direttore del Corriere dello Sport IVAN ZAZZARONI, intervenendo a Ottochannel (canale 16) nella nona puntata della trasmissione “La Domenica Azzurra”, in programma ogni domenica alle 21
«Il Napoli attuale è il più bello che ho mai visto dall’epoca di Maradona in poi, anche come completezza di organico e in relazione alle attuali avversarie, non in assoluto. I segnali di vittoria ora sono importanti e inequivocabili, di forza e superiorità. Non pensavo che il Napoli riuscisse a vincere anche a Bergamo e invece così è stato. Lo scudetto questa squadra può soltanto vincerlo, anche perché le altre non mi convincono, innanzitutto perché giocano male, il derby di Roma è stato per esempio brutto, ma anche Juve-Inter non mi ha esaltato. La Juventus un pericolo? Per ora no, onestamente a -10 non può esserlo, dovrebbe esserci una invasione di cavallette a Castelvolturno per far crollare il Napoli. La Juve non è da scudetto, ma bisogna sempre andarci cauti con i giudizi, su Allegri per esempio, che non ha avuto tutti i nuovi acquisti. Ad oggi l’antiNapoli è il Napoli stesso: come organico l’Inter è all’altezza degli azzurri ma ha già perso 5 partite…Gli azzurri se arrivano anche con soli 3 punti di vamtaggio alla sosta… ma saranno di più. Il Mondiale? Per me è un vantaggio per il Napoli di Spalletti, perché può attenuare eventuali microcrisi che potevano venire con l’inverno, magari dopo una partita sbagliata. E invece si ferma con il primato, riparte con carica ed entusiasmo da dove aveva finito. Meret? Non ho detto che è il punto debole ma semplicemente che rispetto agli altri reparti mi da’ meno garanzie, sarei stato più sereno con un portiere più esperto. Ma Meret sta crescendo e può fare ancora meglio».
“Nel Napoli c’è un mago e si chiama Spalletti. Più che il Milan penso che l’Inter può dare fastidio, bisogna affrontarla due volte, Kim mostruoso per dedizione” Così ENRICO FEDELE, ospite di Ottochannel (canale 16) nella trasmissione “La Domenica Azzurra”, in programma ogni domenica alle 21
«Il Napoli di Bergamo ha confermato che è favorito per vincere il titolo, ha tante soluzioni, più del Milan, ad esempio, per vincere le gare. L’Inter è lontana ma temibile, anche perché il vero scontro diretto lo avremo con loro a gennaio, e per due volte va affrontata nel 2023. In questo Napoli Spalletti è un mago, uno sciamano, perché indovina i cambi, indovina i sostituti, per esempio Elmas a Bergamo, perché lascia in campo Raspadori con lo Spezia e Osimhen con la Roma che erano da sostituire e vince grazie ai loro gol. Kim meglio di Koulibaly? Migliore del Kalidou del primo anno. Oltre alla velocità impressionante riempie l’area, toglie la visuale all’avversario, frontalmente è fortissimo, deve migliorare ancora nella postura in alcune situazione e deve guardare più all’avversario, altrimenti capita che puoi perderlo come è successo a Liverpool. Ha una grandissima qualità: la dedizione assoluta per il lavoro. In passato ho avuto Nakata, giapponese: gli orientali sono mostruosi per l’applicazione»
“Il Napoli sa giocare in più modi, la Juventus è distante e ha davanti tante squadre. I cori razzisti? Serve la mano pesante altrimenti non ne usciamo più” Così FABRIZIO CAPPELLA, giornalista Rai, ospite a Ottochannel (canale 16) nella settima puntata della trasmissione “La Domenica Azzurra”, in programma ogni domenica alle 21.
