistra per dare ampiezza, Farias, invece, é più seconda punta, con il brasiliano in campo vedremo frequenti dai e vai Pedro-Farias sulla trequarti ed una maggiore ricerca del dialogo stretto; la profondità viene data dal centravanti livornese che non ha trovato molto spazio per mettere in luce le sue qualità nella scorsa stagione nelle fila dei partenopei; dovesse non giocare l'ex Napoli duo Sau Giannetti in attacco.
In fase di possesso palla il Cagliari costruisce dal basso la manovra, i due centrali difensivi scaricano prevalentemente sull’esterno basso più vicino, oppure effettuano direttamente lanci lunghi a scavalcare la prima linea di difesa avversaria ed eludere quindi un eventuale azione di pressing, per servire direttamente i trequartisti o l’attaccante in zona rifinitura o finalizzazione (attacco diretto). Il centrocampista centrale viene poco coinvolto, solo in appoggio verso l’esterno, all’indietro verso il difensore centrale se non ci sono linee di passaggio pulite in avanti, più raramente verso il trequartista in avanti;
l’azione si sviluppa prevalentemente nelle catene laterali, coinvolgendo un esterno, un centrocampista ed un trequartista, con lo scopo di trasferire la palla in zona rifinitura il più velocemente possibile. il trequartista (Joao Pedro o Barella), è un giocatore fondamentali per il gioco del Cagliari, ha il compito di farsi trovare libero da marcatura nel caso di transizione positiva o di partecipare attivamente al gioco nelle catene laterali, contemporaneamente la prima punta attua movimenti opposti al trequartista: dà profondità nel primo caso oppure arretra per ricevere il pallone e servire il trequartista per la conclusione.
In fase di non possesso, il Cagliari attua un 4-4-2, con l’attaccante che si disinteressa della fase difensiva e attua smarcamento preventivo ed un trequartista che si abbassa sulla linea dei centrocampisti.
In determinati situazioni il sistema può diventare anche un 4-3-3 con un trequartista ed una seconda punta, che ha caratteristiche da trequartista, come evidenziato anche nelle figure che si dispongono ai lati della prima punta entrambi gli esterni alti attuano smarcamento preventivo;
in caso di risultato acquisito il sistema può diventare un 5-3-2 con una mezzala che si sposta a fare l’esterno, e il’esterno vero che va a fare il 3° difensore centrale.