«La vittoria con l’Atalanta è stata la prova della maturità, contro una squadra e in un campo sempre insidiosi. La fisicità e l’aggressività orobiche sono state contenute dal Napoli che quest’anno ha la capacità di saper giocare in più modi, di paleggio, di fisico, in ripartenza o in dominio. Ha la capacità di adattarsi a qualsiasi partite in le chiavi per vincere le trova sempre. È una qualità enorme. La Juve un pericolo? Per ora no, più che altro per due fattori. Anche se dovesse recuperare dovrebbe farlo su più squadra. Napoli a parte le altre dovrebbero dormire. E poi è vero che recupera grandissimi calciatori con Pogba e Chiesa ma dopo 6 mesi di stop c’è da capire come torneranno. Multe basse per i cori discriminatori? In un momento storico dove c’è il body shaming e altre cose simili, dove tutte le parole vanno pesate stridono queste decisioni della giustizia sportiva che riducono a semplici parolacce cori di matrice razziale o di discriminazione territoriale.Dovrebbe esserci la mano pesante, altrimenti culturalmente non cresceremo mai»
“Vincere gli scontri diretti ti porta al titolo. La sosta Mondiale può frenare, ma Spalletti può anche centrare una doppia partenza lanciata” Così GENNARO SCARLATO, ex azzurro e allenatore della Primavera del Benevento, ospite a Ottochannel (canale 16) nella settima puntata della trasmissione “La Domenica Azzurra”, in programma ogni domenica alle 21.
“A Bergamo è stata una vittoria importante e simbolica, perché per vincere devi importi negli scontri diretti e così sta facendo il Napoli. Prova di maturità e solidità contro un avversario non facile perché prova sempre ad annullare il gioco altrui. È stata una prestazione sontuosa che ha confermato che il Napoli si quest’anno ha anche fisicità e forza. Quanto sta incidendo Spalletti? Ha grandi meriti, anche se in una squadra sono sempre i calciatori il fattore fondamentale. Un allenatore incide per il 30-40%, non di più. La sosta Mondiale? Può portare svantaggi perché perdi questa alchimia e questa inerzia. Però il Napoli può anche trarre profitto. Con Spalletti spesso le partenze sono lanciate, magari compie una partenza bis con gli stessi presupposti».
“Strapotere Napoli, deve crollare per farsi raggiungere. Ha la mentalità da grande squadra ormai. Spalletti ha sfatato due tabù. Vicario-Meret? Molto più forte l’azzurro” Così NANDO ORSI, ex portiere e commentatore Sky, ospite a Ottochannel (canale 16) nella settima puntata della trasmissione “La Domenica Azzurra”, in programma ogni domenica alle 21.
“Il Napoli deve crollare per farsi raggiungere dalla Juventus, 10 punti significano tre ko e in pareggio. E significa che la Juve deve fare un fiotto ancora. Difficile. Poi ci sono le altre più vicine. Diciamo che ad oggi lo strapotere del Napoli è evidente. In genere chi gioca meglio vince. Certo qualche eccezione in passato c’è stata, ma il Napoli di Sarri non aveva la mentalità da grande squadra che invece ha questo team. Allora la Juve era abituata a vincere e la spuntó. Ora gli azzurri mi sembrano molto pronti. Spalletti ha sfatato due tabù: vince e convince di domenica e di mercoledì con le coppe, ha agevolato l’inserimento immediato dei nuovi stranieri. In passato erano luoghi comuni ai quali si attaccavano gli allenatori quando le cose non andavano bene. Le due gare interne con Empoli e Udinese? Una grande occasione, fare 6 punti sarebbe il massimo, ma anche 4 non sarebbero male. L’Udinese è squadra fisica ma non ha più la polverina magica di qualche settimana fa. L’Empoli è fresco, agile, può mettere in difficoltà se gli si lascia campo aperto ma ovviamente il Napoli è molto più forte. Chi è più forte tra Vicario e Meret? Senza dubbi il secondo, e anche nettamente. Vicario sta facendo bene, ma gioca ad Empoli e viene sollecitato con tante parate. Meret ha dovuto fare due interventi a Bergamo, entrambi decisivi e anche notevoli tecnicamente, specie il secondo su Mahele”